Un confronto tra lingua nel suo insieme e scelte onomastiche in un espressionista è gioco fin troppo scoperto nell’autore e troppo facile per il critico; abbandoniamo Gadda di cui ci siamo occupati nella [...] [...] a dimostrare piuttosto che a “suggerire”»; e di Vittorio Coletti: «La scrittura degli Indifferenti tende allo zero di connotatività linguistica; non segnala (o dissimula) diffrazioni visibili dal sistema corrente; esibisce la propria normalità ...
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Al centro il volto di Edoardo Sanguineti, ironicamente inserito in una copertina della «Settimana enigmistica», mentre in alto a sinistra Angelus Novus di Paul Klee, l’angelo della storia, ci ricorda le [...] all’artista» e si rivela «un poeta davvero novecentesco e pienamente onnivoro» (Coletti c.d.s.) e il grado zero della lessicografia è quel «fondamento alfabetico» che ispira raccolte come Alfabeto Apocalittico (Sanguineti, Gatto, p. 79) e che, nel ...
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Sepolti sotto montagne di carte, ritrovo casualmente i fogli ingialliti di un’antica inchiesta da me svolta nell’estate 1976 per la terza pagina del «Messaggero» – all’epoca coordinata da Ruggero Guarini [...] anni del dopoguerra, un periodo in cui, rialzando appena la testa dalla mazzata del Ventennio, si voleva ripartire da zero. Monicelli Sì, alla luce di un’autocritica del passato la più impietosa e oggettiva possibile, che aprisse gli occhi degli ...
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Jirro. MalattiaMarkhaati. TestimoneEeb. VergognaAf hooyo. Lingua madreIllow. OblioBuug. LibroQoys. FamigliaDagaal. GuerraSawir. FotografiaSu’aalo. DomandeIndho. OcchiKasaro. TragediaSoo noqosho. RitornoHusuus. [...] ristampe), uno dei quali, Non ho mai avuto la mia età (Milano, Mondadori, 2018), ha ispirato una serie televisiva, Zero, prodotta e diffusa da Netflix nel 2021, ambientata a Milano e interpretata da attori di seconda generazione. Dell’ultimo romanzo ...
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Le dedicazioniCome i più comuni derivati da sostantivi (bambino > bambinesco), anche quelli costruiti sulla base dei nomi propri (Dante > dantesco) sono di norma invenzioni spontanee della comunità dei [...] alle dedicazioni deonimiche norme di formazione rigide: -ite nella mineralogia; derivato senza suffissi, o se si preferisce con “suffisso zero” per le unità di misura (ohm, pascal, ampère...); -a oppure -ia nella botanica (per restare all’iniziale a ...
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Sepolti sotto montagne di carte, ritrovo casualmente i fogli ingialliti di un’antica inchiesta da me svolta nell’estate 1976 per la terza pagina del «Messaggero» – all’epoca coordinata da Ruggero Guarini [...] è un’industria, e come tale ha in sé i vizî e le storture intrinseci al capitalismo. Insomma, le chiacchiere stanno a zero: qua ci vuole il cinema di Stato. Bisogna portarlo nelle scuole, nelle fabbriche, nelle piazze. Allora, soltanto allora potremo ...
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Presentazione del filmPalma d’oro alla 47° edizione del Festival di Cannes, Pulp Fiction (1994) è forse la pellicola più iconica di Quentin Tarantino, quella gli riservò l’onore di affiancare Hitchock [...] le certezze dell’immaginario consolidato, quel serbatoio di immagini e miti che faticano, del resto, a trovare un grado zero e si rinnovano per sottrazione o alterazione, dando origine a un nuovo corso.La sinossi è emblematica e ruota attorno ...
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A giudicare dai repertori lessicografici italiani solo un ristrettissimo numero di termini della matematica deriva da nomi propri: tenendo conto unicamente delle monorematiche, ad esempio, il GRADIT registra [...] non più avvertiti come tali, come nel caso di algoritmo ‘sistema di calcolo con cifre arabe, inclusive quindi dello zero’ (lat. mediev. algorithmu(m) o algorismu(m) ‘cifra che esprime una quantità, calcolo aritmetico’, da al-Kuwārizmī, nome con ...
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Un frequentatore del Portale Treccani, il signor Roberto Guido, ci ha scritto: «Chilometri zero, ovvero i prodotti agricoli in vendita nei mercatini della stessa zona di produzione, può essere considerato [...] un neologismo?». Sì, può essere considerato ...
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Ci risiamo. Ora è la volta del diciottismo – non senza ragioni, a dire il vero: siamo infatti dalle parti del famoso “articolo 18”. L’Europa è il brodo di coltura lessicale degli -ismi, i quali hanno una storia antica e classica di tutto rispetto: c ...
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zero
żèro agg. e s. m. [dal lat. mediev. zèphyrum, adattam. (Leonardo Fibonacci nel Liber abbaci, 1202) dell’arabo ṣifr «nulla, zero», calco del sanscr. śūnyá «vuoto» e poi «zero» (v. anche cifra)]. – 1. a. Primo numero della successione naturale...
zero emissioni
loc. s.le f. pl. Riferito ad attività, prodotto, fonte di energia senza emissioni di anidride carbonica o di gas serra; anche nella loc. avv.le a zero emissioni. ♦ Ci sono Paesi con città larghe in cui l'alternativa è reale...
zero Primo numero della successione naturale 0, 1, 2, 3 ecc., unico numero naturale che non sia il successore di un altro; come numero cardinale indica la mancanza di ogni unità, cioè il numero cardinale dell’insieme vuoto (o privo di elementi)....
Zero Rivista e gruppo d’arte d’avanguardia tedeschi, fondati a Düsseldorf nel 1958 da O.H. Mack e O. Piene, ai quali si unì nel 1961 G. Uecker. Con l’intento di superare sia il soggettivismo dell’arte informale, sia il convenzionalismo legato...