Botanico olandese (Haarlem 1848 - Lunteren, Gheldria, 1935), professore di botanica ad Amsterdam dal 1878 al 1918. Socio straniero dei Lincei (1902). Si occupò di fisiologia vegetale, specialmente della permeabilità del protoplasma e del turgore; scoprì il fenomeno della plasmolisi; le sue ricerche sulla pressione osmotica costituirono la base della teoria di Van't Hoff sulla pressione osmotica delle ...
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Scultore (L'Aia 1545 circa - Praga 1626). Allievo del Giambologna a Firenze, fu poi a Milano e (1588) a Torino, quindi ad Augusta, e dal 1601 a Praga, dove lavorò per la corte. Rappresentante del manierismo, V. realizzò grandi gruppi in bronzo (Mercurio e Psiche, 1593, al Louvre; fontana di Mercurio, 1599, ad Augusta; sepolcro del principe di Schaumburg-Lippe a Stadthagen, 1618; varie statue ora nel ...
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Pittore e scultore nederlandese (n. Alkmaar 1931). Nell'ambito dell'arte non figurativa ha realizzato, dal 1954, mobiles, dipinti monocromi, collages, oggetti ottico-cinetici. Vicino al gruppo Zero, ha pubblicato ad Arnhem la rivista Integration ...
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Disegnatore di architetture e ornati (n. Leeuwarden 1527 - m. 1606). Si formò come pittore e collaborò ad architetture effimere, ma furono i suoi disegni (pubblicati ad Anversa dal 1555 in circa 500 incisioni) a offrire un vasto e fantasioso repertorio di motivi antichi (vasi, grottesche, ecc.). Altrettanto importanti per la formazione e diffusione del manierismo architettonico nordico furono i suoi ...
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Pittore (Steenwijck 1550 circa - Francoforte sul Meno 1603); allievo di H. Vredeman de Vries, operò nei Paesi Bassi e in Germania. Fu specialista in dipinti di architettura e soprattutto interni di chiese [...] (Interno del duomo di Aquisgrana, 1573, Monaco, Alte Pinakothek), esercitando un forte influsso sui contemporanei ...
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Botanico (Vienna 1871 - ivi 1962), figlio di Gustav; prof. nella scuola superiore di agricoltura di Vienna. Si occupò specialmente di genetica vegetale e fondò presso Vienna una stazione sperimentale per [...] questo ramo della botanica. In Über künstliche Kreuzung bei Pisum sativum (1900) riscoprì, quasi contemporaneamente a H. De Vries e a K. Correns, le leggi di G. Mendel sulla disgiunzione dei caratteri negli ibridi. ...
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Scultore e medaglista (Sissonne, Aisne, 1576 circa - Parigi 1643). Ricoprì cariche importanti durante il regno di Enrico IV. Si conoscono di lui più di 60 medaglie, oltre a grandi medaglioni come quelli [...] di Enrico IV e di Maria de' Medici. Diede modelli per molte monete e collaborò con A. De Vries alla statua equestre di Vittorio Amedeo di Savoia (Torino, Palazzo reale). Spesso la sua opera ha caratteri accentuatamente realistici. ...
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Casa editrice fondata a Palermo da Decio S. (Este 1810 - Palermo 1873), che nel 1839 aprì una libreria da cui ebbe origine la casa editrice. L'attività dell'azienda fu notevolmente accresciuta dal figlio [...] alla cultura europea e al pensiero positivista, Remo diede spazio alle traduzioni di opere di Marx, Sorel, Ellis, Starkenburg, De Vries, Wallace, Wundt e Windelband. Gli successe il figlio Aldo (Palermo 1893 - Firenze 1948), che trasformò la ditta in ...
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Biologo (Lex ington, Kentucky, 1866 - Pasadena, California, 1945). Insegnò zoologia sperimentale alla Columbia University di New York (1904-28) prima di essere chiamato a fondare e dirigere i laboratorî [...] 1910 una serie di esperimenti di irradiazione sul moscerino della frutta (Drosophila melanogaster) per verificare le ipotesi di de Vries sugli animali. Dopo la scoperta di una mutazione relativa al colore dell'occhio di uno dei suoi moscerini, operò ...
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Editore (Leida 1829 - Feldafing 1913), fondatore (1851) dell'omonima casa editrice e tipografica, con sede a Leida. La casa ha pubblicato classici greci, latini e olandesi, edizioni d'arte e di storiografia [...] et latini photographice depicti (una tra le più importanti raccolte di manoscritti riprodotti in facsimile, diretta da S. de Vries, 29 voll. dal 1897). Dalla primitiva casa editrice sono sorte negli anni Ottanta la Luitingh-Sijthoff e la Sijthoff ...
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mutazione
mutazióne (ant. mutagióne) s. f. [lat. mutatio -onis; l’introduzione del termine nel sign. 4 è dovuta al biologo oland. H. de Vries (1901): v. mutazionismo]. – Atto, effetto del mutare, del mutarsi; cambiamento, variazione: lieve,...
mutazionismo
s. m. [dal fr. mutationisme, der. di mutation «mutazione»]. – Teoria dell’evoluzione formulata dal biologo oland. H. de Vries (1848-1935), secondo la quale ogni specie animale o vegetale, in un determinato periodo della sua esistenza,...