In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] all’invadenza del francese e una levata di scudi a favore dell’italiano, di cui si era già fatto interprete ➔ VittorioAlfieri nel celebre sonetto patriottico “L’idioma gentil sonante e puro”. Nel 1808 venne ripubblicato a Milano il Ragionamento di ...
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PACIAUDI, Paolo Maria
Lisa Roscioni
– Nacque a Torino il 23 novembre 1710 da una «honestissima familia» (Fabroni 1789, p. 180).
Il padre Giuseppe era protomedico presso la corte sabauda sotto la reggenza [...] ragionato e il modello della biblioteca, in Accademie e biblioteche d'Italia, XLIX (1981), pp. 43-65; U. Benassi, VittorioAlfieri nel carteggio del Paciaudi, in Id., Curiosità storiche parmigiane, Parma 1982, pp. 39-43; G. Bertini, P. M. Paciaudi ...
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Poiché il Risorgimento ebbe come esito l’Unità nazionale, la connessione con i fatti linguistici risulta immediata, in quanto gli eventi politici, conclusi con la formazione del Regno nel 1861 e con lo [...] : il libro fu stimolo per le generazioni di patrioti piemontesi che guardavano appunto a Napione e a ➔ VittorioAlfieri. Napione, inoltre, auspicava una coalizione di stati italiani sotto la guida del Piemonte sabaudo, prefigurando la funzione ...
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UDINE NANI, Domenico (Dominico Antonio)
Elisabetta G. Rizzioli
Nacque a Rovereto il 6 giugno 1784 in casa Rossi nella contrada di S. Maria di Loreto al civico 222, figlio di Bortolo Antonio di Dominico, [...] anno più tardi Udine ottenne incarichi prestigiosi e altri favorevoli riscontri: per l’edizione fiorentina delle Tragedie di VittorioAlfieri, uscita in sei volumi presso Leonardo Ciardetti nel 1820-1821, fornì due disegni che illustrano una scena ...
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SPINAZZI, Innocenzo
Gabriele Capecchi
– Nacque il 18 luglio 1726 a Roma, nel rione Pigna, da Angelo Maria e da Lisa Buard, originaria di Liegi (Faccioli, 1967, p. 16 s.), impropriamente detto Vincenzo [...] , II, Firenze 1991, pp. 441-479; A. De Koomen, L’età dei lumi e il sublime. I monumenti a Niccolò Machiavelli e a VittorioAlfieri, in Il Pantheon di Santa Croce a Firenze, a cura di L. Berti, Firenze 1993, pp. 183-220; J. Montagu, Giovanni Battista ...
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CALZABIGI (Calsabigi, Casalbigi), Ranieri Simone Francesco Maria de'
Clara Gabanizza
Nato a Livorno il 23 dicembre del 1714 da Giovan Domenico e da Maria Eleonora Vannuccini, compì i primi studi nella [...] la Lettera di R. de C. al sig. conte VittorioAlfieri sulle quattro sue prime tragedie, dedicata al principe di Liechtenstein e che fu ristampata in numerose edizioni dei drammi di Alfieri), nella quale, dopo aver sottolineato le cause della mancanza ...
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VIDUA, Carlo
Rosa Necchi
Carlo Domenico Fabrizio Giuseppe Maria Vidua, conte di Conzano, nacque a Casale Monferrato il 28 febbraio 1785 da Pio Gerolamo e da Marianna Gambera. Ebbe una sorella minore, [...] , ma fra tutti preferì Chateaubriand. Fra gli autori italiani, predilesse Francesco Petrarca; fra i contemporanei, ammirò VittorioAlfieri e Ugo Foscolo, aderendo alle teorie linguistiche di Gian Francesco Galeani Napione.
Sul principio del 1810 ...
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TORRI, Teofilo
Alessandra Baroni Vannucci
Teofilo Biagio di ser Vincenzo Torri fu battezzato ad Arezzo nella pieve di S. Maria il 3 marzo del 1554 dello stile ab Incarnatione, ovvero nel 1555. Questa [...] , 12v, 24v, 26r, 28r e passim). A questa epoca l’artista risultava già sposato con Lisabetta Fossombroni – cugina di VittorioAlfieri Fossombroni (Verani, 1937, p. 34) e nipote di Francesco Albergotti –, e con lei abitava ad Arezzo in una casa presa ...
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DOMENICONI, Luigi
Roberta Ascarelli
Nacque nei pressi di Rimini nel 1786, ultimo degli otto figli di un fattore, in una "onesta e agiata famiglia" (Pinelli, p. 15) di costumi particolarmente rigidi. [...] ; il più noto è quello che lo vide prodursi, a capo di una miseranda accolita di guitti, in Filippo di VittorioAlfieri: "Conoscendo il suo pubblico, pensò di mandare a letto allegri quei bravi coloni e all'improvviso mutò la chiusa terribilmente ...
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Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] della scienza e della tecnica, accanto a voci letterarie di autori non fiorentini del secolo precedente (Mascheroni, ➔ VittorioAlfieri, Verri, Parini). L’avversione di Monti per l’uso dei dialetti, anche nella produzione letteraria, corrisponde ...
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alfieriano
agg. – Del poeta e tragediografo Vittorio Alfieri (1749-1803): il verso a., le tragedie a.; l’antitesi a. tra l’eroe e il tiranno; lo stile a., caratterizzato da una stringatezza secca e spesso aspra; anche, che imita i caratteri...
cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...