Pryor, Richard (propr. Thomas Franklin Lenox)
Attore cinematografico statunitense, nato a Peoria (Illinois) il 1° dicembre 1940. Interprete dalle forti potenzialità comiche, dalla grande mimica facciale, tra i pochi comici afroamericani ad aver raggiunto la notorietà nella storia di Hollywood, P. ha contribuito alla desacralizzazione della vita nei ghetti con una galleria di personaggi che, spinti ai margini del sogno americano, ne mostrano la profonda crisi. Attraverso un linguaggio irriverente, profano e ambiguo, la comunità afroamericana rivive nelle sue caratterizzazioni e nelle sue battute con una vitalità mai raggiunta prima.
Dopo una giovinezza tormentata conclusasi con l'abbandono degli studi, nel 1958 P. si arruolò nell'esercito e si trasferì in Germania, dove rimase per due anni. Al rientro negli Stati Uniti lavorò in numerosi locali notturni di New York come pianista e come cabarettista, diventando ben presto un'attrazione locale. Questo apprendistato gli permise, alla fine degli anni Sessanta, di esibirsi dapprima in programmi televisivi come On Broadway tonight e Saturday night live, e successivamente al cinema, dove esordì nel 1967 con The busybody di William Castle. L'inizio della sua carriera fu caratterizzato da commedie senza troppe pretese in cui l'attore fece sfoggio delle proprie doti di comico: come in Wild in the streets (1968; Quattordici o guerra) di Barry Shear, e Dynamite chicken (1972) di Ernest Pintoff. Nel 1972 interpretò un pianista in Lady sings the blues (La signora del blues) di Sidney J. Furie, biografia della cantante Billie Holliday. Due anni dopo collaborò con Mel Brooks alla sceneggiatura di Blazing saddles (Mezzogiorno e mezzo di fuoco) diretto dallo stesso Brooks, esilarante parodia del genere west-ern, per interpretare successivamente Silver streak (1976; Wagon-lits con omicidi) di Arthur Hiller, rielaborazione comica di stampo 'hitchcockiano'. Nel 1977 fece il suo ritorno in televisione sulla NBC con The Richard Pryor show, uno sfortunato programma che venne cancellato dopo solo cinque puntate.Nel periodo immediatamente successivo P. ha interpretato un grande numero di film come The wiz (1978; I'm magic) di Sidney Lumet, Blue collar (1978; Tuta blu) di Paul Schrader, California suite (1978) di Herbert Ross, tratto dall'omonima commedia di N. Simon, e In God we tru$t (1980; Frate Ambrogio) di Marty Feldman, opere che solo parzialmente hanno messo in risalto le sue notevoli capacità interpretative.
Travagliati da numerosi problemi di salute, gli anni Ottanta lo hanno visto protagonista di commedie come Stir crazy (1980; Nessuno ci può fermare) di Sidney Poitier, The toy (1982; Giocattolo a ore) di Richard Donner e Brewster's millions (1985; Chi più spende… più guadagna) di Walter Hill. Nel 1986 ha scritto, sceneggiato e diretto Jo Jo dancer, your life is calling (1986), opera autobiografica, per poi interpretare personaggi superficiali oppure secondari, come in Critical conditions (1987; Prognosi riservata) di Michael Apted e Harlem nights (1989) di Eddie Murphy. Sempre al 1989 risale See no evil, hear no evil (Non guardarmi non ti sento) ancora di Hiller, dove si è esibito in coppia con Gene Wilder. In queste opere, come nei successivi programmi televisivi, i suoi personaggi sono risultati privi dell'energia e del dinamismo dimostrati in precedenza. Negli anni Novanta, dopo aver replicato in Another you (1991; Non dirmelo… non ci credo) di Maurice Phillips la formula di See no evil, hear no evil, ha interpretato soltanto ruoli minori.