Direttore della fotografia di origine russa (Białystok 1906 - New York 1980); fratello minore di D. Vertov. Lavorò come operatore in Francia e successivamente negli USA, raggiungendo notevoli risultati [...] in bianco e nero, di gusto quasi documentario, sia nell'espressività del colore. Collaborò con molti registi, tra cui J. Vigo (Zéro de conduite; L'Atalante), E. Kazan (On the waterfront; Splendor in the grass) e S. Lumet (The pawnbroker, L'uomo del ...
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Innocenzi, Giulia. – Giornalista e conduttrice televisiva italiana (n. Rimini 1984). Laureatasi in Scienze politiche presso la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli di Roma, [...] canale televisivo tematico Red tv la trasmissione Punto G e successivamente, su La7, lo spazio dedicato ai giovani Generazione Zero nella trasmissione Annozero di M.Santoro, che l’ha confermata nello staff di Servizio pubblico. Dal 2014 al 2015 ha ...
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Chimico fisico americano (Niagara Falls 1895 - Oakland 1982), allievo di G. E. Gibson; prof. (dal 1934) all'univ. di California. Nel 1929 scoprì gli isotopi dell'ossigeno. Gran parte delle sue ricerche [...] delle basse temperature. Nel 1933 mise a punto un metodo di produzione di bassissime temperature (vicinissime allo zero assoluto) per smagnetizzazione adiabatica di un cristallo paramagnetico raggiungendo in un primo tempo la temperatura di 0,1 ...
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Regista cinematografico (Parigi 1905 - ivi 1934). Figlio dell'anarchico basco Eugène-Bonaventure de Vigo, noto come Miguel Almereyda, morto in carcere nel 1917, dopo anni di collegio si trasferì a Parigi, [...] teorie di D. Vertov. Autore di corto- e mediometraggi (À propos de Nice, 1930; Taris ou la natation, 1931; Zéro de conduite, 1933), e di un solo lungometraggio (L'Atalante, 1934), fu stroncato precocemente dalla tubercolosi. La sua opera, ricchissima ...
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Pseudonimo del poeta Leo Paolazzi (Vicenza 1935 - Roma 1989). Attivo nell'editoria, redattore di riviste (Il Verri, Quindici) legate all'area della neoavanguardia e membro del Gruppo 63, fu presto noto [...] nell'antologia omonima (1961). La sua poesia, distintasi per l'iniziale oltranza innovatrice (La palpebra rovesciata, 1960; Zero, 1963, poesie visive; Aprire, 1964; I rapporti, 1965; Cara, 1969; Metropolis, 1971; Week-end, 1974: raccolte confluite ...
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Termine dei testi canonici del buddhismo che, applicato al vivente, designa l’estinzione delle passioni; riferito al morto, la liberazione dalla rinascita e quindi l’annientamento. La felicità di questo [...] stato perfetto è puramente negativa e consiste nel cessare di ogni sensazione e quindi del dolore.
Principio del n. In psicanalisi, la tendenza ad abbassare, fino a ridurla a zero, la tensione provocata da ogni genere di stimoli. ...
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Fisico matematico (Zweibrücken 1882 - Gottinga 1972). Prof. nell'univ. di Gottinga. Si è occupato di varî problemi matematici inerenti ai sistemi materiali. n Pendolo di S.: pendolo matematico di lunghezza [...] terrestre R e periodo, di circa 84 min, pari a quello di rivoluzione di un satellite artificiale della Terra in orbita a distanza R dal centro terrestre (quota zero). La considerazione di tale pendolo trova applicazione nella navigazione inerziale. ...
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Fisico olandese (Texel 1876 - Leida 1956); nel 1918 prof. di fisica e chimica a Utrecht, dal 1923 prof. di fisica all'univ. di Leida; accademico pontificio dal 1936. Fra le sue numerose ricerche, notevoli [...] 'elio) alla temperatura di liquefazione, fenomeni termoelettrici e di superconduttività presentati da alcune sostanze a temperature prossime allo zero assoluto. Nel corso di queste ricerche K. ottenne l'elio allo stato solido, alla temperatura di 2,2 ...
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Fisico inglese (Newcastle upon Tyne 1929 - Edimburgo 2024), prof. emerito di fisica teorica nell'università di Edimburgo (dove ha insegnato dal 1980). Ha dato un contributo decisivo alla costruzione della [...] teorico (meccanismo o fenomeno di H.) di rottura spontanea della simmetria di gauge in grado di dare massa diversa da zero ai bosoni vettoriali mediatori delle forze elettrodeboli (W±, Z) e lasciando di massa nulla il fotone. Contemporaneamente a H ...
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Scultore tedesco (n. Wendorf 1930). Ha studiato a Berlino (1949-55) e Düsseldorf (1955-57). Dal 1957 ha usato come mezzo espressivo, nell'elaborazione della maggior parte delle sue opere, i chiodi, sistemandoli [...] , introducendo poi anche fonti luminose e dischi rotanti; dal 1963 ha cominciato a lavorare anche su strutture tridimensionali. È stato tra i promotori del gruppo Zero (1961-66). Dal 1974 al 1995 ha insegnato all'Accademia d'arte di Düsseldorf. ...
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zero
żèro agg. e s. m. [dal lat. mediev. zèphyrum, adattam. (Leonardo Fibonacci nel Liber abbaci, 1202) dell’arabo ṣifr «nulla, zero», calco del sanscr. śūnyá «vuoto» e poi «zero» (v. anche cifra)]. – 1. a. Primo numero della successione naturale...
zero emissioni
loc. s.le f. pl. Riferito ad attività, prodotto, fonte di energia senza emissioni di anidride carbonica o di gas serra; anche nella loc. avv.le a zero emissioni. ♦ Ci sono Paesi con città larghe in cui l'alternativa è reale...