Biologia e medicina
Gruppo di organismi di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche costituiti da un acido nucleico rivestito da un involucro proteico (capside) incapaci di una sintesi proteica [...] meccanismi complessi, possono influire su entrambe le fasi.
Genetica dei virus
In generale si può affermare che i v. sono in una è la disciplina biologica che ha come oggetto lo studio dei virus. Come per le altre scienze, il suo sviluppo non è ...
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Virus (lymphocytic choriomeningitis virus) del gruppo arenavirus. Enzootico in un certo numero di specie animali (topo, scimmia, cane, cavia), sporadicamente viene trasmesso all’uomo nel quale è responsabile [...] della coriomeningite linfocitaria (malattia di C. Armstrong). Il quadro tipico è quello di una meningite febbrile, talora accompagnata da manifestazioni encefalitiche e nevrassitiche ...
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virus adenoassociato
Piccolo virus a DNA a singolo filamento usato in terapia genica come vettore virale. I virus adenoassociati (AAV) richiedono funzioni ausiliarie cellulari per la loro replicazione [...] integrarsi con alta frequenza nel genoma della cellula ospite, anche in assenza di proliferazione cellulare. Il genoma virale del virus selvatico si integra, inoltre, in maniera preferenziale in una regione del cromosoma 19 (banda 19q13.3) in virtù ...
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Virus della famiglia Filoviridae, così denominato perché isolato per la prima volta nel 1976 presso il fiume Ebola (Repubblica Democratica del Congo). Si tratta di un virus a RNA che causa epidemie di [...] ricercatori dell’univ. del Wisconsin, diretti da Yoshihiro Kawaoka, ha prospettato un metodo per disarmare geneticamente il virus, inattivandone il gene Vp30 e bloccandone così la moltiplicazione; ciò consentirebbe di lavorare su ceppi di E. innocui ...
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Famiglia di virus a RNA (retrovirus) caratterizzati da un lungo periodo di incubazione negli organismi infettati e da meccanismi patogenetici diversi da tutti gli altri virus che generalmente causano infezioni [...] secondaria, indotta da infezioni opportunistiche che insorgono per la perdita delle difese immunitarie. Il periodo di incubazione del virus si estende da poche settimane a tutta la vita dell’individuo infettato; in questo caso l’ospite è clinicamente ...
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I più piccoli virus a DNA capaci di infettare gli animali e l’uomo.
Caratteristiche
Il genoma dei P. ha una scarsa capacità codificante e quindi la replicazione virale dipende dalle funzioni messe a disposizione [...] anti B19 persistono per anni, sebbene nei soggetti immunodepressi possano essere assenti in corso di infezione cronica da B19.
Il virus B19 è diffuso in tutto il mondo. L’infezione è trasmessa prevalentemente per via aerea e può verificarsi in ogni ...
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Genere di virus comprendente il virus amarillico, responsabile della febbre gialla, e i virus responsabili dell’ilheus, della dengue, della encefalite da zecche ecc. Tutti questi virus sono ribovirus, [...] ossia virus a RNA. ...
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Famiglia di virus a RNA, causa di gravi febbri emorragiche nell’uomo e negli altri Primati. Ne sono stati identificati solo due membri: il virus Marburg e il virus Ebola (di cui si conoscono 4 sottotipi: [...] giorno la malattia si aggrava e spesso l’esito è letale. La percentuale di mortalità varia a seconda del tipo di virus (sierotipo). Tra tutti i F. finora individuati, il sierotipo Ebola-Reston sembra quello meno patogeno per l’uomo.
Nelle secrezioni ...
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Sigla di lymphoadenopathy associated virus, che indica un retrovirus individuato da ricercatori francesi (1983) molto simile a quello scoperto quasi contemporaneamente (1984) da studiosi americani, contrassegnato [...] con la sigla HTLV-III (human t-lymphotropic virus tipo III). Venne successivamente dimostrato che si tratta dello stesso virus, oggi universalmente noto con l’acronimo HIV-1 (human immunodeficiency virus). ...
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virus
vìrus s. m. [dal lat. virus «veleno»], invar. – 1. In biologia, termine con cui si designa un gruppo di organismi, di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche, incapaci di un metabolismo autonomo e perciò caratterizzati...
vaiolo delle scimmie loc. s.le m. Malattia virale, affine al vaiolo umano, causata dal poxvirus che colpisce animali selvatici (in particolare piccoli roditori e scoiattoli) presenti nelle foreste pluviali africane, che è in grado di trasmettersi...