BENINTENDI
Giovanna Gaeta
Famiglia fiorentina dedita nei secc. XV e XVI alla lavorazione di statue al naturale, in cera, e per questo detta anche dei "Ceraiuoli" o dei "Fallimagini".
Gli artigiani di [...] . Più importante e più famoso fu invece Orsino, di cui non conosciamo la data di nascita, mentre sappiamo che morì nel 1498; nel 1440 entrò alla scuola del Verrocchio che si dilettava a formare "boti" non più di gesso ma di cera. L'alunnato presso il ...
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PISTOIA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Odoardo Hillyer GIGLIOLI
Carlo PIETRANGELI
Quinto SANTOLI
Adelmo DAMERINI
Città della Toscana, fra le più importanti dal punto di vista storico ed artistico [...] battesimale di Andrea Ferrucci su disegno di Benedetto da Maiano. La tavola della "Madonna di Piazza" commessa nel 1477 al Verrocchio fu eseguita in grande parte da Lorenzo di Credi, il quale è stato qui diretto e influenzato dal suo maestro.
Il ...
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BIAGIO d'Antonio da Firenze
Ennio Golfieri
Nacque a Firenze probabilmente negli anni intorno al 1445.
Fino al 1935 circa le opere che poi gli sono state riconosciute erano attribuite parte ad Andrea [...] un viaggio dell'artista a Roma nel 1482. Dopo questa data le opere attribuite a B. oscillano fra i modi del Verrocchio e quelli del Ghirlandaio per poi finire, nel primo Cinquecento, col risentire anche della maniera di Filippino Lippi. Dopo il 1504 ...
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Arte
Scultura che rappresenta una figura umana dalla testa al petto, senza le braccia. Le maschere funerarie egizie, di materiale vario (cera, cartapesta, legno), che venivano innestate sulle mummie e [...] di Mino da Fiesole (1453), considerato il più antico b.-ritratto del Rinascimento, notevoli sono i b. scolpiti da A. Rossellino, F. Laurana, Verrocchio. Il b. di Francesco I d’Este di G.L. Bernini (1650-51), con il suo movimento e la sua forma aperta ...
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LAVABO (lat. "laverò", allusione al versetto Lavabo inter innocentes manus meas [Salmi, 25, 6] entrato nel Canone della Messa)
Luigi SUTTINA
Bruno Maria APOLLONJ
Il lavabo, luogo e apprestamento per [...] del duomo, il lavabo della sagrestia vecchia di S. Lorenzo - attribuito da F. Albertini ad A. Rossellino, e forse del Verrocchio - il lavabo a maioliche di Giovanni della Robbia in S. Maria Novella; il grandissimo, con attiguo pozzo, della Certosa di ...
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PECORI, Domenico
Nicoletta Baldini
PECORI, Domenico. – Nacque intorno al 1475 ad Arezzo da Pietro di Vanni e dalla sua prima moglie, Sandra di Cosma di maestro Pietro, ultimo di tre figli maschi.
Nella [...] ; in ultimo: Baldini, 2004; Martelli, 2014). Questi, formatosi a Firenze, sua città natale, nella bottega di Andrea del Verrocchio, cominciò a svolgere ad Arezzo, unitamente al suo ministero monastico, l’attività artistica. Nella bottega di Dei, come ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La tipologia del monumento funebre nel Quattrocento si sviluppa seguendo i principi [...] mostra l’inclinazione dell’artista verso il naturalismo e il gusto di accostare materiali diversi quali bronzo, porfido e marmo. Verrocchio decide di non inserire la figura umana e fa rientrare il sepolcro nella parete. Del tutto inedito è il fondale ...
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GIOVANNI di Biasuccio (o Blasuccio)
Michela Becchis
Non si conosce la data di nascita di questo scultore abruzzese, nato probabilmente a Fonteavignone (presso L'Aquila), località di provenienza della [...] si spinge ad anticiparla di circa un decennio, proprio in virtù di un forte legame con alcune opere di Andrea del Verrocchio. Infatti la pienezza dell'ampio e ricco panneggio che avvolge le gambe della Madonna di Civitella, trova il suo precedente ...
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Scultore. Nacque a Firenze nel 1418 da Antonio di Duccio e da Lorenza, ed ebbe due fratelli orefici, Cosimo e Ottaviano, questi anche scultore. Il Vasari credette erroneamente A. fratello di Luca della [...] più interessanti della sua epoca; ma al tempo suo, quando la plastica fiorentina vantava un Desiderio, un Pollaiolo, un Verrocchio, la sua incapacità di disciplina realistica e formale non lo fece apprezzare in patria, e l'obbligò a trovare lavoro ...
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SILVESTRO di Giacomo di Paolo, detto Silvestro Aquilano
Michele Maccherini
SILVESTRO di Giacomo di Paolo, detto Silvestro Aquilano. – Silvestro di Giacomo di Paolo, citato dai documenti anche come Silvestro [...] ha come riferimento principale la tomba Marsuppini di Desiderio da Settignano in S. Croce a Firenze, rivisitata nello stile del Verrocchio (Di Gennaro, 2010, pp. 65-67). L’opera fu terminata nel 1480, come riporta l’epigrafe scolpita sulla cassa, ed ...
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verrocchio
verròcchio s. m. [etimo incerto, forse affine a verricello], ant. – 1. Lo stesso che varrocchio, argano e macchina bellica. 2. Tipo di frantoio per olive.
varrocchio
varròcchio (ant. verròcchio) s. m. [v. verrocchio]. – Specie di argano, usato nel medioevo per sollevare gravi pesi, e talora come macchina bellica per far crollare i sostegni delle gallerie scavate dagli assedianti sotto le mura.