Uno dei soprannomi della famiglia fiorentina dei Benintendi (da alcuni, in passato, ritenuta distinta dalla famiglia dei F.), i cui membri erano detti anche del Ceraiolo. Nella famiglia si era infatti [...] famiglia fu Iacopo, aiutato dal figlio Zanobi e dal nipote Orsino (m. 1498). Quest'ultimo, indirizzato da Andrea del Verrocchio, dopo aver sbozzato immagini che poi altri artisti rifinivano, condusse a notevole livello d'arte la plastica in cera. Un ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Leonardo da Vinci rappresenta il culmine della tradizione ingegneristica italiana [...] un interesse di carattere tecnico da parte di Leonardo si ha in occasione della realizzazione e messa in opera, da parte del Verrocchio, dell’enorme sfera di rame che sovrasta la cupola di Santa Maria del Fiore nel 1472. Da un riferimento più tardo ...
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FERRUCCI, Francesco (detto Francesco di Simone)
Sandro Bellesi
Figlio di Simone di Nanni e di Nanna, nacque a Fiesole (Firenze) intorno al 1437 (Fabriczy, 1908). Iniziato allo studio della scultura dapprima [...] altar, in Journal of the Warburg and Courtauld Institutes, XVIII(1955), pp. 35 s.; E. Berti Toesca, Una campana della bottega del Verrocchio, in Boll. d'arte, s. 4, XLI (1956), p. 145; Madonna and Child. Working with a theme of disarming simplicity a ...
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AGNOLO di Polo
Mina Bacci
Scultore fiorentino nato nel 1470, figlio di Polo di maestro Agnolo di Filippo, formatore di maschere con bottega sul Ponte Vecchio, e fratello di Domenico di Polo, incisore [...] , Le Vite.., con nuov e annotazioni e commenti di G. Milanesi, III, Firenze 1878, p. 371; P. Bacci, A. di P. allievo del Verrocchio, in Riv. d'arte, III (1905),pp. 159 e ss. (con docc.); J. Mesnil, Polo del maestro Agnolo dei Vetri, ibid., pp. 256 ...
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. Frazione e parrocchia del comune di Firenze a 3 km. a nord della città, sulla riva sinistra del torrente Terzolle, con 524 ab., celebrata per la ubertosità del suo territorio, ma più particolarmente [...] a sede dell'Accadmia Platonica e della quale, al pari poi di Lorenzo il Magnifico, fece suo prediletto soggiorno. Il Verrocchio vi condusse l'acqua e vi eresse fontane come quella poi trasferita in Palazzo Vecchio; di lui vi si conserva ancora ...
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Nome col quale è conosciuto il pittore e architetto Piero d'Antonio Dei (Firenze 1448 - ivi 1502), detto anche Bartolomeo di S. Clemente, monaco camaldolese ad Arezzo. Formatosi sul Pollaiolo e su Piero [...] agli affreschi della Cappella Sistina (1482). Si accostò poi, con modi originali, ai problemi fiorentini e umbri del secondo Quattrocento (Verrocchio, Perugino, ecc.): l'Assunta e il S. Rocco in S. Domenico di Cortona, le Stimmate di s. Francesco nel ...
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Scultore (n. 1450 circa - m. Aquila 1504). Le sue opere di sicura attribuzione si conservano tutte all'Aquila: il monumento del card. Agnifili nel duomo (1476-80); il S. Sebastiano in legno (1478) nel [...] in S. Bernardino. L'artista vi appare orientato soprattutto verso i toscani della seconda metà del sec. 15º (A. Rossellino, Desiderio da Settignano, il Pollaiolo, Verrocchio). Nulla è rimasto della sua documentata attività di pittore e di architetto. ...
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Pittore (S. Lorenzo a Vigliano, Firenze, 1466 circa - Firenze 1524). Generalmente accolta la sua identità con R. de' Carli (o Capponi), un tempo considerato personalità diversa, R. fu allievo di Filippino [...] sua produzione si svolge tra due poli di riferimento, ora quello umbro, peruginesco, ora quello fiorentino (Verrocchio, Ghirlandaio): Resurrezione (1504-05, Firenze, galleria dell'Accademia); Sacra conversazione (1505, Firenze, S. Spirito; altre pale ...
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DEI
Alessandro Guidotti
Famiglia originaria dei dintorni di Poggibonsi (nei documenti più antichi chiamata anche Pittolli o Pictelli, in quelli più recenti Ormanni, dal nome di un podere di sua proprietà), [...] al padre pure orafo, degli altri due quinti): l'entratura era stata venduta negli anni Quaranta dall'orafo Francesco di Luca Verrocchio e gli eredi di Deo la rivenderanno nel 1455 a Gerozzo de' Pilli che già ne possedeva l'immobile. È la stessa ...
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BENCI, Piero, detto il Pollaiolo
Marco Chiarini
Come per il fratello Antonio, il soprannome è derivato dal mestiere paterno; nacque fra il 1441 e il 1443 a Firenze, terz'ultimo di sei figli, da Iacopo [...] Les figures des Vertus de la Mercanzia..., in Miscell. d'arte, I (1903), n. 3, pp. 43-46; Id., Botticelli, les Pollaiuoli et Verrocchio, in Riv. d'arte, III (1905). pp. 4-12, 44 s.; M. Cruttwell, Quattro portate del catasto..., in L'Arte, VIII (1905 ...
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verrocchio
verròcchio s. m. [etimo incerto, forse affine a verricello], ant. – 1. Lo stesso che varrocchio, argano e macchina bellica. 2. Tipo di frantoio per olive.
varrocchio
varròcchio (ant. verròcchio) s. m. [v. verrocchio]. – Specie di argano, usato nel medioevo per sollevare gravi pesi, e talora come macchina bellica per far crollare i sostegni delle gallerie scavate dagli assedianti sotto le mura.