Francamente, la concordanza sembra inequivocabile: nella proposizione relativa, il pronome che si lega all’immediato antecedente, cioè meretrici; ergo, sono le meretrici che toccano i passeggeri (e l’equipaggio) e (coordinazione senza cambio di sogg ...
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L’uso di degnarsi (o degnare, intransitivo) nell’accezione di ‘acconsentire, per benevolenza o cortesia, a compiere atto che sia o sia ritenuto inferiore a sé, alla propria dignità’ è ben attestato nella nostra lingua. In particolare, nella lingua l ...
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La grammatica Italiano di Luca Serianni (cap. XI, par. 122) afferma: «Alcuni verbi sono difettivi del solo participio passato. Ricordiamo: competere, concernere, dirimere, divergere, esimere, incombere, [...] inerire, soccombere, splendere, suggere, trans ...
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Quanto sono interessanti e affascinanti le parole che – provengano o meno dal fondo dialettale della regione o area di riferimento – mostrano la ricchezza e varietà degli usi locali della lingua italiana! In verità, non soltanto le parole, talvolta ...
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Il nostro vocabolario non include i termini scavernare e scavernamento, il che è differente dal dire che esclude tali vocaboli. L’esclusione, che può indicare un atto neutro, ha anche un’accezione forte che implica un giudizio negativo e una volontà ...
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La difficoltà è giustificatissima. Ci sono molti fenomeni di confine, nelle lingue. Una lingua non è uno schema fatto di caselle perfette. Le caselle le abbiamo create noi, per dare un senso e una logica esplicita. Occorre prendere atto, pena una ne ...
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Dispiace non poter dire meglio quanto si è già detto, ma in modo, a quanto pare, insoddisfacente per chi ci scrive. Allo stato attuale dei fatti di lingua, il sistema verbale dell'italiano fa a meno (è [...] difettivo) del participio passato di alcuni verb ...
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Non crediamo che le grammatiche italiane serie siano così categoriche: in taluni casi si limitano a descrivere le situazioni più comuni, sostenute da un lungo uso e dunque elette a norma. In particolare, l’uso del congiuntivo nelle subordinate è di ...
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Andiamo per punti.1 – assicurare transitivo, nell’accezione di ‘rendere certo, o stabile e durevole’: con l’oggetto (“capacità”) della cosa che viene resa certa e il termine a favore del quale viene data certezza (le, cioè l’Unione europea)2 – assic ...
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Il pronome ne non necessita per forza di un quantificatore. - Vuoi il caffè? - Sì, grazie, lo voglio o no, grazie, non ne voglio. Soluzioni perfette. - Sì, ne vorrei un po', grazie. Ottimo, voglio una parte determinata di un potenziale insieme “caff ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...
verbo linguistica Nella grammatica tradizionale, parte del discorso che indica azione, stato, o divenire, in contrapposizione al nome, che indica sostanza o qualità; variabile secondo la flessione verbale, cioè la coniugazione, l’insieme delle...
verbo
Alessandro Niccoli
Il termine ha più valori. In primo luogo, designa la " parola " in quanto voce significativa, segno convenzionale che fa parte di un sistema linguistico; designa, inoltre, il " concetto ", ciò che la mente concepisce...