Poeta bielorusso (n. Svirany, Vilna, 1840 - m. 1900); uno dei primi fautori dell'elevazione a lingua letteraria del dialetto natio. Le sue poesie, raccolte nei volumi intitolati Flauto biancorusso (1891) [...] e Archetto biancorusso (1894) pubblicati sotto gli pseudonimi di Macej Buračok e Symon Reŭka, cantano in forme popolareggianti la dura vita del contadino ...
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Pittore e incisore (Vilna 1836 - Nalęczów, Lublino, 1893); figlio di uno scultore italiano, studiò a Pietroburgo, a Mosca e poi a Roma. Pittore di genere e disegnatore nel gusto di G. Doré, illustrò opere [...] di Shakespeare, Hugo, Cooper e dei poeti polacchi, per la libreria Didot e per editori inglesi e polacchi. Negli ultimi anni eseguì pitture di tema sacro per le chiese cattoliche di Kaunas e Novgorod ...
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Poeta lituano (Vilna 1886 - ivi 1946), la cui evoluzione politica è riflessa nei varî volumi di versi, dalle prime raccolte (1909-12) nazionalistico-romantiche alle ultime che cantano l'instaurazione del [...] governo sovietico in Lituania. Sia nei primi, sia negli ultimi versi l'attenzione del G. è rivolta al popolo, al suo lavoro, alle sue sofferenze nell'oppressione, e alle sue speranze. Il G. è anche noto ...
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Poetessa polacca (Vilna 1892 - Poznań 1983). Ha pubblicato raccolte di versi (Ikarowe loty "I voli d'Icaro", 1911; Trzy struny "Tre corde", 1917; Śmierć Feniksa "La morte di F.", 1922; Płaczący ptak "L'uccello [...] piangente", 1927; Popioł i perły "Cenere e perle", 1930, ecc.) che per la maggior parte sanno di artificio, ma che talvolta, sostenuti da una suggestiva ritmica asillabica, si risolvono anche in pura liricità. ...
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Quarto figlio (Cracovia 1461 - Vilna 1506) di Casimiro Iagellone, salì al trono nel 1492. Subito dovette affrontare l'ostilità di Ivan III, granduca di Moscovia, col quale concluse una pace nel febbraio [...] 1494 sposandone poi la figlia Elena, senza che, tuttavia, la Moscovia allentasse la sua pressione ostile lungo le frontiere lituane, sino alla morte di Ivan. Sul piano interno, A. non poté opporsi a una ...
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Linguista (Vilna, Polonia, 1926 - New York 1967). Studiò alla Columbia University, dove insegnò (1952-67) lingua, letteratura e cultura yiddish. Nella sua opera più importante (Languages in contact, 1953; [...] trad. it. 1974) analizzò i rapporti tra due lingue usate alternativamente da uno stesso parlante, elaborando alcuni concetti divenuti poi fondamentali in sociolinguistica (quali quelli di interferenza ...
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Compositore e critico musicale (Vilna 1835 - Pietroburgo 1918). Figlio di padre francese e di madre lituana, di professione generale del genio e prof. di scienza delle fortificazioni nell'accademia militare [...] di Pietroburgo. Come musicista, allievo di S. Moniuszko e di M. A. Balakirev, e seguace del realismo di A. S. Dargomyžskij, reagì all'influsso germanico affermando la necessità di imprimere alla musica ...
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Patriota polacco (Obelica, Augustów, 1808 - Vilna 1839). Prese parte alla rivoluzione del 1830, rifugiandosi poi in Francia; nel 1833 partecipò alla spedizione mazziniana in Savoia; entrò a far parte in [...] Polonia; poi in Francia fu redattore del giornale Północ ("Settentrione"). Recatosi a Cracovia, di lì svolse opera di cospiratore un po' in tutta la Polonia, finché, denunziato dagli Austriaci ai Russi, fu arrestato a Vilna, torturato e fucilato. ...
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Poeta, narratore e pubblicista ebreo (Vilna 1830 - Pietroburgo 1892). Appartenne al movimento dell'illuminismo ebraico, reagente contro l'eccesso del tradizionalismo. Iniziò la sua attività poetica con [...] Ahăbat Dāwīd wĕ-Mikal ("L'amore di David e Micol"); pubblicò quindi Mishlē Yĕhūdāh ("Racconti di Giuda"), una raccolta di novelle nella tradizione di Esopo e di La Fontaine; e poi di nuovo poesie, raccolte ...
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Patriota polacco-lituano (Świsłocz, Bialystok, 1838 - Vilna 1864), sostenne la necessità di creare una Lituania distinta e federata con la Polonia. Fu uno dei capi dell'insurrezione del 1863 e morì impiccato. ...
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