PROFETA e PROFETISMO
Marcel SIMON
Giuseppe RICCIOTTI
Ornella TOMASSONI
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. Nell'accezione oggidì più comune del termine profeta, l'idea del prevedere e predire il futuro prevale, pur senza eliminarla [...] egli ebbe il temperamento fortemente mistico, la foga e la capacità di agire. Altrettanto caratteristica è la figura di Zarathustra, secondo la tradizione rapito in estasi fino al cielo, dove ricevette dalla bocca stessa di Ahura Mazda la nuova ...
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Nel greco antico ἄγγελος (da ἀγγέλλω "annunzio") aveva il significato generico di "messaggero"; ma poi, per l'uso che ne fecero i traduttori greci della Bibbia per rendere la parola ebraica mal'ākh "messaggero [...] mainyu), l'antidio, e intorno a lui i daēva o demoni. Gli Amesha spənta, che nel pensiero originario di Zarathustra sono delle personificazioni di qualità o virtù astratte, come il "buon consiglio", la "buona leggen, ecc. in seguito acquistarono una ...
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. In una concezione primitiva l'idea di spirito (dal lat. spiritus; gr. πνεῦμα; ebr. ruaḥ, propriamente "soffio" o "fiato") appartiene a un modo primitivo di concepire la natura, l'animismo (v.), secondo [...] il mazdeismo ha ammesso una grande massa di demoni, tra i quali ha relegato anche gli dei adorati dagl'Irani prima di Zarathustra, e ha concepito il mondo come lotta perpetua fra lo spirito del bene e quello del male, ciascuno a capo d'un esercito ...
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INTOLLERANZA
Alberto Pincherle
È l'atteggiamento di chi, nella religione come nella politica o nella scienza, sente così forte l'attaccamento per le proprie idee, opinioni, sentimenti, da non potere [...] spirito di esclusività e separatismo, e quindi anche di intransigenza e di intolleranza" (R. Pettazzoni, La religione di Zarathustra, Bologna [1920], p. 187).
Tale sviluppo ulteriore viene invece a mancare nei casi di religioni che si presentano ...
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Parola di significato per sé indeterminato e relativo, che s'incontra di frequente nella storia delle religioni, assai meno in quella della filosofia. Giacché di ateismo non si può parlare in senso assoluto, [...] non potevano essere che cattivi, e come tali appunto non potevano ricevere culto, allo stesso modo che nel monoteismo di Zarathustra i daeva, negati come iddii, non potevano essere che demoni maligni, strumenti del male, e dunque non dovevano essere ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Secolo ricchissimo di esperienze e intuizioni filosofiche, il Novecento vede confrontarsi [...] è forse un caso, che la fortuna del filosofo tedesco tra i letterati, sia affidata per lungo tempo a Così parlò Zarathustra (1883-1885), una sorta di poema filosofico in prosa, in cui si denuncia l’avvenuta “morte di Dio”, intesa come annullamento ...
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Cremazione
Franco Cardini
Il termine cremazione, che deriva dal latino cremare, "ardere, bruciare, ridurre in cenere mediante il fuoco", e il suo sinonimo incinerazione indicano l'usanza funeraria di [...] terrestre del Sole ed elemento fondamentale del sacrificio: esso va preservato puro, e pertanto il culto di Zarathustra vieta formalmente la cremazione dei cadaveri.
Nella storia dei popoli europei, il passaggio dal paganesimo al cristianesimo ...
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SIMBOLISMO
Venceslao IVANOV
Nel 1885 Jean Moréas in una replica (sul XIXme Siècle, 11 agosto) a P. Bourde, collaboratore del Temps, il quale aveva tacciato Verlaine, Mallarmé e i loro seguaci di "decadentismo" [...] , come Verlaine, Mallarmé, Valéry, Stefan George, e la strofa biblica di Claudel, come pure quella di Nietzsche in Zarathustra, non ha nulla a che vedere col verso libero. Importantissima fu invece la ricerca d'un'integrale armonizzazione intrinseca ...
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A quasi tutte le forme della vita religiosa è comune l'esistenza di un rapporto con potenze superiori; non tutte però si possono qualificare come divinità. Negli stadî inferiori, sono oggetto della religiosità [...] fa, di un essere potente, l'unico.
In maniera affatto diversa fu concepita la divinità cui il parsismo di Zarathustra sottopose il mondo: Ormazd o Ahura Mazdāh ("il Signore della Saggezza"): considerato non solo come creatore e signore dell'universo ...
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POLO, Marco
Giuseppe Gullino
POLO, Marco. – Nacque a Venezia nel 1254.
Suo padre, Nicolò di Andrea, del quale non si conosce la data di nascita, esercitò per lungo tempo la mercatura a Costantinopoli, [...] Re Magi – Melchiorre, Baldassarre e Gasparo – secondo una tradizione forse alimentata da una precedente religione, quella di Zarathustra (Zoroastro), che presentava non poche affinità con quella cristiana.
Il ricordo delle antiche civiltà e la forza ...
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tentazione
tentazióne s. f. [dal lat. temptatio -onis, der. di temptare «tentare»]. – 1. Nella teologia cattolica, l’azione e il fatto di tentare o di venire tentato al peccato, intesa sia come prova a cui l’essere libero viene sottoposto...
parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha parlato presto, tardi; di solito, le bambine...