Comune della Campania (119,02 km2 948.850 ab. nel 2020, detti Napoletani), capoluogo di regione e città metropolitana.
Il centro più notevole del Mezzogiorno d’Italia per ampiezza demografica, tradizioni [...] ebbero luogo presso le accademie di nobili napoletani quali Ferrante Sanseverino, principe di Salerno, e Carlo Gesualdo, principe di Venosa attivo come musicista e mecenate. Nel 17° sec. i quattro conservatori di S. Maria di Loreto, di S. Onofrio ...
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Dodecafonia
LLuigi Rognon
di Luigi Rognon
Dodecafonia
Sommario: 1. Introduzione. 2. Modalità e tonalità. 3. Tonalità e cromatismo. 4. Connotazione del linguaggio musicale tonale e progressiva saturazione. [...] prassi compositiva e ha i suoi più ferventi cultori in Cipriano de Rore, in Luca Marenzio e in Gesualdo da Venosa: anche se la tonalità non è ancora consapevolmente individuata, la sensibilità armonica raggiunge ormai un alto grado di raffinatezza ...
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Espressionismo
JJolanda Nigro Covre
Gianfranco Contini
Ugo Duse
di Jolanda Nigro Covre, Gianfranco Contini, Ugo Duse
ESPRESSIONISMO
Espressionismo artistico
di Jolanda Nigro Cove
sommario: 1. Uso [...] a Josquin des Prés si collocano su questa linea; analogamente le critiche di Artusi a Cipriano de Rore, Gesualdo da Venosa e Monteverdi. Le aspre censure con cui Scheibe crede di bollare il disordine formale nelle opere del periodo lipsiense di Bach ...
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venoso
venóso agg. [dal lat. venosus «ricco di vene»]. – 1. a. In medicina, che appartiene o si riferisce a una vena, relativo alle vene: vaso v., la vena stessa; valvola v., seno v., ecc. In partic., sangue v., il sangue, relativamente povero...
venosino
(meno com. venusino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venusinus]. – Di Venosa, cittadina lucana in prov. di Potenza; come sost., abitante o nativo di Venosa. Per antonomasia, il poeta v. o assol. il V., Orazio, nativo appunto di Venusia,...