Imbalsamazione
Red.
L'imbalsamazione è un'operazione intesa a conservare inalterato, dopo la morte, il corpo dell'uomo e degli animali. Le pratiche d'imbalsamazione, antiche e moderne, si basano essenzialmente [...] fenico e alcol puro con bicloruro di mercurio e cloruro di zinco. Il suo metodo è ancora oggi utilizzato: infatti glicerina, Nel 1889, W.B. Richardson utilizzava a Londra il cloruro di zinco e, nel 1891, R. Dubois, a Lione, descrisse l'essiccamento ...
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BOTTINI, Enrico
Mario Crespi
Nacque a Stradella (allora prov. Novara) il 7 sett. 1835 da Vincenzo e da Antonia Longhi, e si laureò in medicina e chirurgia a Torino nel 1860. Dopo aver conseguito la [...] chirurgica del metodo antisettico, basato sull'uso dell'acido fenico in soluzione o sotto forma di solfofenato di zinco. Nella sua pubblicazione Dell'azione dell'acido fenico nella chirurgia pratica e nella tassidermica (in Annali universali di ...
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ultravioletto Termine riferito alla radiazione elettromagnetica avente frequenza maggiore di quella massima delle radiazioni visibili, pari a 7,5∙1014 Hz, corrispondente al colore violetto.
Fisica
Con [...] con adatti fosfori, per es. a base di platinocianuro di bario, che emette luce verde, o di solfuro di zinco, che emette luce bluastra; quelli fotoelettrici sono costituiti da fotocellule, generalmente fotoemissive, oppure più spesso da fotodiodi o ...
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Elemento chimico bivalente di numero atomico 12, peso atomico 24,312, simbolo Mg, del 2° gruppo del sistema periodico.
Chimica
Generalità
È noto fin dal 1808, quando H. Davy ne descrisse la preparazione [...] attacco degli agenti atmosferici, degli alcali, di molte sostanze organiche, forma una larga serie di leghe, soprattutto con alluminio, zinco, manganese, zirconio.
Il m. brucia con fiamma viva, ricca di raggi attinici, dando ossido e anche azoturo di ...
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Nome generico con cui si indicano vari tipi di sorgenti luminose artificiali, a combustione di materie liquide (olio, grassi, petrolio) o gassose (gas di città, acetilene, metano o gas petroliferi ecc.) [...] (fig. 9) costituito da uno strato dielettrico b, nel quale è incorporata la sostanza elettroluminescente (solfoseleniuri di zinco, solfuri di zinco e cadmio ecc.) e da 2 strati di elettroconduttori, uno dei quali, c, trasparente e l’altro ...
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Arte
Disegno eseguito sopra una superficie dura (parete rocciosa, pietra, legno, materiale ceramico, cuoio, metallo). lavorando a mano con uno strumento a punta. È una tecnica artistica usata, nelle possibili [...] leggermente avvallati.
I. in cavo
L’i. in cavo, su matrice metallica (soprattutto rame; dalla fine del 18° sec. anche zinco, acciaio ecc.), può essere eseguita direttamente (i. diretta), a mano mediante punte e bulini (bulino, come in fig. A ...
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Elemento chimico scoperto nel 1600 da V. Cascariolo; ha simbolo Ba, numero atomico 56, peso atomico 137,36; sono noti 8 isotopi di pesi atomici 130, 132, 133, 134, 135, 136, 137, 138. Metallo, di densità [...] , che si usa come pigmento bianco, da solo (sotto il nome di bianco fisso) o in miscela con il solfuro di zinco ( litopone), come carica per carta (➔), cartoni, gomma. Somministrato per bocca ( pasto di b. o pasto opaco) o per clisma in sospensione ...
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Oncogeni
Vittorio Colantuoni
(App. V, iii, p. 763)
La ricerca oncologica negli anni Novanta si è focalizzata sull'identificazione e l'isolamento dei geni responsabili delle sindromi cancerose ereditarie. [...] una sua alterata espressione possa contribuire al mantenimento dello stato tumorale. Il gene WT1 codifica una proteina zinc-finger (v. zinco, App. V) con diverse attività funzionali. È stato dimostrato che attraverso il motivo strutturale a dita di ...
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Neurodegenerative, malattie
Orso Bugiani
Uno dei maggiori progressi in biomedicina degli ultimi decenni è la comprensione dei meccanismi molecolari che sono alla base della maggior parte delle malattie. [...] contro l'amiloide sono la proteina S del siero e gli ioni zinco e rame del tessuto, che favoriscono l'aggregazione di Aβ. A l'uso dei chelanti dei metalli per diminuire le concentrazioni di zinco e di rame. Si è prospettato anche l'impiego di peptidi ...
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Diabete mellito. - Si ritiene oggi elemento eziopatogenetico essenziale della malattia un'insufficienza congenita ed ereditaria delle insule pancreatiche. Gli studî eredobiologici compiuti su coppie di [...] complicazioni e sovrapposizioni morbose. La stessa insulina è stata molto perfezionata, soprattutto in quanto, associandola a sali di zinco e a protidi semplici, ne è stato rallentato molto l'assorbimento e protratta l'azione. I,'uso clinico di ...
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zinco
(o żinco, region. żingo) s. m. [dal ted. Zink] (pl. -chi, region. -ghi). – Elemento chimico di simbolo Zn, numero atomico 30, peso atomico 65,38, appartenente al secondo gruppo del sistema periodico, sempre bivalente; è un metallo di...
zincare
(o żincare) v. tr. [der. di zinco] (io zinco, o żinco, tu zinchi, o żinchi, ecc.). – Rivestire di un sottile strato di zinco (v. zincatura): z. una lamiera, l’interno di una pentola di rame. ◆ Part. pres. zincante (o żincante) anche...