È istituto che ha per fine il passaggio di un individuo da un gruppo gentilizio ad un altro. L'adozione è nota ai più antichi popoli e si trova già giuridicamente disciplinata presso i Babilonesi (legge [...] doveva anzitutto perdere la sua patria potestà sul figlio da cedersi in adozione, e ciò si otteneva in base al disposto delle XIITavole, per cui perdeva la patria potestas chi avesse venduto per tre volte in quasi servitù il figlio o una volta la ...
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. Diritto romano. - La cura è, accanto alla tutela, un potere sulle persone relativamente agli atti patrimoniali; essa, anziché un istituto unico, può dirsi che rappresenti un complesso d'istituti, che [...] ; id., Curatores pleni, dei minori, in Atti del R. Ist. ven., LXXV, 1915; id., Interdizione e cura del prodigo nella legge delle XIItavole, in Studi in onore di P. Bonfante, Milano 1930, I, p. 45 segg.; O. Lenel, Die cura minorum der klass. Zeit, in ...
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PATTO (pactum)
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Carmelo SCUTO
Diritto romano. - Dal verbo pacio o paciscor che letteralmente significa "fare la pace", il patto indica nel più antico latino (ad es. nelle XII [...] Tavole) l'accordo fra delinquente e offeso per il riscatto dalla vendetta. Da ciò la regola che l'azione di furto o d'ingiuria si estingue per pactum.
Nell'editto del pretore il nome di patto è dato a un accordo non formale intervenuto fra le parti d ...
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. Atto mediante il quale una persona affermando esistente una concreta volontà di legge a sé favorevole, invoca l'organo dello stato (giudice) perché attui tale volontà. La domanda è il primo atto del [...] che risponda per lui, l'attore, fatto constatare da tre testimoni codesto comportamento del convenuto, può trascinarlo a viva forza (XIItavole, I, 1-4). Soltanto innanzi al magistrato l'attore espone e precisa la sua domanda e, se il convenuto ...
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(XII, p. 322).
Danno morale. - Cenni storici. - La nozione di danno morale per il diritto romano presuppone il concetto di pena privata e la distinzione fra delitto privato (delictum, maleficium) e delitto [...] o da un opus intrapreso in suo in alieno vel in publico. L'istituto eia già preveduto dalla legislazione delle XIITavole, ma ne ignoriamo la disciplina. Secondo il diritto pretorio, consisteva in una promessa solenne - di risarcire i danni eventuali ...
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È nella terminologia romana l'atto col quale il titolare di un diritto lo fa valere quando lo veda rinnegato o non soddisfatto da colui (o da uno di coloro) a cui spetta l'obbligo giuridico corrispondente.
Fra [...] Queste azioni - che più tardi, per la relazione in cui la maggior parte si trovava con la legge delle XIITavole, si dissero legis actiones - si distinguevano con nomi allusivi alle fasi cerimoniali che erano caratteristiche di ciascuna.
Si chiamava ...
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Le offese all'onore, nel diritto romano, erano prevedute nel concetto generale di iniuria dalla legge delle XIItavole, dall'editto pretorio, dalla lex Cornelia de iniuriis. Nel diritto germanico mancò [...] un concetto generale dell'ingiuria; essa si prevedeva volta per volta, e si teneva conto della qualità dell'ingiuriante. Si distingueva dall'ingiuria per furorem quella fatta con intenzione cosciente; ...
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Diritto romano. - Il rapporto di comproprietà o condominio è nel diritto romano indicato dall'espressione rem communem habere o rem plurium esse, come il rapporto di proprietà, nel quale vien posta in [...] eum. Il condominio sine societate è per i Giustinianei un quasi contractus.
A far tempo dalla legge delle XIITavole, qualunque coerede può chiedere la divisione della cosa ereditaria comune con l'actio familiae erciscundae; qualunque condomino, non ...
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Diritto. - La composizione dei delitti è un istituto che ebbe una notevole importanza nella storia del diritto penale, e consiste nel pagamento d'una determinata indennità fatto dall'offensore all'offeso, [...] alla vendetta derivante dal delitto. Anche i Romani conobbero la composizione e il principio si trova affermato nelle XIITavole; ma una frequente applicazione dell'istituto nel mondo romano si deve ricercare solo nell'ultimo periodo dell'Impero ...
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. Accademia romana. Morta Cristina ex-regina di Svezia (1689), che soleva accogliere nel suo palazzo a Roma letterati, poeti, scienziati, alcuni di essi decisero di continuare a radunarsi, e fondarono [...] più ignote o impensate".
Il 20 maggio 1696 l'accademia approvò le proprie leggi, dettate dal Gravina nel latino delle XIITavole. Era una vera repubblica letteraria, col presidente (custode generah) elettivo. La legge VIII ordinava: In coetu et rebus ...
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tavola
tàvola s. f. [lat. tabŭla]. – 1. Asse di legno di spessore sensibilmente minore della lunghezza e della larghezza: segare, piallare una t.; accatastare le t.; chiudere un’apertura con tre t. inchiodate; t. di salvezza, quella a cui...
nesso
nèsso s. m. [dal lat. nexus -us (e, nel sign. 3, nexum -i), der. di nectĕre «connettere, intessere»]. – 1. Connessione, legame, relazione: il n. del discorso; idee e ragionamenti senza nesso, senza alcun n. logico; cercare, stabilire...