Tredicesimo presidente degli USA (Locke, New York, 1800 - Buffalo 1874). Seguace di H. Clay, eletto nel 1828 alla legislatura di New York e dal 1832 al 1842 deputato al congresso. Nel 1847 fu eletto controllore [...] per lo stato di New York; nel 1848, candidato whig, divenne vicepresidente, e alla morte (9 luglio 1850) del presidente Z. Taylor gli successe nella carica. Appoggiò e contribuì a far approvare le soluzioni di compromesso sulla questione schiavista ...
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Uomo di stato americano, nato a New York il 23 marzo 1823, morto a Mankato (Minnesota) il 13 gennaio I885. Andato nel 1836 nell'Indiana, vi fece gli studî di legge, e nel 1845 fondò un giornale, Register, [...] organo del partito whig locale. Delegato alle convenzioni dei whigs del 1848 e del 1852, s'accostò nel frattempo al partito repubblicano, che dal 1854 rappresentò al congresso federale. Fu vicepresidente degli Stati Uniti dal 1869 al 1873; subito ...
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Scrittore inglese (Woodford, Essex, 1771 - Londra 1845), sacerdote anglicano. Compiuti gli studî a Winchester e a Oxford, risiedette per qualche tempo a Edimburgo, dove, con F. Jeffrey e H. P. Brougham, [...] Londra (1803), tenne lezioni di filosofia morale alla Royal Institution ed ebbe una posizione di rilievo nei circoli whig. Pubblicò (1807) le Lettres of Peter Plymley che, sotto la finzione epistolare, caldeggiavano l'emancipazione dei cattolici, con ...
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TOWNSHEND
Florence M. G. Higham
Famiglia nobile inglese. Sir Horatio T., primo visconte, fu membro del Consiglio di stato (1659) ed ebbe attiva parte nella restaurazione di Carlo II. Suo figlio Charles [...] (1674-1738), secondo visconte, sebbene educato alle idee dei tory, aderì ai whig durante il regno della regina Anna e fu creato membro del Consiglio privato nel 1707. Nel 1708 fu inviato come plenipotenziario a L'Aia per negoziarvi i preliminari di ...
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Poeta inglese (Bampton, Oxfordshire, 1676 - Hereford 1709). Si rese noto con The splendid shilling, parodia eroica in versi sciolti nello stile di J. Milton. Ebbe incarico dai tories di scrivere un poema, [...] Blenheim (1705), contro il duca di Marlborough, in contrapposizione al panegirico che di lui aveva scritto il whig J. Addison; ma il poema riuscì molto fiacco. Il poemetto Cyder (1708), imitazione delle Georgiche di Virgilio, è la sua opera più ...
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Nato a Edimburgo il 10 settembre 1778 e dedicatosi all'avvocatura, iniziò nel 1802 la collaborazione all'Edinburgh Review, di cui divenne l'arbitro. Trasferito al fòro di Londra nel 1803, viaggiò nell'anno [...] con successo la sua influenza nella Camera dei lord. Il tentativo di naturalizzazione in Francia gli alienò totalmente anche i Whig, suoi antichi amici politici. Oramai egli non si appoggiava più che sui Tories, arrivando al punto di rinnegare il suo ...
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STEVENS, Thaddeus
Henry Furst
Uomo politico americano, nato a Danville, nello stato di Vermont (Stati Uniti), il 4 aprile 1792, morto a Washington l'11 agosto 1868. Esercitò l'avvocatura per 15 anni [...] ed entrò come rappresentante nella Camera bassa del Pennsylvania nel 1833, prima come antimassone, poi come whig. Dopo un ritiro forzato dalla politica che durò sei anni, fu eletto alla Camera dei rappresentanti federale nel 1849, dove combatté con ...
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Nacque nel villaggio di Windham (Maine), il 31 maggio 1818; studiò al Bowdoin College, e, ventenne, si stabilì a Boston a studiarvi diritto. Unitariano e antischiavista, fece parte della chiesa dei Discepoli, [...] fondata da James Freeman Clarke, e fu redattore del loro giornale, Young Whig, egli aderì al movimento dei cosiddetti free soilers, s'interessò attivamente alle loro agitazioni contro l'estensione della schiavitù nei Territorî e all'organizzazione ...
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Uomo politico inglese (Fallodon, Northumberland, 1764 - Howick 1845). Deputato ai Comuni (1786-1807), seguace di Fox, si oppose alla guerra alla Francia e sostenne una politica liberale verso i cattolici [...] . All'opposizione dal 1807 al 1830, protestò contro lo spirito d'ingerenza del trattato di Vienna. Formò un ministero whig (1830-34), e riuscì, malgrado la forte opposizione dei lord, a far votare la legge di riforma parlamentare. Si ritirò nel 1834 ...
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Pioniere americano (Limestown, Tennessee, 1786 - Alamo, Texas, 1836), cacciatore, avventuriero, giudice di pace, due volte rappresentante all'assemblea legislativa del Tennessee (1821-23). Membro del Congresso [...] per l'oratoria umoristica e piena di calore e per la rozzezza dei modi, si oppose a Jackson divenendo strumento dei whig; ma, sconfitto alle elezioni del 1835, scoraggiato e disgustato abbandonò il Tennessee e si unì ai ribelli del Texas trovando ...
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whig
〈u̯ìġ〉 s. ingl. [prob. abbreviazione di Whiggamore, nome di un gruppo di insorti scozzesi, nel 1648] (pl. whigs 〈u̯ìġ∫〉), usato in ital. al masch. – Denominazione storica di uno dei due grandi partiti che si alternarono al potere in Inghilterra...
tory
〈tòori〉 s. e agg. ingl. [prob. forma anglicizzata del gaelico irland. tōraidhe «inseguitore»] (pl. tories 〈tòori∫〉), usato in ital. al masch. e al femm. e come agg. invar. – Nell’Inghilterra a cavallo della fine del 17° sec. e della prima...