Figlio (m. 1089) di Bucco conte di Oltingen, divenne vescovo circa il 1057; avverso alla riforma ecclesiastica, partecipò all'assemblea di Worms (1076) che depose Gregorio VII, con cui poi si riconciliò [...] a Canossa. Ma continuò a sostenere Enrico IV contro Rodolfo di Svevia, anche militarmente, come cancelliere per l'Italia e come ecclesiastico (elezione dell'antipapa Clemente III a Bressanone, 1080), finché ...
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Onorio II
Simonetta Cerrini
Scarse sono le notizie su questo papa prima della sua nomina a cardinale vescovo d'Ostia. Lamberto Scannabecchi, originario di Fiagnano (attualmente in provincia di Bologna), [...] delicatissimo compito di negoziare un accordo con l'imperatore Enrico V; il successo dell'impresa si concretizzò nel concordato di Worms (23 settembre 1122) che, chiudendo la lotta per le investiture, diede inizio a un periodo di pace tra il papato ...
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Ecclesiastico (Pavia 1481 circa - Roma 1564); prima prof. di diritto canonico a Bologna, vescovo di Feltre (1520-59), partecipò alla conferenza di Worms (1540), in cui si tentava un'intesa coi protestanti, [...] e all'inizio dei lavori del concilio di Trento (1545). Visse per lo più a Roma, dove fu reggente della Cancelleria apostolica ...
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L'ultimo discendente degli antichi signori di Dalberg (anticamente Dalburg) trasmise nel 1315 il suo feudo e il suo nome al cugino Johann Kämmerer di Worms. Un cavaliere Gerhard fu investito nel 1239 della [...] sono saliti a una rinomanza più larga. Johann (nato il 14 agosto 1455, morto il 28 luglio 1503), dal 1482 vescovo di Worms, nel 1473 fece un viaggio in Italia, dove fu introdotto nello studio degli autori latini da Rodolfo Agricola a Pavia. Nel 1474 ...
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PLATELMINTI (dal gr. πλατύς "piatto" ed ἕλμινς "verme"; lat. scient. Platyhelminthes Gegenbaur, 1854; ted. Plathelminthen, Plattwürmer, Platyelmier C. Vogt, 1851; ingl. flat worms)
Pasquale Pasquini
Tipo [...] animale (R. Leuckart, 1854) un tempo riunito nel grande gruppo dei Vermi e poi da questi separato per una definita uniformità d'organizzazione che caratterizza le specie che lo compongono. Comprende forme ...
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Figlio (n. 1484 - m. Stendal 1535) del principe elettore Giovanni, gli successe nel 1499. Strenuo avversario della Riforma, contribuì alla proclamazione dell'editto di Worms e divenne elemento di spicco [...] nello schieramento dei principi cattolici, anche se non riuscì a impedire la diffusione del luteranesimo nei suoi dominî. Nel 1527 regolò con la Constitutio Ioachimica il diritto di successione nel suo ...
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Pittore e scultore (Lipsia 1854 - Dresda 1922). Ebbe molto successo come autore di grandi composizioni decorative, di soggetto storico e allegorico (affreschi nei municipî di Worms, Hildesheim, Danzica, [...] Dresda, ecc.) ...
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RUCHRAT, Johann (Johann von Wesel)
Teologo, nato a Oberwesel sul Reno, morto a Magonza nel 1479 o 1480. Studiò e insegnò a Erfurt, fu canonico a Worms (1460), professore a Basilea (1461), predicatore [...] a Worms (1463); deposto nel 1477, divenne ancora parroco del duomo di Magonza, dove il 21 febbraio 1479 ritrattò pubblicamente le proposizioni ereticali, per cui era stato condannato; dovette tuttavia rinchiudersi in un convento di agostiniani dove ...
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INNOCENZO II papa
Raffaello Morghen
Gregorio Papareschi, nato da nobile famiglia romana, fu destinato alla carriera ecclesiastica e creato cardinale di S. Angelo da Pasquale II (1116). Di costumi integerrimi, [...] Sacro Collegio per le legazioni sostenute in Francia e in Germania e per la parte avuta nella stipulazione del concordato di Worms del 1122. Ma la sua elezione al pontificato costituì uno dei più torbidi episodî della storia del papato nel sec. XII ...
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Controversista domenicano (n. Gebweiler, Alsazia - m. dopo il 1536), dottore in teologia (1513), noto col soprannome di Doctor Jesus; assisté il nunzio G. Aleandro nella Dieta di Worms (1521) e fu tra [...] i teologi cattolici alla Dieta di Augusta (1530) ...
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nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...
burgundio
burgùndio (o burgundo) agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente alla popolazione germanica dei Burgundi (lat. Burgundii o Burgundiones), prob. provenienti dalla Scandinavia, che nel 5° secolo d. C. si stanziarono in Gallia lungo il Reno,...