rivoluzione dei tulipani
rivoluzióne dei tulipani. – Rivolta popolare, detta anche prima rivoluzione del Kirghizistan, che ha rovesciato il presidente Askar Akayev e il suo governo nella repubblica dell'Asia centrale dopo le elezioni parlamentari del febbraio-marzo 2005. Le consultazioni avevano sancito una nuova vittoria delle forze filogovernative, risultato non riconosciuto dai partiti di opposizione i quali, denunciando brogli e intimidazioni, tornarono a mobilitare la piazza, come già era avvenuto per le contestate elezioni amministrative del 2002. Vi fu così un crescendo di scioperi e manifestazioni, che dal Sud si estese alla capitale e che nel marzo 2005 impose pacificamente ad Akayev di abbandonare il Kirghizistan, costringendolo a riparare in Russia, da dove, in aprile, diede le formali dimissioni. Il potere venne assunto ad interim da K. Bakiev (ex collaboratore di Akayev e già primo ministro dal 2000 al 2002), ma il nuovo governò stentò a normalizzare la situazione e disattese le aspettative del suo elettorato, al quale aveva prospettato riforme istituzionali e politiche e soprattutto una moralizzazione della vita pubblica. Nel corso del 2006 le piazze tornarono a riempirsi di manifestanti che chiedevano un maggior impegno contro la corruzione e modifiche costituzionali che limitassero i poteri del presidente, il quale in novembre accettò di modificare la costituzione in favore del Parlamento. Nel frattempo la rivalità politica tra Bakiev e il primo ministro F. Kulov, manifestatasi nei mesi precedenti, portò in dicembre alle dimissioni di Kulov, che passò nelle file dell’opposizione. Nelle legislative anticipate del 2007 Bakiev conquistò la maggioranza in Parlamento e fu accusato di frode elettorale; nonostante ciò fu rieletto nel 2009 ma, a seguito di un’azione di forza dell’opposizione, nel 2010 si è dimesso e ha lasciato il Paese. L'opposizione ha quindi costituito un nuovo esecutivo guidato dall'ex ministro degli Esteri Roza Otunbaieva.