LEHMANN, Johannes Edvard
Nicola Turchi
Storico delle religioni, nato a Copenaghen il 19 agosto 1862 e ivi morto nel 1928. Insegnò storia delle religioni nella sua città natale; dal 1910 storia e filosofia [...] , essenzialmente comparativo, la sua attività non si è limitata al campo dei primitivi ma ha spaziato attraverso lo zoroastrismo, il buddhismo e il cristianesimo. Il suo merito maggiore nel campo delle discipline storico-religiose è stato quello ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Iran
Pierfrancesco Callieri
I luoghi del culto
Nell'età del Bronzo, la cultura "transelamita" costituisce sull'altopiano iranico una koinè in cui il legame con [...] a.C.), in cui è stata vista da alcuni la presenza di elementi connessi a rituali attestati in seguito nello zoroastrismo, quali la preparazione e il culto della bevanda inebriante nota ai testi zoroastriani come haoma. Il mazdeismo ha come ...
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ZEND
Antonino Pagliaro
. L'uso che della parola "zend" fece A. H. Anquetil Duperron (v.), scopritore dell'Avestā, associandola ad Avestā nel complesso Zendavesta, o servendosene a indicare la lingua [...] religiosa zoroastriana, cioè indica il complesso della letteratura in pahlavī diretta a spiegare i testi sacri dello zoroastrismo prendendone a base la traduzione letterale in pahlavī. Nel significato di "spiegazione" la parola già appare nell ...
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Shahpur II
Re di Persia, della dinastia dei Sasanidi (n. 310-m. 379). Figlio di Ormazd II, fu, tra i sovrani sasanidi, il maggior sostenitore della fede mazdea e ostinato avversario di Roma, in una guerra [...] i territori romani sul Tigri, lasciandogli mano libera in Armenia, dove infatti il re persiano tentò di instaurare lo zoroastrismo. Fondatore di città, come tutti i sovrani sasanidi, ricostruì Susa, dove stanziò molti prigionieri romani, e fondò tra ...
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(o psicostasi) In varie religioni antiche la «pesatura delle anime» (gr. ψυχοστασία), forma del giudizio divino, in cui l’anima del morto viene pesata sopra una bilancia, per il controllo dei suoi meriti. [...] l’anima, nell’altro una immagine di Maat, la Giustizia. Sempre in funzione escatologica, la p. è presente, anche nello zoroastrismo, per il quale si svolge in presenza di Mitra, e nell’islamismo. Nell’ebraismo antico-testamentario se ne trovano ...
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Filologo belga, morto a Oostaken (Gand) il 20 settembre 1945.
Al B. si debbono altri interessanti studî sulle opere di Giuliano l'Apostata (La tradition manuscrite et les éditions des discours de l'empereur [...] Grecia con l'Oriente: Eos, ou Platon et l'Orient, Bruxelles 1945, e (in collab. con F. Cumont) Les mages hellénisés. Zoroastre, Ostanès et Hystaspes d'après la tradition grecque, 2 voll., Parigi 1938, ove si dimostra che la conoscenza che i Greci ...
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(o Sassanidi) Dinastia iranica che regnò nella Persia dalla caduta del regno partico degli Arsacidi (224 d.C.) alla conquista araba (640 ca.). Al primo sovrano, Ardashīr, nipote dell’eponimo Sāsān, successero [...] e poi di Bisanzio, cui tenne testa in lunghe e sanguinose guerre con alterni successi. All’interno impose lo zoroastrismo come religione di Stato, perseguitò il cristianesimo e il manicheismo, promosse un’intensa attività culturale con traduzioni dal ...
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Iranista e storico delle religioni italiano (Roma 1937 - Cagli 2012), professore di filologia iranica all’Istituto Universitario Orientale di Napoli (1968-93), del quale è stato rettore dal 1970 al 1978; [...] : Le iscrizioni giudeo-persiane del Ġūr (Afghanistan) (1964); Zoroaster’s Time and Homeland (1980; ed. persiana Teheran 2003); De Zoroastre à Mani: Quatre leçons au Collège de France (1985); The Idea of Iran. An essay on its origin (1989); Inventario ...
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Appartenenti alla comunità zoroastriana di Persia, emigrata in India nell’8° sec., dopo l’invasione arabo-islamica. I particolari storici di tale emigrazione sono poco noti, ma sembra attestata la loro [...] patrimonio spirituale, religioso e sociale dell’antica patria iranica.
La loro religione, il parsismo, continua la tradizione dello zoroastrismo quale fu praticato e inteso in Persia sotto i Sasanidi. I p. respingono l’appellativo di ‘adoratori del ...
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. Divinità iranica che, associata a Mitra, ebbe culto nell'Asia anteriore, donde esercitò anche qualche influenza sul mondo religioso greco-romano. Nell'Avestā non v'è una vera e propria divinità di questo [...] vento, la pioggia, la nebbia, la grandine - e dà vittoria ai suoi protetti. Come in non poche altre divinità dello Zoroastrismo e soprattutto in Mitra che con essa è strettamente congiunto, rivivono in Ardvī surā anāhitā elementi del mondo mitologico ...
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zoroastrismo
żoroastrismo (meno com. żaratustrismo) s. m. – La religione dell’antico Iran fondata all’inizio del 1° millennio a. C. da Zoroastro o Zaratustra, tramandata attraverso l’Avestā, ampia raccolta di testi sacri, liturgici e rituali,...
zoroastriano
żoroastriano agg. e s. m. (f. -a) [dal nome del fondatore della religione, Zoroastro (v. zoroastrismo)]. – Dello zoroastrismo: la letteratura z.; la liturgia, l’etica zoroastriana. Come sost., seguace dello zoroastrismo.