RODENBACH, Georges
Mario Bonfantini
Letterato belga, nato a Tournai il 16 luglio 1855, morto a Parigi il 25 dicembre 1898. Fu dapprima avvocato, con buoni successi; si dedicò quindi esclusivamente alle [...] lettere, nel gruppo di giovani poeti della Jeune Belgique. Seguì i parnassiani, poi sentì profondamente l'influsso di Verlaine e del simbolismo. Stabilitosi a Parigi, dal 1887, si fece una sua maniera di derivazione simbolista, tutta raffinatezze "in ...
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Commediografo britannico (n. Fayal 1946). Esordì giovanissimo con When did you last see my mother? (1966), quindi fu drammaturgo stabile al Royal court theatre (1968-70). È autore di commedie intelligenti [...] da dialoghi brillanti, spesso ispirate alle vicende di artisti e scrittori realmente vissuti (Total eclipse, 1968, su Verlaine e Rimbaud; The philanthropist, 1970; Savages, 1973; Treats, 1976; Tales from Hollywood, 1982, sull'immaginario esilio ...
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Francesista (Campo Calabro 1895 - Venezia 1980), prof. di lingua e letteratura francese (dal 1936) nell'univ. di Venezia, di cui è stato anche rettore (1953-72). Tra le sue opere: François Villon et les [...] thèmes poétiques du Moyen-âge (1934); Le origini delle canzoni di gesta (1940); Racine e il classicismo francese (1950); Verlaine (2 voll., 1948-54); Il teatro francese dalle origini ai nostri giorni (3 voll., 1959); Il romanticismo francese da ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Per la sua visione del mondo Baudelaire viene considerato il “Dante di un’epoca decaduta”, [...] mentre la sua concezione della poesia pura e consapevole ne fa il maestro di Verlaine, Rimbaud, Mallarmé, Valéry. Con la sua arte della dissonanza Baudelaire diviene il fondatore della poesia moderna e Les fleurs du mal rappresenta il capolavoro che ...
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Diplomatico e scrittore inglese (Teheran 1886 - Sissinghurst, Kent, 1968), figlio di Arthur. Fece parte della delegazione britannica alla Conferenza della pace (1919) e successivamente fu destinato a Teheran [...] dal servizio diplomatico e si dedicò al giornalismo. Fu membro del parlamento dal 1935 al 1945. Autore di biografie (Verlaine, 1921; Tennyson, 1923; Byron, 1924; Swinburne, 1926; Lord Curzon, 1934; Sainte-Beuve, 1957) e saggi (Development of English ...
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Pittore francese (Gournay-sur-Seine 1849 - Parigi 1906). Allievo di A. Cabanel, si formò soprattutto studiando Rembrandt: onde la sua predilezione per i toni bruni e le atmosfere cariche d'ombra. La maternità, [...] l'intimità e la tenerezza degli affetti familiari sono, col ritratto, i temi preferiti della sua pittura vaporosa e quasi monocroma. Notevole il ritratto di Verlaine (1892; Parigi, Mus. d'Orsay). ...
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Pittore francese (Cuiseaux, Saône-et-Loire, 1868 - La Baule, Loire-Inférieure, 1940). V., che dal 1892 fece parte del gruppo detto dei nabis o enflammés, fu autore di ritratti virili (Théodore Duret) e [...] in interni, in cui piccole pennellate divisioniste creano una atmosfera morbida (Le Déjeuner, Museo del Lussemburgo). Assiduo lettore di Verlaine, fu un intimista, un raffinato ricercatore di sfumature fuse in un'unica armonia.
Vita e opere
Studiò a ...
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JORGENSEN, Jens Johannes
Giuseppe Gabetti
Scrittore danese, nato a Svenborg il 6 novemble 1866. Cittadino onorario di Assisi, trascorre da molti anni la vita per lo più in Italia.
Verso il 1890 fu uno [...] impressionistico, che s'era iniziato in Danimarca, per processo di generazione spontanea, con Jacobsen: tradusse Baudelaire, Verlaine e compose in toni morbidi e musicali liriche (Vers, 1887; Stemninger, Impressioni, 1892; Bekendelse, Confessioni ...
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Poeta lirico bulgaro, nato a Koprivštica nel 1887, morto nella guerra mondiale, sulle rive della Struma, nel 1916. Dotato di singolare talento poetico, rifletté nelle sue liriche la tristezza di tutta [...] lirici, soprattutto russi (Bal′mont, Brjusov, Blok, Belyj, Sologub, Ivanov) e francesi o belgi (Baudelaire, Verlaine, Verhaeren, Régnier, Maeterlinck), e indirettamente, attraverso versioni francesi, anche di alcuni poeti inglesi e tedeschi. I suoi ...
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Scrittore francese (Honfleur 1864 - Parigi1936). Autore prolifico di poesie e romanzi caratterizzati da un'eleganza preziosa, inizialmente influenzato dalla cultura simbolista trovò nelle rievocazioni [...] 1885; Apaisement, 1886; Sites, 1887; Épisodes, 1888; Tel qu'en songe, 1892) si svolse sotto l'influenza simbolista di Verlaine e Mallarmé, e in forme largamente convenzionali, ma già percorse da una sensibilità assai sorvegliata; si avvicinò poi allo ...
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maledetto
maledétto (ant. o tosc. maladétto) agg. [part. pass. di maledire]. – 1. a. Colpito da maledizione: un uomo m. da Dio (cui spesso si aggiunge: e dagli uomini); le anime m. dell’Inferno; anche come sost.: andate via da me, maledetti,...
saturniano
agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. Del pianeta Saturno. 2. s. m. Ipotetico abitatore del pianeta Saturno, soprattutto in racconti di fantascienza. 3. Che, o chi, è sotto l’influenza del pianeta Saturno, e quindi è abitualmente malinconico,...