MIGLIORINI, Bruno (App. II, ii, p. 312)
Ignazio Baldelli
Linguista, morto a Firenze il 18 giugno 1975. Professore di storia della lingua italiana nell'università di Firenze sino al 1967; socio nazionale [...] Duecento ai nostri giorni. Nei confronti delle parole straniere quindi non hanno senso la chiusura del purismo ottocentesco o la xenofobia del ventennio fra le due guerre; d'altra parte, non c'è nessuna ragione di accettare incontrollatamente tutto e ...
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Sono chiamati suffissoidi gli ➔ elementi formativi usati prevalentemente o esclusivamente come costituenti finali di composto (➔ suffissi), le cui caratteristiche si avvicinano a quelle dei suffissi della [...] , intolleranza» per ciò che è indicato dal costituente iniziale. Tra le poche parole di uso corrente: claustrofobia, idrofobia, xenofobia. Le parole in -fobo (tedescofobo) sono meno numerose di quelle in -fobia. Sono invece discretamente numerosi i ...
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L’espressione legislazione linguistica fa riferimento all’insieme dei provvedimenti di legge e delle disposizioni aventi rilevanza giuridica che lo Stato e gli altri soggetti pubblici a livello sovranazionale, [...] contrasto con i valori unitari;
(c) chiudere le porte alle parole di origine straniera in nome di un atteggiamento xenofobo e puristico.
Analizziamo ora in sintesi le leggi e i provvedimenti che danno attuazione a tali direttive, a cominciare dalle ...
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Per politica linguistica si intende ogni iniziativa o insieme di misure attraverso cui le istituzioni esercitano un influsso sugli equilibri linguistici esistenti in un Paese; tale etichetta ricopre in [...] ), Bologna, il Mulino.
Raffaelli, Sergio (1997), “Si dispone che ...”. Direttive fasciste sulla lingua: antiregionalismo e xenofobia, «Lingua nostra» 58, pp. 30-45.
Raffaelli, Sergio (2006), Normalizzazione, pianificazione e tutela istituzionalizzata ...
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Dal punto di vista linguistico il fascismo riveste grande interesse, perché il regime si propose di disciplinare l’intero repertorio linguistico italiano, non limitandosi al controllo della lingua nazionale [...] il 1936, quando nei confronti dei forestierismi le costrizioni e le proibizioni si intensificarono sulla spinta di un clima xenofobo. Fu ispirata da sentimento non solo antiborghese ma anche puristico la proibizione nel 1938 agli iscritti fascisti e ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] chiamata vi (► lettere, nomi delle). Al grafema ‹x› corrisponde la pronuncia [ks] (o, a nord, [gs]) (per es., xenofobia); solo in certi nomi propri e toponimi di origine dialettale – ligure, siciliana e sarda – si mantiene una pronuncia differente ...
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xenofobia
xenofobìa (o senofobìa) s. f. [comp. di xeno- e -fobia, sul modello del fr. xénophobie]. – Sentimento di avversione generica e indiscriminata per gli stranieri e per ciò che è straniero, che si manifesta in atteggiamenti e azioni...
xenofobico
xenofòbico (o senofòbico) agg. [der. di xenofobia] (pl. m. -ci), non com. – Caratterizzato da xenofobia, che proviene da xenofobia: comportamento x.; una x. avversione per le usanze straniere.