Biochimico inglese (n. Derby 1943); direttore di ricerca al New England Biolabs dal 1992. Nel 1993 gli è stato conferito, insieme a P. A. Sharp, il premio Nobel per la fisiologia o medicina per la scoperta dei geni a struttura discontinua. Lavorando indipendentemente, R. e Sharp hanno utilizzato come modello un adenovirus e, nel 1977, hanno presentato i loro dati sperimentali a un congresso internazionale (Cold Spring Harbor Symposia). Fino a quella data i geni venivano considerati sequenze continue di nucleotidi che servivano come stampo diretto di molecole di RNA messaggero, che a loro volta venivano tradotte in proteine. R. e Sharp hanno invece dimostrato che una singola molecola di RNA messaggero dell'adenovirus deriva da quattro frammenti dello stesso gene. La struttura più comune dei geni è costituita infatti da sequenze codificanti, gli esoni, e da sequenze non codificanti, gli introni. Questi ultimi, dopo la trascrizione, vengono rimossi. Questa scoperta ha rivoluzionato completamente il concetto di gene, modificando in tal modo molte delle precedenti conoscenze sull'evoluzione e lo sviluppo.