fracasso
VincenzoValente
La parola esprime il " fragore violento ", che annunzia l'arrivo dell'angelo che aprirà le porte della città di Dite: un fracasso d'un suon, pien di spavento (If IX 65), " [...] un rompimento pieno di paura, quale uno vento generato nelli caldissimi dì di state " (Ottimo).
" Questo dice l'A., per accordarsi con li teologi che dicono che quando l'Angelo viene, prima dà spavento ...
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gronda
VincenzoValente
Ricorre unicamente in Pd XXX 88 di lei [la fiumana di luce] bevve la gronda / de le palpebre mie, e tutta l'espressione è preziosa metafora per indicare le ciglia.
L'idea proposta [...] dall'immagine della g. nel suo contesto è chiara: " la visione luminosa sfiorò appena gli occhi di D. e subito mutò forma "; tuttavia alcuni autori mettono l'espressione in relazione con la frase ‛ aggrondare ...
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groppo
VincenzoValente
La parola ricorre solo nell'Inferno, con il significato di " nodo ", in senso proprio e figurato.
In If XIII 123 di sé e d'un cespuglio fece un groppo, la parola ha senso concreto [...] e sta a significare " viluppo ", " groviglio ". Un vero " nodo " di lacrime ghiacciate è quello che si forma sugli occhi dei dannati della Tolomea, impedendo ogni sfogo al pianto: ché le lagrime prime ...
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serrame
VincenzoValente
Voce di formazione letteraria, su analogia di latinismi come ‛ forame ' ‛ velame ', derivato da ‛ serrare '; vale " chiusura ", " serratura ".
È usata due volte nella Commedia, [...] la prima in senso proprio, per la porta dell'inferno, la qual sanza serrame ancor si trova (If VIII 126), da che Cristo risorto la infranse sui cardini. Il passo, come ricordava il Tommaseo, non è senza ...
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guastatore
VincenzoValente
Sostantivo d'agente, derivato dal tema del verbo ‛ guastare '. Il termine aveva significato tecnico: " pedites guastatores ", in documenti modenesi del 1306 (P. Sella, Glossario [...] latino emiliano), sono soldati il cui compito era di condurre devastazioni (" vastum facere ") in territorio nemico.
In If XI 38 guastatori e predon, tutti tormenta / lo giron primo, la parola designa ...
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forcuto
VincenzoValente
L'aggettivo appartiene alla serie desinenziale in -uto, che denota particolarità fisiche: ‛ membruto ', ‛ nasuto ', ‛ barbuto ', ‛ cherchuto ', ecc. E usato per indicare qualche [...] cosa che si scinde in forma di forca, come la lingua serpentina di Francesco de' Cavalcanti che, nella bolgia dei ladri, riacquista la figura umana, mentre Buoso subisce la trasformazione opposta: la lingua, ...
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Guasco
VincenzoValente
‛Vascones' si dicevano i popoli dell'odierna quitania, e questo è il nome usato da D. (cfr. Ep XI 26). In volgare, a Guascogna (Pg XX 66) D. fa corrispondere l'etnico Guasco: [...] pria che 'l Guasco l'alto Arrigo inganni (Pd XVII 82), del sangue nostro Caorsini e Guaschi / s'apparecchian di bere (Pd XXVII 58). Entrambi gli esempi accennano a Bertrand de Got, arcivescovo di Bordeaux ...
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fossato
VincenzoValente
Nella ricca terminologia dantesca di nomi comuni di corsi d'acqua grandi, piccoli e minimi (‛ canale ', ‛ rigagno ' ‛ ruscelletto ' ‛ ruscello ', ‛ torrente ', ‛ rivo ', ‛ rivera [...] ', ‛ fiumicello ', ‛ fiume ', ‛ fiumana ', ecc.) f., in quanto " rigagnolo ", è meno di ‛ fosso ', ‛ fossa ' (v.), che può significare anche " fiume ": sovr' una fonte che bolle e riversa / per un fossato ...
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inchiudere (includere)
VincenzoValente
In poesia solo in Pd XXX 12 parendo inchiuso da quel ch'elli 'nchiude, parlando dei cerchi angelici che circondano Dio, e per esprimere un'idea - Dio che " racchiude [...] " in sé l'universo - significata altre volte con verbi diversi disposti a ripetere il medesimo modulo sintattico: ‛ circoscrivere ' (Pd XIV 30), ‛ comprendere ', ‛ precingere ', ‛ cingere ' (XXVII 112-114), ...
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inventrarsi
VincenzoValente
Verbo parasintetico, di probabile conio dantesco, usato solo in Pd XXI 84 penetrando per questa [luce] in ch'io m'inventro, a proposito delle anime beate che " si racchiudono [...] ", " Si circondano " di splendore. La metafora realistica nasce dall'idea e dall'immagine delle anime avvolte come in un involucro di luce, che le fa nel medesimo tempo ‛ chiuse e parventi ' (XVII 36), ...
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