Nome assegnato, dalla località di Vaprio sull’Adda, all’incrocio fra due vitigni, la bianca di Forster e lo zibibbo; produce uva dal sapore gradevolmente moscato (➔ vite). ...
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VITE (lat. vitis; fr. vigne; sp. vid; ted. Winstock; ingl. vine)
Giovanni DALMASSO
Per vite, senz'alcun aggettivo, comunemente s'intende la vite europea o nostrana. Botanicamente, si tratta della specie [...] di Pantelleria; e un po' anche in Calabria. Nelle prime si usano all'uopo delle uve apireni (Passolina), nella seconda lo Zibibbo. L'appassimento si fa al sole, e viene affrettato per lo più con un bagno in liscivia bollente di cenere. Non sono ...
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FRUTTA
Claudia Lintas
Emanuele Marconi
(XVI, p. 121)
Negli ultimi anni la frutticoltura ha subito un notevole sviluppo grazie alla specializzazione degli impianti, alla razionalizzazione delle operazioni [...] mensa da destinare all'essiccazione si distinguono: Sultanina, Thompson Seedless, Corinto Nero e Moscato di Alessandria, noto anche come Zibibbo.
Commercio. - La tab. 2 pone in evidenza il notevole sviluppo che ha avuto negli ultimi anni il commercio ...
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zibibbo
żibibbo (ant. żibibo, żabibo) s. m. [dall’arabo zabīb]. – Vitigno del tipo moscato, noto anche con i nomi di moscato di Alessandria, moscato di Spagna, moscatellone e salamanna, coltivato in tutto il Mediterraneo. Anche, e più comunem.,...
moscato2
moscato2 (ant. o tosc. moscado) agg. e s. m. [der. del lat. tardo muscus «muschio1»]. – 1. agg. Profumato di muschio, detto soprattutto di alcuni frutti o piante aromatiche. In partic.: a. Uva m., uva prodotta da particolari vitigni...