Medico scozzese (Glasgow 1921 - Londra 1967). Studioso di virologia, nel 1961 ottenne la direzione della divisione di virologia del National institute for medical research a Londra. A lui si deve la scoperta [...] dell'interferone, proteina ad alto peso molecolare che blocca lo sviluppo dei virus all'interno di una cellula, con il duplice risultato di fornire un efficace mezzo di studio per la ricerca di base in virologia e di offrire un presidio terapeutico ...
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Medico (Monte S. Savino 1864 - Roma 1940). Insegnò igiene a Siena (1895), Bologna (1898), Roma (1915); fondò e diresse l'Istituto d'igiene sperimentale dell'univ. di Montevideo. Senatore dal 1920. Sfruttando [...] d'indagine (grazie al quale divenne possibile separare i virus dai batterî) che permise allo stesso S. di dimostrare era provocata da un microrganismo ultrafiltrabile, da lui chiamato virus mixomatogeno, e da A. Lipschütz Sanarellia cuniculi. A ...
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Patologo e immunologo statunitense (Clarksville, Tennessee, 1886 - Nashville 1960). Prof. (1924-55) di patologia generale alla Vanderbilt University di Nashville. Si è interessato a problemi di batteriologia, [...] virologia, immunologia e patologia. Dei suoi studî hanno avuto particolare risonanza quelli concernenti il metodo di coltivazione di alcuni virus nell'embrione di pollo. ...
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Capua, Ilaria. - Virologa italiana (n. Roma 1966). Laureata in Medicina veterinaria presso l’università di Perugia, si è specializzata in Igiene e Sanità Animale presso l’università di Pisa e ha ottenuto [...] eletta alla Camera dei deputati nelle fila di Scelta civica. Tra i suoi scritti si ricordano: I virus non aspettano. Avventure, disavventure e riflessioni di una ricercatrice globetrotter (2012); Salute circolare. Una rivoluzione necessaria (2019 ...
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Batteriologo e immunologo statunitense (West Hartford, Connecticut, 1897 -Waterford, Connecticut, 1985); direttore delle ricerche sulle malattie infettive al Children's Medical Center di Boston. Con i [...] in vitro, su varî tessuti opportunamente preparati, il virus della poliomielite anteriore acuta, aprendo così nuove prospettive , sull'immunologia nelle infezioni batteriche, sulle malattie da virus e da rickettsie degli uomini e degli animali. ...
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Patologo (Baltimora 1879 - New York 1970); impiegnato dal 1909 al 1945 presso il Rockefeller institute for medical research di New York; ha pubblicato ricerche di patologia. Nel 1966 fu insignito del premio [...] per i suoi studî condotti sul sarcoma infettivo dei polli e come iniziatore (1911) di un filone di ricerche sui rapporti tra virus e tumori, di cui soltanto dopo molti decennî si è avvertita l'importanza. n Sarcoma di R. (o sarcoma infettivo dei ...
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Biochimico statunitense (Filadelfia 1918 - Oakland 2016), prof. di biochimica e biologia molecolare presso l'univ. della California a Berkeley, dove è stato anche (1969-76) direttore del laboratorio di [...] d'interesse biologico, la struttura, le funzioni e le interazioni delle proteine e degli acidi nucleici nei virus. Ha inoltre sviluppato le tecniche per l'applicazione dell'ultracentrifuga nella ricerca biochimica (Ultracentrifugation in biochemistry ...
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Barré-Sinoussi, Françoise. – Virologa francese (n. Parigi 1947). Ricercatrice dal 1974 presso l’Institut national de la santé et de la recherche médicale di Parigi, dal 1988 ha svolto attività di docenza [...] 1998 è direttore di laboratorio. Nel 1983 ha partecipato con l’équipe guidata da L. Montagnier alla scoperta del virus responsabile dell’immunodeficienza umana (HIV); per tali ricerche nel 2008 è stata insignita insieme a Montagnier del premio Nobel ...
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Medico (Auburn, Alabama, 1916 - Cleveland, Ohio, 2003), professore della Scuola di medicina della Western Reserve di Cleveland, Ohio dove diresse il reparto di pediatria e malattie infettive dell'ospedale [...] . F. Enders e Th. H. Weller, il premio Nobel per la medicina, per ricerche sulla coltivazione in vitro del virus della poliomielite. Altri lavori scientifici riguardarono, oltre alle malattie virali, le forme da rickettsie e la febbre Q presente nell ...
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Chimico e biologo (Yonkers, New York, 1891 - Wickenberg, Arizona, 1987); studiò alla Columbia University dove poi rimase per molti anni; nel 1949 passò all'univ. di California come prof. prima di batteriologia [...] separazione e cristallizzazione degli enzimi (tripsina, chimotripsina, pepsinogeno, ecc.), la natura e le proprietà delle proteine, dei virus e degli anticorpi. Ha scritto: Crystalline enzimes (1939). Nel 1946 gli fu conferito il premio Nobel per la ...
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virus
vìrus s. m. [dal lat. virus «veleno»], invar. – 1. In biologia, termine con cui si designa un gruppo di organismi, di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche, incapaci di un metabolismo autonomo e perciò caratterizzati...
vaiolo delle scimmie loc. s.le m. Malattia virale, affine al vaiolo umano, causata dal poxvirus che colpisce animali selvatici (in particolare piccoli roditori e scoiattoli) presenti nelle foreste pluviali africane, che è in grado di trasmettersi...