L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] una stessa forma («avendo l’abate per fama molto tempo davante per valente uom conosciuto»: Dec. I, 7, 25).
Nel lessico, le Il neoclassicismo poetico di fine secolo (quello di ➔ Vincenzo Monti, su tutti) riabilita addirittura la superata uscita ...
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Olimpiadi, arte e cultura
Livio Toschi
Arte e sport nell'antichità
Il fecondo binomio arte e sport, sviluppatosi già in Egitto, divenne inscindibile in Grecia, tanto che le gare e gli esercizi di palestra [...] di libri di anatomia da lui stesso illustrati, scopertosi valente artista, Richer modellò in maniera superba atleti di svariate ; per la scultura Leonardo Bistolfi, Pietro Canonica e Vincenzo Gemito; per la pittura Ettore Tito; per la letteratura ...
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Il Rinascimento. Il ritorno della scienza antica
Sebastiano Gentile
Il ritorno della scienza antica
Petrarca e il ritorno del 'Cicerone scettico'
Per comprendere la svolta fondamentale che la nostra [...] di Apollonio di Perge; il Florilegium di Vezio Valente; la Geografia di Tolomeo; la Hypotyposis astronomicarum positionum 24, 1961, pp. 204-305.
Fera 1995: Fera, Vincenzo, Un laboratorio filologico di fine Quattrocento: la 'Naturalis historia', in ...
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I cattolici e il sindacato: dall'estraneita alla partecipazione
Alberto Cova
Le origini: dalle leghe ‘bianche’ alla Cil
Trattare del sindacato nel quadro di una generale, vastissima riflessione sui [...] nazionali e 25 uffici del lavoro.
Interpretando Valente, si può dire che le ragioni della nascita italiana e gli orientamenti del MoCLI. Relazione tenuta dal prof. Vincenzo Saba al quarto incontro dei militanti sindacali del Movimento, svoltosi ...
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Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] . Si andava da un conservatore nazionale come Carlo Santucci, a sindacalisti come Valente e Grandi, a ex democratici cristiani come Giovanni Bertini, Vincenzo Mangano e Mario Cingolani, a esponenti di gruppi finanziari come Giuseppe Vicentini. Al ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] Consulti medici di Francesco Redi, che fu anche un valente naturalista, cui si deve la risolutiva smentita della generazione celebrato tra i tanti sia da Vittorio Alfieri sia da Vincenzo Monti. Fisica, chimica, astronomia, scienze naturali, medicina ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Le accademie scientifiche del Seicento
Antonio Clericuzio
Le accademie italiane del Rinascimento costituiscono un prodotto della cultura umanistica, del mecenatismo dei principi e del policentrismo [...] con i discepoli di Galilei, nominando prima Torricelli e poi Vincenzo Viviani (1622-1703) «Matematico granducale». Ferdinando, e soprattutto di Michelangelo Ricci (1619-1682), teologo e valente matematico, riuscì a evitare censure e conflitti con ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Gli scienziati e l’Europa
Marco Ciardi
Così scriveva da Modena Giovanni Battista Amici a Cosimo Ridolfi il 23 maggio 1826:
Il signor Herschel mi ha spedito da Londra una memoria pubblicata assieme al [...] si era trasferito da Modena a Firenze, su invito di Vincenzo Antinori, per coprire il posto di direttore della Specola mi ricevette perché latore d’una dotta Memoria d’un altro valente fisico piemontese, il Cavaliere Avogadro» (G.F. Baruffi, ...
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