GRITTI, Rocco
Chirurgo, nato il 17 dicembre 1827 in Rotadentro (Bergamo), morto il 14 luglio 1920 a Pallanza (Novara). Partecipò alla guerra del 1848 contro l'Austria. Tornata la pace, si laureò a Pavia e si recò quindi a studiare a Vienna, alla scuola di C. Rokitanski (1853-55). Tornato in Italia, divenne assistente (1856), chirurgo aiutante (1859) e poi primario (1865-92) dell'Ospedale Maggiore di Milano.
S'occupò di varî argomenti di chirurgia e d'oculistica, ma è specialmente ricordato per il classico metodo d'amputazione osteoplastica del femore (Dell'amputazione del femore al terzo inferiore e della disarticolazione del ginocchio. Valore relativo di cadauna, con l'indicazione di un nuovo metodo denominato amputazione del femore ai condili con lembo patellare, in Annali universali di medicina, t. CLXI, fasc. 481, luglio 1857). L'amputazione è praticata al disopra dei condili, con formazione d'un lembo anteriore, comprendente la rotula, la quale, opportunamente cruentata, viene ribattuta sulla superficie di sezione del femore.