Nella tecnica meccanica, particolare aspetto dell’abrasione che si manifesta sugli alberi o sugli ingranaggi sottoposti a strisciamento a elevata velocità; si presenta sotto forma di ondulazioni contigue variabili che inducono nel materiale un incrudimento superficiale, fino alla comparsa di cricche da fatica. Il difetto può essere evitato sia con l’adozione di un materiale con elevato limite di fatica, sia con un’adeguata lubrificazione.
Nella tecnica balistica, r. delle armi: lavorazione meccanica adottata per le canne delle armi da fuoco, consistente nell’incidere lungo la superficie interna della canna un certo numero di solcature (righe) con andamento elicoidale allo scopo di imprimere al proietto un moto rotatorio intorno al proprio asse longitudinale. Con il movimento così ricevuto il proietto assume una stabilità giroscopica che, combinata con l’effetto prodotto dalla resistenza dell’aria, fa sì che esso si mantenga sempre col suo asse quasi coincidente con la tangente alla traiettoria: ne consegue la possibilità di impiegare proietti di forma anche molto allungata, e con ogiva sagomata in modo da ridurre al minimo la resistenza dell’aria, ottenendosi così gittate molto superiori a quelle realizzabili con le antiche armi a canna liscia e proietto sferico.