Cagnoni, Romano
Fotografo, nato a Pietrasanta (Lucca) il 9 novembre 1935. Autodidatta, ha iniziato la carriera di fotoreporter indipendente a Londra alla fine degli anni Cinquanta; nel corso della sua attività, ha pubblicato su diverse importanti testate come The Observer, Paris-Match, Stern, The Times, L'Espresso, Newsweek e Life.
Fotografo della condizione umana, C. ha affermato con convinzione che quanto deve trasparire in una foto sono essenzialmente i sentimenti umani nella loro immediata naturalezza e contraddittorietà. In questo senso C. è stato testimone della guerra e spettatore del dolore umano e della pazzia in Vietnam del Nord come in Biafra, in Israele come in Cambogia e in Afghānistān. Allo stesso modo, se ha caricato di umanità i leader (il ritratto di Ho Chi Minh gli è valso una copertina di Time Life magazine) è riuscito a dare un volto distinto alla folla, documentando, per es., il Chile di S. Allende nel 1971, i festeggiamenti per il ritorno di J.D. Perón in Argentina nel 1973, ma anche, in Italia, la vita in fabbrica e le tradizioni culturali del Meridione.
All'inizio degli anni Ottanta, C. ha documentato l'occupazione di Afghānistān e Polonia da parte delle truppe dell'Unione Sovietica. Tornato in Italia, dopo aver realizzato, nel 1987, con il volume Caro marmo, un'attenta indagine sul lavoro nelle cave di Carrara, si è dedicato a esplorare il mondo creativo degli scultori nella nativa Pietrasanta. Tra i volumi da lui pubblicati ricordiamo: Bury me in my boots (1968); The brother's war (1972); Middle East war (1974); Sud come sudore (1980); Scultori a Pietrasanta (1991). Vedi tav. f.t.
bibliografia
Romano Cagnoni, a cura di B. Segre, Milano 1975.
J. Lewinski, The camera at war. A history of war photography from 1848 to the present day, London 1978.
I. Zannier, 70 anni di fotografia italiana, Modena 1978.
Contemporary photographers, ed. M.M. Evans, New York 1982, 1995³.
A. Colombo, Drammatici ideogrammi, in Romano Cagnoni, Milano 1983.