In numismatica, nome dato a molte monete d’argento e specialmente a monete di mistura imbiancate con un leggero strato d’argento perché riuscissero meglio accette e di più facile diffusione; per distinguerle, [...] al nome generico seguiva quello della zecca o quello derivato dall’impronta, come b. di giustizia (di Ferrara), b. del cavalletto (della zecca di Crevacuore dei Fieschi) ecc.: ...
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Moneta d’argento coniata nel 15° sec. nelle zecche dell’Italia meridionale, del valore di 12 denari o di un soldo, imitazione del grosso bolognino; il nome fu dato poi alla moneta di pari valore coniata [...] quattrini o di 1/10 di giulio, ma con 1/5 d’intrinseco meno del giulio; emesso in grande abbondanza, fu imitato dalla zecca di Urbino, contraffatto in quelle di Gazzoldo e di Castiglione delle Stiviere, e abolito nel 1592. Nel 1602 fu emesso il mezzo ...
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Moneta d’argento della prima metà del 16° sec., coniata in alcune zecche della Savoia e in Piemonte, del valore di 2 grossi. Prese il nome di un pezzo di ugual valore (Rollenbatzen), emesso dalla zecca [...] di Berna dal 1490 al 1532 ...
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COSSA, Luigi
Andrea S. Norris
Nato a Cernusco (Como) il 7 apr. 1789 da Antonio e da Rosa Ardicoli, fu discepolo di Giocondo (o Ferdinando?) Albertolli (D'Althan, 1902), ma null'altro risulta circa la [...] I, ricevendo 12 ducati per il suo disegno; il suo conio per questo doppio fiorino non fu mai usato ed è conservato nella Zecca di Vienna (Katalog..., II, 1902, p. 510 n. 1561).
Le medaglie dei C. sono esemplari per lo stile neoclassico. Sono di media ...
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FABRIS, Cecilio
Vincenzo Caciulli
Nacque il 3 ag. 1840 a Firenze da Domenico e Giuseppina Rimediotti. Nel 1847 la famiglia si trasferì a Venezia al seguito del nonno paterno Antonio, valente incisore, [...] incaricato della direzione della Zecca.
A Venezia il padre fu tra gli animatori della rivoluzione del 1848 e (secondo il Cisotti, p. 2094, che era amico di famiglia) uno degli organizzatori del "battaglione della speranza", composto da adolescenti e ...
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Antica moneta d’oro, di 8,6 g del valore di 20 dramme; coniato dapprima da Filippo II di Macedonia, fu poi moneta internazionale nel mondo ellenistico e romano.
Scudo d’argento del valore di 5 lire milanesi [...] fatto coniare nella zecca di Milano da Filippo II re di Spagna. Furono anche emesse le frazioni del mezzo f. ( filippino), del quarto e dell’ottavo e i multipli da due a tre. ...
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Numismatico, storico, epigrafista (Torino 1839 - ivi 1889), figlio di Domenico Casimiro, dal 1874 direttore della biblioteca e del medagliere reale di Torino. Pubblicò molti studî storici relativi per [...] lo più alla monarchia dei Savoia, ricerche di archeologia, filologia, sigillografia e numismatica, sull'antica zecca dei conti di Savoia e Tavole sinottiche delle monete battute in Italia e da Italiani all'estero dal sec. VII a tutto il 1868 (1869); ...
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ALAMANNI, Andrea
Alessandro Perosa
Nacque a Firenze il 21 maggio 1421, da Francesco. Fin dal 1444 coprì numerose cariche pubbliche di particolare rilievo. Fu, tra l'altro, gonfaloniere di compagnia [...] nel 1451, 1453 e 1471, priore nel 1452 e nel 1460, console della Zecca nel 1456, podestà di Castiglion Fiorentino nel 1465, capitano di Pisa nel 1468 e nel 1473, di Pistoia nel 1469, di Livorno nel 1470. Da giovane frequentò il circolo letterario che ...
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Città della Francia centrale (38.496 ab. nel 2006), capoluogo del dipartimento della Nièvre.
È l’antica Noviodunum, dove Cesare pose gli approvvigionamenti dell’esercito romano (52 a.C.) e che gli Edui, [...] ribellatisi, distrussero. Fu importante sotto i Merovingi (5°-8° sec.) che vi istituirono una zecca (attiva sino al 1429). Sede dal 9° sec. dell’omonima contea, elevata in seguito al rango di ducato, tale rimase fino alla Rivoluzione. Durante le ...
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Le iconografie monetali
Filippo Carlà
I romani coniarono moneta fin dal III secolo a.C. e fin da subito mostrarono, rispetto ad esempio ai greci, di prediligere produzioni monetali le cui iconografie [...] , 104 (1974), pp. 371-384, in partic. 374.
18 RIC VI, p. 256, n. 202. Nell’immagine è però rappresentata una moneta della zecca di Treviri, posteriore di circa un anno.
19 Ad esempio L. Cracco Ruggini, Apoteosi e politica senatoria nel IV s. d.C.: il ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...