RONCAGLIA
Località dell'Emilia, frazione del comune di Piacenza 9 km. a E. di questa città, posta sulla sinistra del Nure, poco a monte della confluenza col Po.
La dieta di Roncaglia.
Roncaglia fu nei secoli XI e XII la località del regno d'Italia preferita come sede delle diete indette dagl'imperatori (v. dieta). Nell'alto Medioevo la sede ordinaria era stata Pavia; ma, essendo praticamente cessata la funzione della capitale, e avendo l'avvento del sovrano d'oltralpe assunto normalmente il carattere della spedizione militare, anche la convocazione della dieta fu trasferita dove l'incrocio delle grandi vie fluviali e terrestri e la natura dei luoghi assicuravano facile accesso e accampamento. Già nel 1016 Enrico II aveva designato Roncaglia per la convocazione di un colloquium dei magnati del regno; e vi tennero placito Enrico III nel 1047 e 1055, i vicarî imperiali nel 1068 e 1075, Enrico V nel 1110, Lotario II nel 1132 e 1136 (in quella dieta si legiferò di materia feudale), e Federico I nel 1154 (con intervento anche dei consoli delle città).
Ma la più celebre delle diete, anzi, per antonomasia, "la dieta di Roncaglia", è quella tenuta dallo stesso, dall'11 di novembre del 1158, fino all'ultima settimana di quel mese. La stessa distribuzione degli accampamenti e l'ordine dei lavori rendeva l'immagine del mutato sistema politico e della nuova funzione della dieta. Vi erano intervenuti, oltre a un certo numero di vescovi e signori tedeschi con le milizie imperiali, e ai grandi feudatarî d'Italia, anche i consoli e giudici delle città in rappresentanza dei comuni. I dottori bolognesi (Bulgaro, Martino, Iacopo e Ugo) invitati da Federico, vi funsero da consulenti tecnici per la compilazione delle celebri costituzioni. Gli accampamenti delle milizie comunali lombarde ed emiliane fronteggiavano dalla riva destra del Po, presso Cotrebbia, gli accampamenti imperiali; e mentre l'imperatore tenne sulla riva sinistra le sedute preliminari coi soli magnati per la seduta solenne, passò invece sulla riva destra per le decisioni sulle regalie e il giuramento di pace. Furono rivendicate alla corona le principali prerogative in materia giurisdizionale e fiscale (v. regalie), riaffermandosi tra l'altro il principio che i magistrati, anche comunali, dovessero ricevere l'investitura e prestare giuramento all'imperatore (lex Omnis). Negli atti di Roncaglia è notevole, accanto al desiderio di restaurare il potere regio secondo principî germanici, il ricorso alle fonti giustinianee per stabilire e giustificare, nella loro massima ampiezza, i poteri imperiali. Un'altra dieta fu tenuta in Roncaglia da Federico nel 1159.
Bibl.: G. Agnelli, Roncaglia, in Archivio storico lombardo, XVIII (1891); F. Fliedner, Die runkalischen Felder in der deutschen Kaiserzeit, dissertazione, Berlino 1906; F. Güterbock, Die Lage der ronkalischen Ebene, in Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken, IX (1906); A. Solmi, Le diete imperiali di Roncaglia e la navigazione del Po presso Piacenza, in Archivio storico per le provincie parmensi, n. s., X (1909), p. 59 segg.; P. W. Finsterwalder, Die Gesetze des Reichtstags von Roncalia vom 11 November 1158, in Zeitschrift der Savigny-Stiftung für Rechtsgeschichte (Germanistische Abteilung), LI (1931), (ivi la rassegna delle copiose fonti coeve sulla dieta).