Letterato e scienziato (Firenze 1619 - ivi 1676). Discepolo di Galileo, tenne a Firenze la cattedra di greco e latino; membro e, dal 1663, segretario dell'Accademia della Crusca, lavorò alacremente alla [...] , sulla cicloide, sull'invenzione degli occhiali ecc. Scrisse inoltre le Vite dei pittori antichi, Apelle, Parrasio, Protogene e Zeusi, parte di una più vasta opera sulla pittura antica mai portata a termine. Nelle Lepidezze di spiriti bizzarri e ...
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Vedi MONOCHROMATA dell'anno: 1963 - 1973
MONOCHROMATA (μονοχρώματα)
S. de Marinis
L'aggettivo μονοχρώματος è greco, ma soltanto in latino lo troviamo usato come termine che designa una particolare tecnica [...] stato in tempi passati sporadicamente sostenuto, non sono forse neppure copie (Pfuhl, Rumpf) da composizioni di età classica o da Zeusi, ma piuttosto rifacimenti eclettici di tipo classicistico, databili al I sec. a. C. E in realtà poi non si tratta ...
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. Pittore ateniese ricordato da Plutarco (De glor. Athen., 2); secondo la testimonianza di Plinio (Nat. Hist., XXXV, 60), fiorì nella 93ª olimpiade (408-405 a. C.; è tuttavia probabile che la data debba [...] reale, fu veramente aperta la porta all'avvenire. E in essa porta entrò per primo il grande contemporaneo di A., Zeusi di Eraclea (Plin., XXXV, 61). Delle opere di A. si ricorda un sacerdote adorante (probabilmente un ritratto votivo), Aiace colpito ...
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APOLLODOROS (᾿Απολλόδωρος, Apollodōrus)
F. Magi
2°. - Pittore ateniese ricordato da Plutarco (De glor. Athen., 2); secondo la testimonianza di Plinio (Nat. hist., xxxv, 6o), fiorì nella 93a olimpiade [...] luce reale, fu veramente aperta la porta all'avvenire. E in essa porta entrò per primo il grande contemporaneo di A., Zeusi di Eradea (Plin., Nat. hist., xxxv, 61). A. dovette avere uno spiccato interesse per i problemi prospettici, nello studio dei ...
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Vedi EUPOMPOS dell'anno: 1960 - 1994
EUPOMPOS (v. vol. III, p. 538)
P. Moreno
(v. La difficoltà cronologica che si era presentata ai primi esegeti per accettare la storicità dell'incontro del pittore [...] ancora garzone di fonderia, può aver ascoltato dall'iniziatore della scuola sicionia (ricordato da Plinio nella generazione di Zeusi, insieme a Timante, Parrasio ed Euxenidas), le parole che avrebbero segnato la sua carriera.
Decisiva importanza per ...
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PAUSON (Παύσων)
L. Guerrini
Pittore, probabilmente ateniese e contemporaneo di Polignoto.
Aristofane (Acharn., 854 e Pluut., 602) lo dice cattivissimo (ὁ παμπόμηρος) e "compagno di mensa della povertà"; [...] . 41) che riecheggia con ogni probabilità l'opinione più corrente: tutt'intera la produzione di P. non valeva un solo πινάκιον di Zeusi o Apelle. Al nome di P. è legato anche un aneddoto (Ps.-Luciano, Demosth. encom., 24; Aelian., Var. hist., xiv, 15 ...
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Vedi CROTONE dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CROTONE (Κρότων, Crotona)
P. C. Sestieri
Santuario di Hera Lacinia. - Il tempio, posto sul promontorio Lacinio, presso C., è quasi completamente distrutto: [...] era circondato da un muro che serviva a difendere i tesori in esso contenuti. Era famoso per le sue pitture, opera di Zeusi, tra cui era celebrato il ritratto di Elena di Troia, cui avevano servito da modello le più belle fanciulle crotoniati, e per ...
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GORGASO (Γόργασος, Gorgdsus)
Giacomo Caputo
Coroplasta e pittore che decorò, insieme con Damofilo (v.), il tempio di Cerere a Roma presso il Circo Massimo.
Nelle importanti questioni intorno alle origini [...] greci. Il Brunn affacciò l'ipotesi che il Damofilo compagno di Gorgaso fosse da identificare con Demofilo d'Imera, maestro di Zeusi. Ciò avrebbe abbassato agli anni prima del 400 l'attività dei due artisti, che così avrebbero lavorato al tempio di ...
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GORGASOS (Γόργασος)
G. Caputo
Coroplasta e pittore, che decorò, con Damophilos (v.), il tempio di Cerere a Roma presso il Circo Massimo.
Nelle importanti questioni intorno alle origini dell'arte romana, [...] . Il Brunn affacciò l'ipotesi che il Demophilos compagno di G. fosse da identificare con Damophilos d'Imera, maestro di Zeusi. Ciò avrebbe abbassato agli anni prima del 400 l'attività dei due artisti, che così avrebbero lavorato al tempio di Cerere ...
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CRITICA DELL'ARΤΕ (v. vol. Il, p. 946)
M. M. Sassi
A rigore, nell'antichità classica non esiste una c. intesa come «genere» autonomo, con testi suoi propri e una corrispondente definita figura professionale. [...] in cui Apelle mette a tacere Alessandro (Plin., Nat. hist., XXXV, 85), o Apelle Megabyzos (Plut., Mor., 58D, 472A), o Zeusi Megabyzos (Ael., Var. hist., II, 2). Inutile dire che non viene meno, sullo sfondo, il tòpos dell'incompetenza popolare (Cic ...
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forzoso
forzóso agg. [der. di forza]. – 1. ant. Dotato di notevole forza, robusto, gagliardo: uomo peloso, uomo f. (prov.); Zeusi, che fu tanto eccellente, faceva le donne grandi e f. (Varchi); vento f., impetuoso, violento: questi mari d’India,...
zeidi
żèidi s. m. pl. [lat. scient. Zeidae, dal nome del genere Zeus, che è dal lat. class. zeus o zaeus, gr. ζαιός, sorta di pesce]. – Famiglia di pesci zeiformi, la più numerosa dell’ordine, cui appartiene il pesce sampietro (lat. scient....