Generale statunitense (n. presso Petersburg, Virginia, 1786 - m. West Point, New York, 1866); nella guerra contro l'Inghilterra (1812) fu fatto prigioniero a Queenstown (Canada). Promosso maggior generale, [...] 'invasione del Messico (1847) espugnando Vera Cruz, vincendo a Cerro Gordo ed entrando in Città di Messico. Fu candidato whig alla presidenza nel 1852; rimase fedele all'Unione nonostante la secessione della Virginia (1860) ma diede le dimissioni nel ...
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Oratore, uomo politico, lord cancelliere d'Inghilterra, nato a Edimburgo il 10 gennaio 1750, morto ad Almondell (Linlithgowshire, Scozia) il 17 novembre 1823. Un clamoroso processo di peculato contro lord [...] e avvocato d'Inghilterra (1778). Da quel giorno la sua fama fu assicurata.
In politica, l'E. appartenne al partito whig, come deputato di Portsmouth, e fu costantemente amico di Fox (v.). Difese in patria il Payne e tutti coloro che simpatizzavano ...
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Uomo politico statunitense (Salisbury, od. Franklin, New Hampshire, 1782 - Marshfield 1852); avvocato e oratore, entrò in politica come federalista liberale. Membro della Camera dei rappresentanti (1813-17), [...] con vigore ai particolarismi del sud, riaffermando il potere conferito dalla costituzione al governo federale. Nel 1834 aderì al partito whig, di cui divenne uno dei capi; segretario di stato nel 1841-43, concluse con la Gran Bretagna il patto detto ...
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PLUNKET, William Conyngham
Nicola Turchi
Giurista e uomo di stato irlandese, nato a Enniskillen (contea di Monaghan) il 1° luglio 1764, morto il 4 gennaio 1854. Figlio d'un presbiteriano, compì i suoi [...] entrò nel parlamento irlandese per Charlemont dove si dimostrò patriota fervente, seguace di Burke. Egli apparteneva al partito whig e aspirava a una forma di regime politico come quello stabilitasi in Inghilterra nel 1688 con la "Dichiarazione dei ...
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Giorgio I Re di Gran Bretagna e Irlanda
Giorgio I
Re di Gran Bretagna e Irlanda (Osnabrück 1660-ivi 1727). Figlio dell’elettore di Hannover Ernesto Augusto. Successe al padre nel 1698, per salire al [...] protestante, in quanto figlio di una nipote di Giacomo I. Iniziatore della dinastia di Hannover, si appoggiò ai whig; favorì lo sviluppo del regime parlamentare, fissando la durata delle sessioni in sette anni. Ignorante della lingua e noncurante ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Tomassini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Noto oggi prevalentemente per l’oratorio Il Messia e per alcune pagine strumentali, [...] del Settecento. A differenza di Bach, Händel dedica buona parte della propria carriera al teatro dell’opera.
L’Inghilterra dei Whig
Durante il regno di Anna Stuart l’Inghilterra vive un periodo di stabilità, favorita, tra l’altro, dalla politica di ...
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Uomo politico statunitense (Kinderhook, New York, 1782 - ivi 1862). Senatore federale dal 1821, contribuì alla crescita del partito democratico; rieletto senatore (1827), si dimise per diventare governatore [...] , V. B. istituì un sistema di tesoreria indipendente per i fondi dello stato, che provocò il passaggio di molti democratici al partito whig; anche la costosa guerra contro i Seminole e l'ostilità di V. B. all'annessione del Texas compromisero la sua ...
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GRAHAM, Sir James Robert George
Mario Menghini
Uomo politico inglese, nato a Notherby il i° giugno 1792, morto ivi il 25 agosto 1861. Segretario privato di lord Montgomerie, ministro inglese in Sicilia, [...] fu causa dell'eccidio dei fratelli Bandiera: la rivelazione di questo atto produsse scandalo in Inghiterra. Riavvicinatosi al partito whig, nel 1847 lord John Russell gli offrì la carica di viceré delle Indie, poi (1848) quella dell'ammiragliato, ma ...
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GIDDINS, Joshua Reed
Howard R. Marraro
Uomo di stato americano e antischiavista, nato a Tioga Point (ora Athens), Pennsylvania, S. U. A., il 6 ottobre 1795, morto a Montreal, Canada, il 27 maggio 1864. [...] 'avvocato, che continuò sino al 1838. Dal 1838 al 1859 fu deputato al Congresso federale, prima come liberale (whig), poi come antischiavista (free-sailer), e finalmente come repubblicano. Riconobbe la schiavitù solo in quanto istituzione statale, in ...
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Nato a Boston (Massachusetts, S. U. A.), il 18 aprile 1807. Figlio di John Quincy Adams, nipote di John Adams, ambedue presidenti degli Stati Uniti, e padre di Henry Adams, celebre scrittore americano, [...] agli affari e al giornalismo, partecipa con suo padre alla campagna antischiavista e si schiera con quella frazione del partito whig che propugnava l'abolizione della schiavitù; è membro della corte generale del Massachusetts dal 1840 al 1845, prende ...
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whig
〈u̯ìġ〉 s. ingl. [prob. abbreviazione di Whiggamore, nome di un gruppo di insorti scozzesi, nel 1648] (pl. whigs 〈u̯ìġ∫〉), usato in ital. al masch. – Denominazione storica di uno dei due grandi partiti che si alternarono al potere in Inghilterra...
tory
〈tòori〉 s. e agg. ingl. [prob. forma anglicizzata del gaelico irland. tōraidhe «inseguitore»] (pl. tories 〈tòori∫〉), usato in ital. al masch. e al femm. e come agg. invar. – Nell’Inghilterra a cavallo della fine del 17° sec. e della prima...