Zarmandili, Bijan. – Scrittore e giornalista italiano di origini iraniane (Teheran 1941 - Roma 2018). Oppositore del regime instaurato in Iran da R. Pahlavi ed esule in Italia dal 1960, qui ha proseguito [...] tradizione e urgenza di autonomia. Dotato di una scrittura agile e creativa, i successivi L’estate è crudele (2007; Premio Vittorini e Premio Isola d’Elba), Il cuore del nemico (2009), I demoni del deserto (2011), Viene a trovarmi Simone Signoret ...
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Garavini, Fausta. - Scrittrice italiana (n. Bologna 1938).Studiosa di letteratura francese e occitanica, ha insegnato Letteratura francese all’Università di Firenze. È autrice della traduzione integrale [...] ), Uffizio delle tenebre (1998), In nome dell’Imperatore (2008, finalista al Premio Viareggio e al Premio Bagutta), Diario delle solitudini (2011, Premio Vittorini), Storie di donne (2012, finalista al Bagutta), Le vite di Monsù Desiderio (2014). ...
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DI CAGNO, Nicola (Nico)
Maristella Casciato
Nacque a Roma il 27 sett. 1922 da Lorenzo, ingegnere, di origine barese e da Dora Fusignani. Studiò anch'egli ingegneria, a Roma, e si laureò nel 1947 con [...] di circa 8.500 abitanti su incarico dell'Istituto nazionale per le case degli impiegati dello Stato (1970-1983, in coll. con M. Vittorini).
Fonti e Bibl.: Oltre a quanto cit. all'interno della voce si veda: I 14 anni del piano Ina Casa, a cura di ...
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Scrittore (Santiago de Las Vegas, Cuba, 1923 - Siena 1985). Narratore tra i più significativi del Novecento italiano, nella costellazione letteraria disegnata dalle sue numerose opere si ibridano compiutamente [...] alla Resistenza. Svolse poi una regolare attività di consulente editoriale, collaborò a varî giornali e riviste e diresse con E. Vittorini (1959-66) Il menabò di letteratura. Visse lungamente a Parigi. Fin dal suo primo romanzo, Il sentiero dei nidi ...
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Pseudonimo dello scrittore Franco Lattes (Firenze 1917 - Milano 1994); rifugiatosi durante la guerra, per ragioni razziali, in Svizzera, partecipò alla Resistenza in Val d'Ossola. La sua opera poetica, [...] ); La cena delle ceneri (1988). Nel ruolo di coscienza inquieta degli intellettuali di sinistra, dai tempi del Politecnico di Vittorini, del quale fu redattore, fino ai Quaderni piacentini, F. costituì un sicuro punto di riferimento per le giovani ...
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Mistica (Foligno 1248 - ivi 1309), detta magistra theologorum; circa il 1285 ebbe la sua "conversione"; poi, morti in breve (intorno al 1288) la madre, il marito e i figli, venduti i beni ed entrata, tra [...] , nonché in altre relazioni e in lettere, e costituiscono una vera dottrina, che, se risente l'influsso di s. Bonaventura, dei Vittorini e di altri, non è però priva di una sua originalità: dall'imitazione di Cristo crocifisso l'anima sale per gradi ...
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GIACOMO da Viterbo
Paolo Vian
Nacque a Viterbo o nel suo territorio, intorno al 1255, da genitori a noi ignoti. Non abbiamo notizie circa la sua famiglia e la sua condizione sociale.
L'appartenenza [...] dal suo convento e non dalla sua provincia, per proseguirvi gli studi teologici frequentando i corsi di maestri secolari, vittorini o mendicanti (sino al 1285 gli agostiniani non ebbero maestri). Rientrato da Parigi dopo un quinquennio, alla fine ...
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PALUMBO, Nino
Vincenzo Caporale
PALUMBO, Nino. – Secondogenito di Domenico, artigiano, e Gaetana Moscatelli, nacque a Trani il 15 aprile 1921.
All’età di undici anni si trasferì con la famiglia a Bari; [...] romanzi successivi (ibid., p. 22).
Negli anni dell’apprendistato letterario un ruolo importante ebbe la corrispondenza con Vittorini, cominciata nel 1954 e proseguita per i due anni successivi. Palumbo sottopose al giudizio dello scrittore siciliano ...
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MARCH, Giovanni
Giulia Grosso
Nacque il 2 febbr. 1894 a Tunisi, dal marinaio Enrico e da Iginia Carlesi, in una famiglia di origini livornesi. A Tunisi frequentò le prime classi delle scuole elementari; [...] Milano nel 1924 e a quella, nel 1926, presso il Circolo di cultura di Bologna, con B. Benvenuti, G. Bartolena e Vittorini.
Nel 1927 il M. fu nuovamente presentato da Carrà, con il quale nel frattempo, aveva approfondito la sua amicizia, in occasione ...
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GUTTUSO, Renato
Raffaele De Grada
Nacque a Bagheria, allora un grosso borgo agricolo nei dintorni di Palermo, il 26 dic. 1911, da Gioacchino agrimensore e da Giuseppina D'Amico. All'anagrafe venne dichiarato [...] - R. Longhi, G. (catal.), New York 1958; F. Russoli, R. G. (catal.), Milano 1959; D. Morosini, R. G., Roma 1960; E. Vittorini, G., Milano 1960; A. Moravia - F. Grasso, R. G., Palermo 1962; P.P. Pasolini, Venti disegni di R. G. (catal., La Nuova Pesa ...
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vittorini
s. m. pl. – Nome dato genericamente ai canonici regolari dell’abbazia di San Vittore a Parigi, ma più in partic. al gruppo di teologi della scuola fiorita in quell’abbazia, nel 12° sec., dei quali, massimi, Ugo e Riccardo di S. Vittore.
linusiano
agg. Relativo a Linus, personaggio dei fumetti ideato da Charles Schulz nel 1950, e all’omonima rivista. ◆ quando nell’aprile del 1965 l’incompreso Giovanni Gandini, animatore della piccola editrice Milano Libri, riuscì finalmente...