Patrizio genovese (n. 1710 - m. 1792); rappresentante diplomatico (1743-48) della repubblica di Genova a Vienna, all'Aia, a Parigi; ebbe per primo notizia del trattato di Worms ai danni di Genova; partecipò [...] al congresso per la pace di Aquisgrana ...
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RUPERTO, santo
Luigi Giambene
Fondatore e primo vescovo di Salisburgo, ivi morto il 27 marzo 715 o 717. Era della stirpe dei Merovingi; fu vescovo di Worms sotto Childeberto III (605-711), passò a Ratisbona [...] (696), chiamatovi da Teodoro II duca di Baviera, desideroso d'istituire un proprio vescovato per rendere il Norico indipendente dal metropolita di Aquileia. Il R. fondò infatti nella vallata del Salzbach, ...
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Scultore tedesco (Weimar 1835 - Stoccarda 1916). Allievo di E. Rietschel a Dresda, lavorò con lui (1853-61) e ne condusse a termine il monumento di Lutero a Worms. Dal 1876 prof. alla scuola di belle arti [...] di Stoccarda. Eseguì gran numero di monumenti per diverse città tedesche. Molti modelli delle sue opere nel museo Donndorf a Weimar ...
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Pedagogista, nato a Siegen (Vestfalia) il 29 ottobre 1790, morto a Berlino il 7 luglio 1866. Dopo aver insegnato a Mannheim, a Worms e a Francoforte, diresse dal 1820 al 1832 la scuola normale di Mörs [...] (Prussia) e dal 1832 al 1847 quella di Berlino. Pestalozziano ardente, dedicò tutta la sua vita all'ideale della scuola popolare; ma il carattere schiettamente liberale della sua opera gli attirò lo sfavore ...
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Benedettino (n. Laderna 980 circa - m. 1048). Insegnò a Troyes per tre anni; attrattovi dalla fama di Fulberto, passò a Chartres e indi a Laubach; collaborò poi a Worms col vescovo Burcardo alla sua grande [...] opera giuridica; in seguito (1012) fu abate di Gembloux e (1018-21) abate di St. Jakob a Liegi, dove attese all'incremento del tesoro librario, alla musica e alla scrittura di opere sacre e di vite di ...
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Teologo e riformatore polacco (Cracovia 1345 circa - Heidelberg 1410). Studiò a Praga; dal 1395 lesse teologia a Heidelberg. Nel 1397 consigliò la creazione dell'univ. di Cracovia. Vescovo di Worms (1404) [...] combatté la simonia, sostenne il primato del concilio sul papa, fu uno dei maggiori artefici del Concilio di Basilea. In filosofia fu di tendenza nominalistica (Rationale operum divinorum, pubbl. 1930) ...
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Teologo luterano (Torgau 1483-Eisenach 1565), prof. a Wittenberg dove dal 1517 divenne fedele amico e seguace di Lutero, che accompagnò alla disputa di Lipsia (1519) e alla dieta di Worms (1521). Nel 1524, [...] soprintendente a Magdeburgo, organizzò ivi e in altre città il culto protestante; dal 1542 al 1547 tenne il vescovato di Naumburg, che dovette restituire al cattolico J. von Pflug. Diresse l'edizione delle ...
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Ecclesiastico (m. 1126), preposto del duomo di Salisburgo, poi di Magdeburgo; nominato da Enrico V (1105) vescovo di Ratisbona, compì un pellegrinaggio a Roma (1111), sottoscrisse (1122) il concordato [...] di Worms e (1123) le clausole del sinodo lateranense. Scrisse tra il 1106 e il 1115, per il re Colomanno, una Vita Stephani regis Ungarorum, divenuta poi la biografia ufficiale, nella quale utilizzò, senza citarle e senza aggiungervi di suo null' ...
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Vescovo (1045) di Würzburg (m. Lambach 1090), ultimo conte di Lambach-Wels, amico di Altmanno di Passau, fondò diverse abbazie, sostenne dapprima l'imperatore Enrico IV, ma, dopo l'assemblea di Worms (1076), [...] il papa e Rodolfo di Svevia, cacciato perciò da Würzburg, trovò rifugio nell'abbazia benedettina di Lambach. Festa, 6 0ttobre ...
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Nome con cui è noto, dal nome della patria, il teologo Johann Brants (Delft 1524 - Strasburgo 1582). Prof. nell'univ. di Colonia, partecipò al concilio di Trento e alla conferenza di Worms (1557). Vescovo [...] di Strasburgo, ha lasciato, oltre varî scritti dogmatico-polemici, un catechismo per candidati agli ordini maggiori (1581) ...
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nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...
burgundio
burgùndio (o burgundo) agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente alla popolazione germanica dei Burgundi (lat. Burgundii o Burgundiones), prob. provenienti dalla Scandinavia, che nel 5° secolo d. C. si stanziarono in Gallia lungo il Reno,...