A proposito del quesito-non quesito, tanto per rimanere in àmbito ossimorico, riportiamo quanto capitò di scrivere in un articolo di qualche tempo fa a proposito della parola lavorozio, proposta allora, come neologismo incipiente, da un lettore che ...
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Normalmente, nella sequenza verbo servile (in questo caso potere) + infinito, l'ausiliare del primo tende a essere lo stesso del verbo retto. Poiché, dunque, si dice avrebbe avuto, si dirà avrebbe potuto [...] avere. Qui, però, c'è una particolarità: siam ...
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È corretto? E se il caffè fosse un caffè corretto (con mistrà, brandy o grappa)? Lasciando perdere i giochi di parole, diremo che quel ci, quella particella pronominale attaccata in fondo al verbo, legittimamente [...] suscita qualche dubbio. Non sarebbe ...
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L'aggettivo pregevole non deriva dal verbo pregiare, ma dal sostantivo pregio. Ciò detto, non muta la sostanza della questione. Siamo in presenza di due grafie, che rendono conto del suono palatale della [...] lettera g seguìta dalla vocale e: nel suffiss ...
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Detersivo proviene per derivazione dal verbo detergere (tramite il suffisso -ivo). Simpatia è un nome primitivo (non così la voce originaria greca sun-pátheia). Amicizia è nome derivato (su base latina; [...] suffisso -izia). ...
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La forma corretta è avrebbe potuto essere modificato. Con i verbi modali, in presenza di un infinito passivo (in questo caso: essere modificato) l’ausiliare del verbo reggente è avere. ...
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Dipende dal verbo a cui capofila si accompagna e dal tipo di argomento cui si lega. Con essere, in qualità di nome del predicato, vuole la preposizione di: l'azienda è capofila di una serie di importanti [...] imprese del settore. Con fare, in funzione pr ...
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Il verbo venire, seguìto dalla preposizione da, significa 'sentire l'impulso': mi viene da ridere, da piangere, da dire, da pensare. Non c'è una “regola”, siamo in presenza di un uso che si è consolidato [...] nel corso del tempo. ...
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Questa concordanza a senso (soggetto singolare collettivo + verbo di numero plurale) non è ignota alla lingua italiana, anzi si può dire che, come altri popolarismi sintattici, ne percorre come un fiume [...] carsico tutta l’estensione, fino ai giorni nos ...
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La definizione è fuorviante, poiché derivato è, «in linguistica, vocabolo che trae origine da una forma preesistente» (Vocabolario Treccani.it). Vocabolo, dunque, non nome. Vocabolo è un verbo, un nome, [...] un aggettivo, ecc. Il Gradit di Tullio De Maur ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...
verbo linguistica Nella grammatica tradizionale, parte del discorso che indica azione, stato, o divenire, in contrapposizione al nome, che indica sostanza o qualità; variabile secondo la flessione verbale, cioè la coniugazione, l’insieme delle...
verbo
Alessandro Niccoli
Il termine ha più valori. In primo luogo, designa la " parola " in quanto voce significativa, segno convenzionale che fa parte di un sistema linguistico; designa, inoltre, il " concetto ", ciò che la mente concepisce...