GUÉRIN, Charles
Jacques Combe
Pittore e litografo, nato a Sens il 21 febbraio 1875. È stato allievo di Gustavo Moreau alla Scuola di belle arti. Espose per la prima volta al Salon della Société Nationale [...] . Ha dipinto feste galanti, nature morte e ritratti di vivace espressione. Come litografo ha illustrato le Peste Galanti di Verlaine (1919). Ha eseguito qualche pannello decorativo e nel 1911 le decorazioni per L'Incoronazione di Poppea di Monteverdi ...
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Categoria letteraria con cui la critica indica l’atteggiamento del gusto che si diffuse sullo scorcio del 19° sec., interessando innanzitutto la produzione letteraria ma anche il costume e gli orientamenti [...] cultura da collegare a una profonda crisi dei valori tradizionali. Per non citare che qualche nome, al d. apparterrebbero, oltre a P. Verlaine e ai poeti maledetti, G. D’Annunzio e T. Mann, S. Corazzini e M. Proust, e poi ancora I. Svevo, J. Joyce ...
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Pittore francese (Narbonne 1875 - Fontenay-aux-Roses 1932). Studiò con Bourdelle a Montauban e all'accademia Carrière di Parigi. Nel 1901 espose al Salon des Indépendants e dal 1903 partecipò ai Salons [...] ricerca di uno stile delicato e intimista (Les blés, 1919; Coquelicots et marguerites, 1925, entrambi a Parigi, Musée national d'art moderne). L. eseguì scenografie e illustrò, tra l'altro, Amour et Psyché di La Fontaine e Fêtes galantes di Verlaine. ...
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Pittore e scrittore inglese (Bardford, Yorkshire, 1872 - Stroud, Gloucestershire, 1945); studiò (dal 1888) con A. Legros a Londra, poi all'accademia Julian a Parigi, ma risentì soprattutto di J. A. Whistler, [...] (1920-35) del Royal college of art a South Kensington. Soprattutto ritrattista (i suoi ritratti di uomini illustri da Verlaine a Einstein a T. E. Lawrence sono più di 700), ha anche eseguito qualche pittura decorativa. Sue opere alla National ...
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Poeta e critico inglese (Milford Haven, Galles, 1865 - Wittersham, Kent, 1945). Nel 1886 il suo primo studio critico, An introduction to the study of Browning, attrasse l'attenzione di W. Pater, che fu [...] di versi, Days and nights. Ma S. è noto soprattutto come critico; numerosi viaggi in Francia, dove conobbe Verlaine, Mallarmé, Rodin, fecero di lui uno dei più acuti osservatori della letteratura francese contemporanea. Il suo Symbolist movement in ...
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HAHN, Reynaldo
Compositore, nato a Caracas (Venezuela) il 9 agosto del 1874. Al Conservatorio di Parigi studiò l'armonia e il contrappunto con T. Dubois e A. Lavignac, e la composizione con J. Massenet; [...] musicale nuoce l'esser nata quando quel romanticismo era ormai alla fine.
Esordì giovanissimo con mélodies su versi del Verlaine: Chansons grises, che piacquero per la fresca vena melodica e la delicata e raffinata struttura armonica. Poi compose ...
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Poeta francese (Reims 1872 - Argenlieu, Montlhéry, Seine-et-Oise, 1960). Aderì giovanissimo al simbolismo e fondò, nel 1890, il Théâtre d'art, aperto agli adepti della nuova scuola; diresse, dal 1905 al [...] prosa ritmica, egli espresse il suo "canto" di poeta popolare, ingenuo, che si ricollega, al di là del simbolismo, a Verlaine, Corbière, Laforgue. Tra le altre sue opere: L'arlequin de plomb (1936), Joies désolées et tristesses consolées (1937) e il ...
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Scrittore francese (Saint-Brieuc, Bretagna, 1838 - Parigi 1889). Spirito geniale e bizzarro, amico di Baudelaire e di Wagner, idealista e cattolico, si staccò nettamente dall'ambiente letterario contemporaneo, [...] rinomanza con i Contes cruels (1883), cui seguirono Ève future (1886), Tribulat Bonhomet (1887), Histoires insolites e Nouveaux contes cruels (entrambi 1888), e il dramma simbolico Axël (post., 1890). Fu incluso da P. Verlaine tra i poètes maudits. ...
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Scrittore francese, nato a Fabrezan nel 1842, morto nel 1888, fratello del precedente. Coltivò dapprima studî di fisica e di chimica - gli vengono attribuite, fra l'altro, l'invenzione della fotografia [...] anche se a una piana comprensione di Mallarmé non giunse mai. Le poesie di Le Coffret de Santal (1873) parvero a Verlaine "des bijoux tour à tour délicats, barbares, bizarres, riches et simples"; e intonazione analoga hanno pure per lo più le poesie ...
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LEVI, Natalia
Domenico Scarpa
Nacque a Palermo il 14 luglio 1916 da Giuseppe e da Lidia Tanzi.
Il padre, ebreo triestino, è professore di anatomia comparata nell'ateneo palermitano. Lidia Tanzi, milanese, [...] la montagna, e le guide della Val d'Aosta. Le cose che mia madre amava erano: il socialismo; le poesie di Paul Verlaine; la musica e, in particolare, il Lohengrin, che usava cantare per noi la sera dopo cena" (Lessico famigliare, in Opere, I, Milano ...
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maledetto
maledétto (ant. o tosc. maladétto) agg. [part. pass. di maledire]. – 1. a. Colpito da maledizione: un uomo m. da Dio (cui spesso si aggiunge: e dagli uomini); le anime m. dell’Inferno; anche come sost.: andate via da me, maledetti,...
saturniano
agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. Del pianeta Saturno. 2. s. m. Ipotetico abitatore del pianeta Saturno, soprattutto in racconti di fantascienza. 3. Che, o chi, è sotto l’influenza del pianeta Saturno, e quindi è abitualmente malinconico,...