Stati musulmani vassalli dell’Impero ottomano, stabilitisi nei sec. 16°-19° nei paesi berberi (Barberia: Tripolitania, Tunisia, Algeria e Marocco) e la cui principale attività era la guerra di corsa. Si [...] impiantarono ad Algeri e Tunisi, ‘reggenze’ nominalmente dipendenti da Costantinopoli a capo delle quali furono dapprima dei pascià turchi, poi (con il titolo di Bey a Tunisi e di Dey ad Algeri) capi militari ...
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capitanei
Termine che designa i vassalli che hanno ottenuto benefici feudali dai titolari dei poteri pubblici (imperatori, conti, marchesi) o dai vescovi, un tempo chiamati anche vassalli maggiori, per [...] distinguerli dai loro vassalli, tecnicamente chiamati valvassori. Nel corso del sec. 11° i c. entrarono talvolta in conflitto con il resto della popolazione urbana. ...
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feudalesimo
Sandro Carocci
Il rapporto di fedeltà tra vassalli e signori
Il feudalesimo è stato all'inizio un modo di esercitare il potere ottenendo l'aiuto di cavalieri e nobili ai quali, in cambio, [...] una ricompensa per la fedeltà e i servizi ricevuti e una garanzia per continuare a riceverli in futuro. È qualcosa che il vassallo continuerà ad avere fin quando resterà fedele al suo signore.
I beni dati in feudo cambiano a seconda dei casi. Per i ...
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Nobile famiglia piemontese, nota fin dal sec. 10º. I M., vassalli del vescovo di Asti, per difendersi contro i comuni di Cuneo e Mondovì, dovettero poi (1240) sottomettersi all'autorità comunale e subire [...] (1250) la distruzione dei loro castelli; dichiarati (1319) ribelli da Roberto d'Angiò, perdettero il loro feudo principale di M., che fu riacquistato con titolo comitale solo nel 1628 con Carlo Filippo ...
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Nel mondo feudale, cavaliere che conduceva con propria bandiera i suoi vassalli: portava uno scudo rettangolare più lungo che largo ( bandierale).
Nei Comuni, particolarmente a Roma, il capo del rione [...] che era anche il consegnatario della bandiera ...
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Nobile scozzese (n. 1598 - m. Edimburgo 1661); disponendo di 20.000 vassalli, fu il più potente signore del regno. Nelle guerre di religione, difese i presbiteriani contro Carlo I d'Inghilterra, e riuscì [...] a far accettare al re notevoli limitazioni del suo potere assoluto di fronte a un'assemblea rappresentativa scozzese. Nel 1641 riuscì a farsi concedere il titolo di marchese. Durante la guerra civile inglese, ...
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Rasulidi
Dinastia musulmana sunnita regnante sullo Yemen dal 1229 al 1454, inizialmente come vassalli ayyubidi, quindi come emiri indipendenti. L’eponimo fu Muhammad ibn Harun, di probabile origine turca [...] nonostante vantasse una genealogia araba pura, il quale divenne noto come Rasul («messaggero») del califfo abbaside. Con i R., lo Yemen conobbe un periodo di notevole benessere: grazie alla stabilità politica, ...
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vassallo
s. m. e agg. [dal lat. mediev. vassallus o vasallus, voce di origine celtica]. – 1. Nella società feudale, uomo libero che si assoggettava a un signore promettendogli fedeltà in cambio di protezione. 2. estens. e fig. a. Individuo...