GALIANI, Ferdinando
Silvio De Majo
Nacque a Chieti il 2 dic. 1728, da Matteo, regio uditore in quella città, e da Anna Maria Ciaburri.
Dopo aver seguito gli spostamenti professionali del padre a Lecce, [...] come un dialogo diviso in otto parti, tra l'italiano cavalier Zanobi (che è lo stesso G.), un interlocutore che si fa far fermentare lo spirito d'Arlecchino nella testa di un Machiavelli". Avverso al pianto, al patetico nascente in letteratura il ...
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CASTIGLIONCHIO, Lapo da
Marco Palma
Nacque nei primi decenni del sec. XIV, con ogni probabilità a Firenze, da Lapo di Albertuccio e da Bilia Ferrantini.
La sua famiglia, anche se non magnatizia, apparteneva [...] , tra gli altri, il Boccaccio, Francesco Nelli e Zanobi da Strada. Attraverso questi amici ebbe modo di conoscere il , p. XIV, e le Adnotationes, Firmi 1890, pp. 131 s.); N. Machiavelli, Istorie fiorentine, in Opere, III, Milano 1968, pp. 179-85; L. ...
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COCCHI DONATI (Cochius, de' Cocchi, de' Donatis, de Florentia), Donato
Luisa Miglio
Nacque a Firenze, da Niccolò, il 21 sett. 1409.
La sua famiglia era tra le più autorevoli della riservata cerchia [...] legge come Guglielmo Tanagli, Otto Nicolini, Tommaso Salvetti, Girolamo Machiavelli, Tommaso Deti. Tre anni dopo, nel 1456, con Giovanni raggiunsero posizioni di rilievo, altri come Piero, Zanobi e Federico non sembrano essersi segnalati in modo ...
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BUONACCORSI, Stefano
Roberto Abbondanza
Denunziatosi ottantenne nel catasto fiorentino del 1430 e settantaseienne in quello del 1427, indicato come trentaduenne in un documento del 1382, dovette nascere [...] Rosso degli Orlandi, Tommaso Marchi, Francesco Machiavelli, fu nel novero dei giuristi più le monache di S. Martino del Mugnone; il 18 marzo 1428 è nominato con Zanobi Guasconi arbitro fra il convento di S. Salvatore a Settimo e il convento di ...
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GIANFIGLIAZZI, Luigi
Vanna Arrighi
Nacque tra il 1310 e il 1320 a Firenze o a Carpentras, in Provenza, ove il padre, Neri di Castello, risiedette pressoché stabilmente fino al 1321 per occuparsi dell'azienda [...] del Comune, insieme con Arnaldo Altoviti e Filippo Machiavelli, al congresso di Arezzo, ove si doveva trattare scattata una penale da pagare. Il Boccaccio, in una lettera a Zanobi da Strada definì il G. "clarissimus orator, legum doctor, amicus" ...
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