CAVALCABÒ (de Cavalcabobus), Cavalcabò
Giancarlo Andenna
Marchese di Viadana, nacque verso la fine del sec. XII dal marchese Guido ed era pertanto nipote di quel Sopramonte che era stato investito della [...] , ma il matrimonio non fu felice, giacché abbiamo notizia che il C. avrebbe tentato di uccidere la moglie con il veleno. Attorno al 1222 iniziò la sua attività politica ponendo in atto un ampio disegno strategico per crearsi una signoria nella Val ...
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GUARANA, Vincenzo
Simone Guerriero
Figlio di Giacomo e Caterina Girelli, nacque a Venezia il 22 luglio 1742; padrino al battesimo, celebrato tre giorni più tardi nella chiesa di S. Tomà, fu il pittore [...] in occasione della fiera della Sensa del 1777 (Fogolari).
Allo stesso anno risale il dipinto con Massinissa che invia il veleno a Sofonisba, che vinse il secondo premio al concorso bandito nel 1777 dall'Accademia di Parma. L'anno successivo presentò ...
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QUILICHINO da Spoleto
Fulvio Delle Donne
QUILICHINO da Spoleto (Vilichinus). – Quasi tutto quello che si sa di questo personaggio, che fu giudice e poeta in latino al tempo di Federico II, si ricava [...] , adducendo l’esempio di Alessandro, che, pur essendo potentissimo, non riuscì a proteggersi da una piccola goccia di veleno. Infine, ci sono alcuni versi conclusivi che costituiscono quasi un paragrafo a parte, recando anche il titolo «de dictatore ...
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BAGNASCO, Rosario
Francesco Brancato
Nato a Palermo nel 1810, di modesta cultura (ma non analfabeta, come è stato ritenuto), viveva facendo lo scultore in legno. Di sentimenti liberali e antiborbonici, [...] del 22 dic. 1849, trasferito nella cittadella di Messina. Morì poco tempo dopo in carcere, non senza sospetto di veleno.
Durante la rivoluzione il B. non occupò cariche importanti. Di tendenze democratiche, repubblicane, con Rosolino Pilo e Francesco ...
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COLOMBANI, Quirino
Alberto Iesuè
Nacque, stando al Tiraboschi, a Correggio (prov. di Reggio Emilia) nella seconda metà del'600: e nei frontespizi dei suoi oratori, infatti, è sempre indicato "Quirino [...] Columbani a Corrigio, Illustrissimi Domini March. Ruspoli aulico...".
Morì a Roma intorno al 1735 "non senza sospetto di veleno" (Colleoni).
Compose gli oratori (tutti eseguiti a Roma): lahelis de Sisara triumphatrix (testo di A. Checchi), Roma, G ...
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CAVALLI, Francesco
Marco Palma
Nacque a Brescia, probabilmente dopo la metà del sec. XV. Tutto quello che sappiamo di preciso sul suo conto si riferisce a un periodo di tempo abbastanza breve, tra gli [...] e De numero partium ac librorum physicae doctrinae Aristotelis. Nel primo egli affronta il problema della natura del veleno della vipera e della sua efficacia come antidoto. La parte più interessante della trattazione riguarda l'anatomia della ...
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CODEBÒ, Andrea
Paolo Petroni
Nacque a Modena il 5 maggio 1821, ultimo maschio di una nobile famiglia da cui ereditò il titolo di cavaliere.
Terminati gli studi, appena autonomo, grazie anche al proprio [...] 1852), Torino 1851 e Milano 1852; Camoens (dramma lirico in tre atti), Torino 1852; Idrammi francesi,ovvero La bara,il veleno,il disonore,la maschera,la pazzia e l'eccidio finale (scherzo comico), Milano 1858; Un avventuriere, ibid. 1858; Le nebbie ...
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COSTABILI, Beltrando
Albano Biondi
Discendente di una famiglia che era tra le più antiche di Ferrara di nobiltà, come si diceva, matildica nacque intorno al 1456 da Rinaldo, uomo di corte e consigliere [...] ogi in Sancto Petro, scoperto, cossa bruttissima da vedere, negro et gonfiato, et per molti se dubita non li sia intravenuto veleno". Presenziò ai conclavi da cui uscirono eletti Pio III, Giulio II e Leone X. Fu anche oratore del duca di Ferrara al ...
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CERVELLONE, Michele
Marco Palma
Nacque a Messina da Pietro e Diana d'Amico poco prima del 1570.
Ancora molto giovane lasciò la Sicilia per arruolarsi come soldato di ventura negli eserciti spagnoli, [...] conobbe attraverso il calabrese Antonio Maria Pepe, cui lo stesso C. aveva confidato di possedere la ricetta di un potente veleno che, sparso sugli abiti della vittima prescelta, la conduceva a sicura morte nello spazio di pochi giorni. Il Pignatelli ...
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BARTOLI, Sebastiano
Biagio De giovanni
Nato a Montella probabilmente nel 1629, il B. studiò matematica, filosofia e medicina a Napoli, proprio nel periodo in cui la cultura napoletana si andava affrancando [...] cultura, ma, come è stato rilevato dal Cotugno, autore di giornali in cui era "raccolto e distillato tutto il veleno che i Galenici propinavano quotidianamente ai danni dei novatori", e insomma cronista reazionario della sua epoca.
A questo punto l ...
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veleno
veléno (poet. venéno) s. m. [lat. venēnum, prob. affine a Venus «Venere», e quindi con il senso originario di «filtro amoroso»]. – 1. a. Sostanza di origine esogena che, introdotta per qualsiasi via, anche in dosi relativamente piccole,...
velenoso
velenóso (letter. ant. venenóso) agg. [dal lat. tardo venenosus, der. di venenum «veleno», rifatto su veleno]. – 1. Che agisce come veleno, che contiene o elabora o inietta sostanze tossiche: sostanza v.; un liquido v., una pozione...