LANDOLFO
Francesca Roversi Monaco
Di L., capo con Arialdo della pataria milanese e fratello di Erlembaldo, che gli succedette alla guida del movimento, si ignora la data di nascita, collocabile nella [...] L. che, nella Pasqua del 1058, sarebbe stato assalito in chiesa da un clericus, armato di un pugnale intinto nel veleno. L'attentato fallì e l'assalitore, catturato dalla folla, fu subito perdonato dallo stesso L. sul quale, miracolosamente, il ...
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DELLA ROCCA, Tinuccio
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
Figlio di Guglielmo detto Lemmo di Gherardo, apparteneva a una famiglia originaria della Maremma pisana: visdomini di Rocca a Palmento presso Campiglia [...] soprannome Bergo dato al giovane conte Ranieri Novello.
Improvvisamente, Ranieri Novello morì il 5 giugno 1347, si disse di veleno propinatogli addirittura per volere dei Della Rocca (nel Medioevo le morti improvvise venivano facilmente attribuite al ...
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FRACASSI, Patrizio
Marco Pierini
Nacque a Siena il 24 dic. 1875 da Buonafede, marmista, e Marina Lorenzetti. Nel 1889 si iscrisse all'istituto d'arte di Siena del quale fu allievo fino al 1901. Gli [...] Carrara, Torino). Del 1900 sono la lapide in marmo di Garibaldi a Montieri e il grande gruppo in gesso La prova del veleno, del quale rimangono due sole figure a tutto tondo, il busto di Nerone e lo schiavo avvelenato colto nello spasmo estremo della ...
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AGNELLI (Agnellis, de Agnellis), Ludovico
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Nacque a Mantova, presumibilmente intorno alla metà del sec. XV. Il 19 genn. 1478 fu creato chierico di camera da Sisto IV papa, che, nel dicembre, lo inviò [...] ott. 1499. Egli morì a Viterbo il 3 novembre dello stesso anno, di peste, o, come vogliono alcuni, per veleno fattogli propinare dal duca Valentino, desideroso di impadronirsi delle sue ricchezze.
Fonti e Bibl.: Iohannis Burckardi, Liber Notarum, in ...
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ARAGONA, Federico d'
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Figlio naturale di Martino il Giovane re di Sicilia e della dama siciliana Tarsia Rizzari, nacque, come sembra, in Sicilia verso il 1403.
Carissimo al padre, anche perché rimasto [...] di tutti i beni e farlo imprigionare. E appunto in carcere il conte di Luna finì i suoi giomi, con fondato sospetto di veleno nel 1438.
Fonti e Bibl.: G. Zurita, Anales de la Corona de Aragón, Zaragoza 1610, XIII, capp. 57-58, 60; III, pp. 190 ...
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GIRARDI (Gerardi, Gherardi), Maffeo
Giuseppe Del Torre
Nacque a Venezia probabilmente nel 1406, secondo dei figli maschi di Giovanni di Francesco e Franceschina di Maffeo Barbarigo.
Il nonno paterno [...] al patriarcato, fin dalla sua costituzione nel 1451, nonché la sopraggiunta morte del Barozzi, che a Roma taluni attribuirono al veleno, permisero infine al Senato di designare il G., che Paolo II si rassegnò però a confermare solo nel dicembre 1468 ...
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VITIELLO, Elena (Francesca Bertini). – Nacque a Firenze il 5 gennaio 1892. La madre, Adele Maria Fratiglioni, nubile al momento della sua nascita, la affidò al Regio Spedale degli Innocenti, dove le fu [...] Per la sua gioia, Per il blasone, In faccia al destino, La cricca dorata, Terra promessa, L’ultima carta, La maestrina, Il veleno delle parole, Idolo infranto, Tramonto, La gloria, La donna altrui.
Si trattava per lo più di drammi moderni, nei quali ...
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GONNELLA, Filippo Maria
Orsola Gori Pasta
, Nacque a Livorno il 28 maggio 1722 (fu battezzato il 31) da Bernardo di Bartolomeo e da M. Domenica di Francesco Pezzuto, ambedue di Livorno. Studiò nell'Università [...] e illuministe degli enciclopedisti francesi ("La corte di Roma le volle [le note] nella edizione di Lucca come un antidoto di quel veleno che si suppone di trovar nell'opera": così l'Aubert a P. Verri, 1° maggio 1769, in Lay, p. 119; gli editori ...
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MENDES, Guido Aronne
Stefano Arieti
– Nacque a Firenze (non a Venezia, come erroneamente detto in alcune fonti) il 18 ag. 1876 da Moisè (Maurizio) e da Elisa Olivetti, in un’antica famiglia ebraica [...] bambini affetti da difterite la tossina specifica secondo il metodo di A. Uffenheimer (Circa una reazione biologica del veleno difterico nel sangue degli ammalati, in Giorn. di medicina militare, LVI [1908], pp. 650-653).
Avviatosi decisamente alla ...
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BOIARDO, Matteo Maria
Fiorenzo Forti
Nacque a Scandiano, castello del Reggiano, quando il Sole appariva nella costellazione dei Gemelli (son. 78), quindi fra il 21 maggio e il 21 giugno, nel 1441 o, [...] trama al padrone, il quale lo indusse a secondare il disegno, e quando ebbe in mano tutte le prove, compreso il veleno procurato all'uopo da Carpi, imprigionò il cancelliere denunciando la congiura al duca Ercole. Ma questi non poteva sacrificare un ...
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veleno
veléno (poet. venéno) s. m. [lat. venēnum, prob. affine a Venus «Venere», e quindi con il senso originario di «filtro amoroso»]. – 1. a. Sostanza di origine esogena che, introdotta per qualsiasi via, anche in dosi relativamente piccole,...
velenoso
velenóso (letter. ant. venenóso) agg. [dal lat. tardo venenosus, der. di venenum «veleno», rifatto su veleno]. – 1. Che agisce come veleno, che contiene o elabora o inietta sostanze tossiche: sostanza v.; un liquido v., una pozione...