formica
VincenzoValente
Delle due occorrenze (If XXIX 64 le genti antiche / ... si ristorar di seme di formiche, e Pg XXVI 35 così per entro loro schiera bruna / s'ammusa l'una con l'altra formica, [...] / forse a spïar lor via e lor fortuna), la prima deriva da un passo di Ovidio (Met. VII 624 ss.), in cui si racconta la favola degli abitanti dell'isola di Egina sterminati dal morbo e rigenerati nel popolo ...
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melo
VincenzoValente
Indica l'albero del m. nel paragone di Pg XXXII 73 Quali a veder de' fioretti del melo / che del suo pome li angeli fa ghiotti. L'immagine del fiore del m. simboleggia la visione [...] della trasfigurazione di Cristo come annunzio e promessa di un bene maggiore (il pome), che sarà la beatitudine del Paradiso.
Il Buti: " parla con quel colore che si chiama significazione, chiamando la ...
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intento (agg.)
VincenzoValente
" Meno com. di attento... ma dice più " (Tommaseo, Dizionario; l'equivalenza e lo scambio tra le due forme ha luogo più di una volta anche nei codici), con concreto riferimento [...] all'atto del guardare con ansiosa attenzione.
Così, con valore predicativo, in If XXIII 20 Già mi sentia tutti arricciar li peli / de la paura e stava in dietro intento, e 69 Noi ci volgemmo... / con loro ...
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elefante
VincenzoValente
Parlando dei giganti custodi del nono cerchio, D. adduce a confronto balene ed e., come esempio estremo di creature enormi che la natura non tralascia di generare: E s'ella [...] d'elefanti e di balene / non si pente, chi guarda sottilmente, / più giusta e più discreta la ne tene (If XXXI 52).
Di questi animali e delle loro immani dimensioni fantasticarono i trattatisti medievali, ...
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intervallo
VincenzoValente
È detto una sola volta a proposito della creazione, che non ebbe successioni di tempo nel suo essere, ma si produsse istantaneamente in un atto simultaneo, così come non [...] c'è i. o " distinzione " di tempo tra il risplendere dei raggi della luce e il loro propagarsi nei corpi trasparenti: come in vetro, in ambra o in cristallo / raggio resplende sì, che dal venire / a l'esser ...
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guari
VincenzoValente
Il gallicismo, di uso assai raro in D., ricorre due volte nelle Rime, in rapporto all'idea di un certo tempo (" non molto ") che debba trascorrere prima che accada qualcosa: avanti [...] ch'io mi sia guari allungato (XLIX 6); che possan [gli spiriti vitali] guari star sanza finita (XC 68). L'avverbio ha lo stesso valore nell'unica occorrenza della Commedia: ma ei non stette là con essi ...
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inconveniente
VincenzoValente
Solo nel Convivio, come sostantivo e come aggettivo, per " cosa incongrua ", " non conveniente ", analogo e meno forte di ‛ impossibile ' (cfr. Boezio Diff, top., in Patrol. [...] Lat. 1180 A " Ita ut propositam affirmationem negatio comitetur, aut diversa erunt genera, aut diversa species, aut contraria, aut provincia, aut quolibet alio modo sibi invicem inconvenientia "), come ...
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forame
VincenzoValente
Latinismo, che vale " varco strettissimo ", " angusta fessura ", diversa dal ‛ foro ' (v.), che è una buca circolare più o meno profonda.
Nel verso per non aver via né forame [...] / dal principio nel foco, in suo linguaggio / si convertïan ie parole grame (If XXVII 13), il primo dei due sostantivi sta per ‛ passaggio ', ‛ adito ' (cfr. vv. 16-18), il secondo indica il punto di uscita ...
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fortificare
VincenzoValente
Verbo di derivazione dotta, della serie dei composti latini denotanti attività, frequenti nella prosa dantesca, rari in poesia; usato tre volte nel Convivio, con valore [...] esclusivamente morale.
Nel primo esempio (III II 7), l'anima umana... naturalmente disia e vuole essere a Dio unita per lo suo essere fortificare, il verbo vale " render forte ", fino a " condurre a perfezione ...
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invaghito
VincenzoValente
Solo in If XXII 134 Irato Calcabrina de la buffa, / volando dietro li [ad Alichino] tenne, invaghito / che quei [Ciampolo] campasse per aver la zuffa, nel senso di " desideroso [...] ", " bramoso ".
Ma il Biagioli osservava che il significato di i. dev'essere quello di " contento ", riferendosi a un fatto ormai compiuto. In realtà l'azione è così repentina che non c'è se non lo scarto ...
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