Ivens, Joris
Gianni Rondolino
Regista cinematografico nederlandese, nato a Nijmegen il 18 novembre 1898 e morto a Parigi il 28 giugno 1989. Autore di una cinquantina di documentari girati in ogni parte [...] ponte levatoio di Rotterdam, che fu accolto con entusiasmo nei circoli avanguardistici europei. Invitato in Unione Sovietica da Vsevolod I. Pudovkin nel dicembre 1929, vi rimase tre mesi e vi tornò nel 1932 per realizzare Pesn′ o gerojach ‒ Komsomol ...
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Regista e sceneggiatore russo, nato a Magnitogorsk (oblast′ di Čeljabinsk) il 21 maggio 1934. Autore appartato di un cinema umanistico di introspezione psicologica e grande semplicità formale, si è segnalato [...] (1983, tratto dall'opera Vassa di Gor′kij) e Mat′, nuova versione del romanzo di Gor′kij, già trasposto nel cinema da Vsevolod I. Pudovkin nel 1926 e da Mark S. Donskoj nel 1956. In quest'ultimo P. ha affrontato il tema del risveglio della coscienza ...
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Brik, Osip Maksimovič
Pietro Montani
Teorico russo della letteratura e del cinema, sceneggiatore, nato a Mosca il 16 gennaio 1888 e morto ivi il 22 febbraio 1945. Fu tra i protagonisti del movimento [...] . 89-97), il suo articolo più significativo sul cinema. Come autore o coautore di sceneggiature collaborò, tra gli altri, con Vsevolod I. Pudovkin (Potomok Čingischana, 1929, Tempeste sull'Asia) e con Lev V. Kulešov (Dva-Bul′di-dva, 1930, Due Bul′di ...
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Attore e attrice
Ferdinando Taviani
Attori e attrici sono spesso personaggi di film ambientati fra i palcoscenici o sul set cinematografico. Le loro storie sono una buona guida, quando ci si deve orientare [...] di come la problematica dell'attore cinematografico si liberi dalla necessità di tecniche recitative professionalmente elaborate. La prima è di Vsevolod I. Pudovkin, e risale al 1928. Sta quindi, per l'autore e per la data, fra i fondamenti dell'arte ...
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Autore
Giorgio De Vincenti
Concetto generale, non specifico del cinema, che nel campo dell'estetica individua il soggetto dell'operazione artistica. Su questo concetto si focalizzano alcune delle principali [...] , mirato com'era sul solo cinema muto. E mentre Umberto Barbaro, reduce da esperienze avanguardiste, traduceva Balázs e Vsevolod I. Pudovkin, Luigi Chiarini ‒ con Barbaro figura di spicco del panorama critico e teorico italiano del periodo, e con lui ...
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Montaggio
Pietro Montani
Con il termine montaggio si intende in genere l'operazione tecnica che consiste nel selezionare e combinare segmenti più o meno estesi di pellicola impressionata secondo diversi [...] sequenziale di elementi visivi (come troppo spesso si è creduto, e come Ejzenštejn rimproverava a Kulešov, Vsevolod I. Pudovkin e Dziga Vertov). È più radicalmente e profondamente, un grande lavoro di scomposizione e ricomposizione di molti ...
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Realismo
Sandro Bernardi
La nozione di realismo occupa un posto centrale non solo nella storia del cinema, ma anche nella storia dell'arte moderna, dalla prospettiva rinascimentale e dalla camera oscura [...] solo prima della sua consacrazione ufficiale, e sparire subito dopo di essa. I grandi antecedenti sono infatti il capolavoro di Vsevolod I. Pudovkin, Mat′ (1926; La madre) ‒ in cui la storia di una povera madre si alterna con lunghe descrizioni della ...
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Muto e sonoro
Alberto Boschi
Il mito del muto
Nel 1975 François Truffaut intitolava Le grand secret la sezione di Les films de ma vie "consacrata a registi che hanno cominciato la loro carriera con [...] celebre manifesto Buduščee zvukovoj fil′my. Zajavka (Il futuro del sonoro. Dichiarazione), firmato nel 1928 da Ejzenštejn, Vsevolod I. Pudovkin e Grigorij V. Aleksandrov, che sotto altri aspetti si dimostrano assai critici nei confronti della nuova ...
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Piani, scala dei
Dario Tomasi
L'espressione scala dei piani indica le diverse possibilità di un'inquadratura di mostrare da una distanza variabile un determinato soggetto (personaggio, ambiente o oggetto [...] sé a prescindere da ciò che lo precede e ciò che lo segue. Da Jean Epstein a Béla Balázs, da Vsevolod I. Pudovkin a Sergej M. Ejzenštein, da Jean Mitry a Edgar Morin, sino ai contemporanei Pascal Bonitzer, Gilles Deleuze e Jacques Aumont: pressoché ...
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Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] . Dupont e a Ernst Lubitsch, da Abel Gance a Marcel L'Herbier, Jean Epstein e Luis Buñuel, da Lev V. Kulešov a Vsevolod I. Pudovkin, Sergej M. Ejzenštejn e Dziga Vertov, da Griffith a Chaplin e a King Vidor, da Eric von Stroheim a Josef von Sternberg ...
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