Uomo politico (Metz 1745 - Parigi 1837). Sindaco di Metz durante la Rivoluzione, membro del Consiglio degli anziani, di tendenza moderata, fu deportato alla Guiana nel 1797. Liberato dopo il 18 brumaio, [...] negoziò nel 1803 la vendita della Luisiana agli Stati Uniti. Fu ministro della Giustizia nel 1815-16. Lasciò varî scritti, tra cui una Histoire de la Louisiane (1828). ...
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Colonizzatore (Londra 1796 - Wellington, Nuova Zelanda, 1862). Dalla prigione di Newgate, ove scontava una condanna per rapimento e matrimonio clandestino, pubblicò il libro Letter from Sidney (1829), [...] nel quale propose un sistema di lottizzazione e vendita delle terre della corona in Australia, il cui ricavato si sarebbe dovuto spendere per incrementare l'emigrazione. Le sue teorie, elaborate poi nell'opera England and America (2 voll., 1833), ...
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veditore In Toscana, nel 16° sec., funzionario della dogana incaricato di controllare le merci, e anche chi era incaricato, in via straordinaria, di saggiare, a scopo di vigilanza sanitaria, la bontà di [...] merci e derrate poste in vendita.
Nella Repubblica di Genova (17° sec.) era il magistrato che provvedeva al soldo e al mantenimento delle truppe.
Con il termine veedore (16°-17° sec.), e in particolare veedore generale, si indicava il soprintendente ...
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BOTTACCI, Ranieri
Silio P. P. Scalfati
Figlio di Bernardo, nacque in Pisa probabilmente nel primo decennio del sec. XII da nobile famiglia. Nel 1129, quando il suo nome compare per la prima volta nelle [...] riuscì a costituirsi col volger degli anni, un esteso e solido patrimonio fondiario, come è testimoniato dai numerosi contratti di vendita sino a noi pervenuti, e relativi ad acquisti di terreni in Pisa, in Val di Serchio, a Visignano, nel Valdarno ...
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Patriota (Milano 1808 - ivi 1871). Separatasi dal principe Emilio Barbiano di Belgioioso Este, che aveva sposato sedicenne, C. passò in Svizzera, a Genova, a Marsiglia e, quando Mazzini organizzò la spedizione [...] di Savoia, gli fornì un'ingente somma di denaro ricavata dalla vendita dei suoi gioielli (1834). Stabilitasi a Parigi, aprì un salotto famoso, frequentato dall'intellettualità cosmopolita della metropoli. Scoppiati i moti del 1848 sbarcò a Napoli, ...
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FAGIOLI (Fagellus), Gherardo (Gaddo)
Cristina Bukowska Gorgoni
Nacque a Pisa dal più noto giurista Giovanni, probabilmente verso la metà del sec. XIII. Studiò legge a Bologna e ivi appare il 9 genn. [...] 1274 come "procurator domini Ugolini Cerviani de Pisis" nell'atto di vendita di due manoscritti giuridici. Anche se più volte, in varie circostanze, è detto "iuris civilis professor", mancano testimonianze di un suo insegnamento universitario e l' ...
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DONATO di Neri
Paolo Viti
Le notizie su questo cronista senese sono scarse e frammentarie. Nato con molta probabilità a Siena ai primi del secolo XIV, apparteneva a una famiglia di media condizione, [...] abitante nel "terzo" di S. Martino, che si dedicava alla vendita di stoffe di lino, lana e seta; essa faceva quindi parte della corporazione dei "ligrittieri", come si chiamavano a Siena questi venditori. Il Muratori, primo editore della cronaca di D ...
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Nel significato originario, capo, comandante (connesso con magis «più»); seguito da una determinazione in genitivo, fu titolo di magistrati, comandanti militari, funzionari del mondo romano e medievale.
Nel [...] , organo processuale elettivo con la funzione di organizzare, bandire con avvisi pubblici (proscriptiones) ed eseguire la vendita all’asta del patrimonio in blocco del debitore (decoctor). M. equitum Magistrato straordinario della Repubblica Romana ...
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Nome inglese del capo pellerossa Sagoyewatha (Old Castle, Geneva, N. Y., 1758 - Riserva Seneca, ivi, 1830), chiamato R. J. per la "giubba rossa" che gli era stata data da un ufficiale britannico. Capo [...] Seneca, appoggiò gli Americani nella guerra d'indipendenza (1775-81). Dopo la guerra organizzò la resistenza degli Indiani alla vendita delle loro terre e per la difesa dei costumi e delle giurisdizioni indigene. Si oppose all'attività dei missionarî ...
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Signore di Pisa (m. 1408). Figlio illegittimo di Gian Galeazzo, duca di Milano, ebbe alla morte del padre (1402) la signoria di Pisa; ma (1405), sentendovisi poco sicuro, per il tramite del francese Boucicaut, [...] governatore di Genova, vendé Pisa ai Fiorentini. Cedette anche il Sarzanese a Boucicaut e, per esso, a Genova (1407); ma per contrasti sopravvenuti circa la vendita di Pisa, fu fatto uccidere da Boucicaut stesso. ...
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vendita
véndita s. f. [der. di vendere; cfr. lat. vendĭtus, part. pass. di vendĕre]. – 1. a. L’azione di vendere, il fatto di venire venduto: con il ricavo della v. della fattoria ho comprato una casa in città; dopo la v. dell’azienda, ho...
vendere
véndere v. tr. [lat. vēndĕre, comp. di venum dare «dare in vendita» (così come venire «essere venduto» da venum ire)]. – 1. Trasferire ad altri la proprietà di una cosa, di un bene o di un diritto, contro il corrispettivo di un prezzo...