VincenzoMonti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] (1986), Letteratura italiana del Risorgimento (1789-1861), Firenze, Sansoni.
Dardi, Andrea (1990), Gli scritti di VincenzoMonti sulla lingua italiana, Firenze, Olschki.
Meacci, Giordano (20022), L’italiano, lingua della poesia, in La lingua ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] nel cosiddetto imperativo tragico (t’arresta, m’ascolta) (➔ imperativo). Il neoclassicismo poetico di fine secolo (quello di ➔ VincenzoMonti, su tutti) riabilita addirittura la superata uscita in -e nelle persone singolari di presente indicativo e ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] l’influenza del gusto neoclassico, che favorisce il ricorso al bagaglio mitologico e a cultismi e latinismi (come in VincenzoMonti e in Foscolo), caratteri che connotano anche la poesia del giovane Manzoni. Se Leopardi riesce a ottenere un profondo ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] Proposta di alcune correzioni ed aggiunte al Vocabolario della Crusca, la serie di volumi ideata e diretta da ➔ VincenzoMonti per combattere le idee puristiche e cruscanti nella questione della lingua. La Proposta offrì spazio anche alle origini ...
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CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] sul Poligrafo del 13 e 20 giugno e 4 luglio, del 12 e 19 sett. 1813 e del 27 febbr. 1814, VincenzoMonti accusava il C. di ignoranza, misoneismo, gusto del "ribobolo" volgare e incomprensibile, scarsa attenzione ai testi da cui erano state tratte ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] e così vigorosamente combattuta», eppure destinata a «così lunga fortuna in Italia» (Dionisotti 1971: 121), fu il classicista ➔ VincenzoMonti, all’apice della celebrità, il quale si dedicò alla direzione e al coordinamento di quella grande impresa ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] , Le avventure di Pinocchio)
b. A lui portate le mie voci, e conto gli fate, o venti, il mio destin crudele (VincenzoMonti, Prometeo)
c. Io ad Armando non glielo dico, io a Falco non glielo dico, non glielo dico (Oriana Fallaci, Insciallah, dal ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] a far di Verona l’erede di Firenze, e di sé stesso il salvatore della lingua. Fin dal 1813 ➔ VincenzoMonti, maestro nell’arte del sarcasmo, dimostrò di non sopportare il «grammuffastronzolo di Verona», pittoresco epiteto ricavato dalle giunte stesse ...
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Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 dalla figlia di Cesare Beccaria, Giulia, moglie presto separata del ricco possidente Pietro Manzoni. Dopo un decennio trascorso in collegio dai padri somaschi [...] dalla repressione della rivoluzione napoletana del 1799; l’ode Qual sulle cinzie cime; l’idillio Adda, dedicato a Vincenzo ➔ Monti; i quattro Sermoni, ascrivibili al genere satirico; il carme In morte di Carlo Imbonati; il poemetto Urania.
Del ...
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I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] in sintesi, alla presenza del modello linguistico del latino classico in poeti come Giuseppe Parini, Ippolito Pindemonte, ➔ VincenzoMonti, ➔ Ugo Foscolo, ecc., o alla difesa di latinismi particolari (erompere, equo, improbo, incombe, fratricida, ecc ...
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montiano1
montiano1 agg. – Relativo al poeta italiano Vincenzo Monti (1754-1828), alla sua opera, e ai caratteri specifici della sua poesia: bibliografia m.; l’eleganza m.; il classicismo montiano. Anche, come agg. e sost., seguace, ammiratore,...
affarsi
v. intr. pron. [der. di fare] (coniug. come fare, ma usato solo nella 3a pers. sing. e plur.; raro il pass. rem. si afféce, e non usati il part. pass. né, quindi, i tempi composti), letter. – Adattarsi, convenire, confarsi; si costruisce...