Comune della prov. dell’Aquila (17,3 km2 con 606 ab. nel 2008). Il centro è situato a 830 m s.l.m. nella conca aquilana, su un colle alla sinistra del fiume Aterno. Coltivazioni di zafferano. ...
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Città (392.110 ab. nel 2007) della Spagna centro-orientale (Castilla-La Mancha), capoluogo della provincia omonima, situata in un largo e piatto altopiano (680 m s.l.m.), a S del fiume Júcar, sul canale [...] di Maria Cristina (seconda metà del sec. 18°). Tradizionale produzione di coltelleria. Mercato agricolo (frutta, cereali, vino, zafferano). Industrie di trasformazione (alimentari, tessili, del legno, della carta). ...
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Sirte Nome, fin dall’antichità classica, di due insenature della costa settentrionale dell’Africa, fra 10° e 20° long. E. La più occidentale e la meno estesa è la Piccola S. (Syrtis Minor), detta anche [...] (77.660 km2 con 193.720 ab. nel 2006). Denominata anche Gasr Zaafràn, per la coltura, un tempo molto estesa, dello zafferano, è il centro principale della Sirtica, regione costiera che si estende dal Golfo della Grande S. a N alle alture del Gebel e ...
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(sp. la Mancha) Regione storica della Spagna centrale, nella parte sud-orientale della Nuova Castiglia. Costituita in provincia nel 1691, dopo la divisione amministrativa del 1833 comprendeva per intero [...] della steppa; vi sono zone palustri e lagune salate. L’economia è agricolo-pastorale (grano, ovini; anche lino, canapa, zafferano, vite e olivo). Classici e leggendari elementi del paesaggio sono gli antichi mulini a vento, in gran parte inattivi e ...
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VALCHIUSA (fr. Vaucluse; A. T., 35-36)
Luchino Franciosa
Dipartimento della Francia meridionale, costituito con una parte della Provenza, con il Venosino e con l'Orange, compreso tra i dipartimenti di [...] di cereali (frumento 220 mila tonn., avena 138 mila), di patate (1,2 milioni di tonn.) di frutta (specialmente mandorle), di zafferano, e delle vaste colture di olivi, gelsi e viti (540 mila ettolitri di vino). Per ¼ il territorio è coperto da boschi ...
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PILOTI, Emanuele
Antonio Musarra
PILOTI, Emanuele. – Nacque a Creta, con ogni probabilità verso il 1370-1371, da una famiglia veneziana.
Incerta è la precisa località d’origine, anche se la presenza [...] Soggiornò anche a Venezia, dedicandosi al trasbordo di merci nel Levante (principalmente seta, velluto, panni dorati, ambra, zafferano, vino). Fu in buoni rapporti sia con i latini, dai quali era soprannominato «Mannoli» (verosimilmente un diminutivo ...
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Regione dell’Italia peninsulare, considerata, per ragioni storico-economiche, come appartenente all’Italia meridionale. Ha una superficie di 10.832 km2, 305 comuni e una popolazione di 1.293.941 ab. nel [...] anche fuori del territorio regionale). Coltivazioni tipiche locali sono anche quella del tabacco nel Chietino-Pescarese, dello zafferano nella conca aquilana e della liquirizia ad Atri. La pastorizia, tradizionale fin dalla più remota antichità, è ...
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Birmania
Stato dell’Asia sudorient., chiamato dal 1989 Myanmar. La storia antica è poco nota e ha inizio praticamente con la penetrazione indiana (3°-6° sec. d.C.). Un potente impero birmano fu fondato [...] l’aumento dei prezzi di beni primari causò nuove proteste popolari, cui parteciparono anche monaci buddhisti (Rivoluzione zafferano). Nel 2008 una nuova Costituzione, stilata dalla giunta, venne approvata a schiacciante maggioranza da un referendum ...
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Palermo Comune della Sicilia (158,9 km2 con 657.561 ab. al censimento del 2011, divenuti 647.422 secondo gli ultimi rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo di regione, situato sulla [...] e nella bassa valle del fiume Torto. Il profilo costiero è interrotto da alcuni promontori, fra cui Capo Gallo e Capo Zafferano, che chiudono il Golfo di P., oltre a quello, assai pittoresco, su cui sorge il centro di Cefalù. Le condizioni climatiche ...
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zafferano
żafferano s. m. [dall’arabo za῾farān]. – 1. a. Pianta erbacea delle iridacee (Crocus sativus), originaria dell’Asia occid. e coltivata, per la droga fornita dai suoi stimmi secchi, nell’Europa sud-occid.; in Italia la coltura della...
zaffera
żàffera (o żàffara) s. f. [affine a zaffiro]. – Nell’industria della maiolica, un particolare turchino, quasi nero, usato in rilievo, che contraddistingue un tipo di maiolica italiana della metà del sec. 15°.