No, non è corretta. “La carne si sta cuocendo” sì. Nella forma pronominale, cucinarsi è un verbo con funzione intensivo-affettiva: mi sto cucinando una bella bistecca, vuoi favorire?, in cui il pronome [...] sottolinea la partecipazione emotiva all’azione ...
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Forse non c'è bisogno di aggiungere un nuovo significato a quelli che già possiede il verbo dilagare. L'uso che il nostro studente propone è già riferibile, tutto sommato, all'accezione riportata sotto [...] la voce dilagare nel Vocabolario Treccani.it: « ...
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Con l'uso di adeguati atomizzatori, c'è effettivamente chi drippa, cioè inserisce il liquido a gocce direttamente sul cotone per svapare. Siamo nel gergo dei fumatori di nuova generazione. Drippare adatta l'inglese dripping, da to drip 'gocciolare'. ...
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Leggiamo quel che scrive l’autorevole grammatica Grammatica italiana. Italiano comune e lingua letteraria (Torino, UTET, 1989), di Luca Serianni (con la collaborazione di Alberto Castelvecchi): «Se nella reggente figura il condizionale presente di u ...
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Intanto diciamo che l’idea del complemento di vantaggio non è preregrina, in quanto un aspetto da “dativo etico” alla latina è presente in queste costruzioni, che si caratterizzano per un uso particolare dei pronomi, volto a caratterizzare un attegg ...
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Ringraziamo per l’osservazione. Interverremo per evitare il rischio di una errata interpretazione e con la conseguente implicita autorizzazione alla pronuncia * e alla grafia *assuefa. ...
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In realtà vanno bene entrambe le soluzioni, documentate da secoli in letteratura e negli usi scritti consapevoli e colti. Si registra una propensione nell’uso della concordanza del primo tipo: una propensione, però, che non è da interpretare come re ...
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Sarebbe il caso, in effetti. Per quel che ci riguarda, provvederemo. La ringraziamo per la segnalazione. L’uso transitivo di sfiatare nell’accezione causativa (sfiatare = ‘far sfiatare’, cioè far uscire gas, vapori da un’apertura naturale o artifici ...
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Va chiarita una cosa: non c’è una contrapposizione tra l’“essere corretto” e l’“essere colloquiale”. «Ciao bello, come te la passi? Ti va di farti una birretta stasera?» è sicuramente una frase improntata a un registro informale e di tono colloquial ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...
verbo linguistica Nella grammatica tradizionale, parte del discorso che indica azione, stato, o divenire, in contrapposizione al nome, che indica sostanza o qualità; variabile secondo la flessione verbale, cioè la coniugazione, l’insieme delle...
verbo
Alessandro Niccoli
Il termine ha più valori. In primo luogo, designa la " parola " in quanto voce significativa, segno convenzionale che fa parte di un sistema linguistico; designa, inoltre, il " concetto ", ciò che la mente concepisce...