Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] balie e dalle fantesche ciò che altrove si mendica dal Bembo, dal Boccaccio o dalla Crusca medesima»; invece VittorioAlfieri stabilisce la sua residenza a Firenze nell’intento di impossessarsi di «quella doviziosissima ed elegante lingua; prima ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] lo obbedire (Niccolò Machiavelli, Il Principe IX, p. 50)
(49) … ed alzava in ciò dire la prepotente sua mano (VittorioAlfieri, Vita II, iv, p. 35)
La preposizione a introduce comunemente l’infinito dopo un’espressione predicativa reggente. Quando l ...
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BENTIVOGLIO D'ARAGONA, Marco Cornelio
Gaspare De Caro
Nacque a Ferrara il 27 marzo 1668 da Ippolito e Lucrezia di Ascanio Pio di Savoia. Era nipote del cardinale Guido Bentivoglio, che fu un punto di [...] mutato gusto del suo tempo, "alquanto fiacca gliene parve la strutura del verso per adattarla al dialogo tragico"(Vita di VittorioAlfieri scritta da esso, epoca IV, 1). Numerose furono le edizioni della Tebaide del B., sino all'ultima torinese del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Settecento la poesia sembra non toccare l’altezza dell’estrosa lirica secentesca [...] di F. Giannessi, Treviso, Canova
Ma già prossimo per molti aspetti al romanticismo è il “forte sentire” di VittorioAlfieri che si esprime in maniera vigorosa e convincente anche nelle intensissime Rime (1804, postume) – vero e proprio diario poetico ...
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DONADONI, Eugenio
Lucia Strappini
Nacque ad Adrara San Martino (Bergamo) il 16 nov. 1870 da Rosa Previtali e Defendente, ingegnere.
A causa delle scarse risorse economiche di cui la famiglia soffri [...] che comunque attirò molte critiche e riserve sul suo lavoro. Prosegui negli stessi anni nell'attività di conferenziere: VittorioAlfieri (1903), Francesco Petrarca (1904), Le tre donne della Divina Commedia (1905), poi raccolti in Discorsi letterari ...
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BETTONI, Nicolò
Francesco Barberi
Nato il 24 apr.1770 a Portogruaro (Venezia) da Giampietro e da Angela Zanon, figlia di Antonio, industriale e noto economista friulano, frequentò per un solo anno la [...] 107. Di quelli relativi all'attività editoriale si citano qui: Lettere sull'Alceste Seconda. Tragedia postuma di VittorioAlfieri, Brescia 1808; Saggio di guerra tipografica, Milano 1820; Lettere tipografiche da Milano, Milano 1821; Sul nuovo torchio ...
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] de’ miei che badasse altrimenti a me, io andava perdendo i miei più begli anni non imparando quasi che nulla (VittorioAlfieri, Vita II, iv, 77).
Nella proposizione gerundiale può essere reso esplicito un ➔ soggetto, nominale (37) o pronominale (38 ...
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La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] base del linguaggio tragico (Sorella 1993: 751). Soltanto tra Settecento e Ottocento la forte personalità di ➔ VittorioAlfieri ne offrì una rielaborazione innovativa: nella ferma intenzione di distaccarsi dalla cantabilità degli endecasillabi di cui ...
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BORSIERI, Pietro
Mario Scotti
Nato a Milano il 16 apr. 1788 da Vincenzo e Isabella Fontana (la famiglia era originaria del Trentino; il nonno paterno fu il celebre medico Giambattista), compì gli studi [...] Cattaneo; Dissertazione dell'avv. Serafino Grassi,indirizzata alla Reale Accademia torinese di scienze e belle lettere,in lode di VittorioAlfieri. Del Conciliatore si veda l'ediz. a cura di V. Branca, I-III, Firenze 1953-54.
Si ricordino ancora ...
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Stati Uniti
Luigi Marco Bassani
La fortuna di Machiavelli negli Stati Uniti. – La ricezione di M. prima nelle colonie e poi nell’America indipendente non è una vicenda lineare. Se, a una prima analisi, [...] (I Sepolcri, v. 159). Tale interpretazione, condivisa da Baruch Spinoza, ripresa da Jean-Jacques Rousseau e poi da VittorioAlfieri, fu rinverdita (anche se forse scherzosamente) prima da Garrett Mattingly e poi da Mary G. Dietz, rispettivamente nel ...
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alfieriano
agg. – Del poeta e tragediografo Vittorio Alfieri (1749-1803): il verso a., le tragedie a.; l’antitesi a. tra l’eroe e il tiranno; lo stile a., caratterizzato da una stringatezza secca e spesso aspra; anche, che imita i caratteri...
cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...