Ecclesiastico (Saint-Thierry, Reims, 1872 - Roma 1935), benedettino a Solesmes. Si occupò di studî storici sui concilî e di critica agiografica. Membro della commissione per la revisione della Vulgata, [...] fu primo abate della nuova abbazia romana di San Girolamo, i cui monaci ebbero incarico di attendere alla revisione della Vulgata. Tra i suoi studî agiografici si ricorda, oltre l'ed. critica del Martirologio geronimiano (con H. Delehaye, 1931), Les ...
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Biblista (Sordevolo 1814 - Roma 1869). Barnabita (1829), il suo nome è legato all'edizione, già avviata da A. Mai, del Codice Vaticano (B) della Bibbia (5 voll., 1857; edizione corretta, con G. Cozza Luzi, [...] 5 voll., 1869-72) e all'edizione della Vulgata (1861). ...
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Esegeta e filologo (Achern, Baden, 1869 - Roma 1945); gesuita (1888), prof. (1907) di teologia fondamentale poi di esegesi neotestamentaria a Valkenburg, quindi all'Istituto Biblico di Roma. Autore di [...] la sua vita di studioso: Novum Testamentum graece et latine (1a ed. 1933 e molte successive; anche il testo della Vulgata è arricchito nell'apparato delle varianti) costituisce l'edizione più importante presentando il più completo apparato critico. ...
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Filologia
Gianfranco Contini
di Gianfranco Contini
Filologia
sommario: 1. La filologia nella storia della cultura. 2. Critica testuale. □ Bibliografia.
1. La filologia nella storia della cultura
Chi [...] che nell'esecuzione vocale sarà stata prevista, conforme alla ‛semicultura' vulgata, come f o come la pronuncia blesa di s). D' e di cui come oggetto a mena (la virgola precedentemente vulgata importava riferimento di cui a colui e quindi di forse ...
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Baldassarre Castiglione nacque a Casatico, presso Mantova, il 6 dicembre 1478. Dal 1504 al 1513 visse a Urbino, uno dei maggiori centri della cultura rinascimentale, e svolse numerose missioni diplomatiche [...] dalla definitiva» (Ghinassi 1967: 158) e contiene la dedica al «re cristianissimo» Francesco I. Inoltre la materia del I libro della vulgata è divisa in due libri, la disputa sul valore delle donne è l’argomento principale del IV libro e del tutto ...
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Cosmografo e orientalista (Nieder-Ingelheim 1489 - Basilea 1552); francescano, nel 1529 passò alla riforma protestante. Dopo aver curato le edizioni di Solino (1538), Pomponio Mela (1538) e Tolomeo (1540), [...] un secolo quasi 50 edizioni). M. fu anche cartografo. A Basilea fu insegnante di lingua e letteratura ebraica e curò un'edizione della Bibbia in ebraico con versione latina indipendente dalla Vulgata (1534-35), una grammatica ebraica e una aramaica. ...
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Critico e filologo italiano (Tivoli 1921 - Roma 1989). Indagatore di tutto il nostro patrimonio letterario, dal Duecento al Novecento, P. ha dedicato molta parte del suo impegno di studioso all'opera dantesca.Come [...] della Divina Commedia realizzata in base alla tradizione manoscritta anteriore a Boccaccio (La Commedia secondo l'antica vulgata, 4 voll., 1966-67) fecero seguito Itinerari danteschi (1969), Politica e letteratura nella vita giovanile di Dante ...
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Linguista (Ginevra 1857 - Vufflens 1913). Nipote di Nicolas-Théodore, pronipote di Horace-Benedict, in un ambiente di fine e antica cultura S. sviluppò un'intelligenza precoce, spesso applicata a fatti [...] commento all'ed. italiana. Ciò che si affermò in Europa e in America tra gli anni Venti e Trenta fu una sorta di "vulgata" del pensiero saussuriano. S. apparve come un assertore del primato dello studio della lingua "in sé stessa e per sé stessa", un ...
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Famiglia di teologi e letterati inglesi. Christopher (Cockermouth, Cumberland, 1774 - Buxted 1846), fratello minore del poeta William (v.), a Cambridge fu master del Trinity College dal 1820 al 1841. Suo [...] a Oxford, nel 1883 ottenne la cattedra "Oriel" di esegesi, fondata per lui; fin dal 1878 propose un'edizione critica della Vulgata del Nuovo Testamento alla quale si dedicò insieme a H. J. White; inoltre, fondò (1883) e diresse Old latin biblical ...
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Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] : 838-839), relativi a manna e Pasqua. L’originale ebraico di manna è mān, mentre il termine manna adottato nella Vulgata (poi entrato nell’italiano) risale alla forma più frequente nella versione dei Settanta, che è appunto mánna. Pasqua, dal latino ...
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vulgata
(o volgata; più spesso con iniziale maiusc., Vulgata, Volgata) s. f. – Femm. sostantivato dell’agg. vulgato, e più propriam. forma latina, abbrev. di vulgata editio o versio o lectio, rispettivam. «edizione o traduzione o lettura divulgata,...