Organo muscolare, cavo, che costituisce il centro motore dell’apparato circolatorio.
Anatomia comparata
Il c. è l’organo muscolare propulsore del sangue dei Vertebrati Cranioti (fig. 1). Si origina da [...] propulsore, il cuore. Negli Anellidi e negli Artropodi è il vaso dorsale, a pareti ispessite, che funziona da c.: riceve c. linfatici alcune dilatazioni contrattili dei vasi linfatici dotate di valvole, presenti nel sistema linfatico di Vertebrati ...
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Nei Vertebrati, il tratto del tubo digerente o canale alimentare che segue allo stomaco e sbocca all’esterno con l’orifizio anale. Negli altri gruppi animali si indica con questo nome tutto il canale digerente. [...] dalla presenza di un grandissimo numero di villi (fig. 2): essi presentano al centro un vaso capillare linfatico (o vaso chilifero) nel quale penetrano soprattutto i grassi, acqua, soluzioni saline, amminoacidi, monosaccaridi, acidi grassi e ...
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Recipiente destinato principalmente a contenere sostanze liquide.
Anatomia e medicina
In anatomia comparata, nome dato a organi o formazioni cave riuniti in sistemi e nei quali circolano o defluiscono [...] un endotelio appiattito, destinato a divenire l’endotelio del vaso. All’interno di queste vescicole, dagli elementi centrali si si occupa della patologia dei sistemi arterioso, venoso e linfatico può essere considerato l’intervento di sutura di una ...
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SANGUE (lat. sanguis; gr. αἷμα; fr. sang; sp. sangre; ted. Blut; ingl. blood)
Ettore REMOTTI
Adolfo FERRATA
Leone LATTES
Rodolfo MARGARIA
Agostino PALMERINI
Mario DONATI
Nino BABONI
Il sangue dei [...] successivamente estendendosi per contiguità o per via vasale o linfatica; ma interessa tutti gli elementi del tessuto ematico nel del ricevitore congiunti da una cannula fatta con un vaso sanguigno opportunamente preparato di un animale. Ma in ogni ...
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L'Anatomia è quella scienza biologica, la quale studia la forma e la costituzione degli esseri viventi. Il nome è derivato dal greco ἀνατομή "dissezione" (ἀνά e τομή, da τέμνω "taglio"), designante appunto, [...] addominale.
Angiologia (B. N. A.; da ἀγγεῖον "vaso" e λόγος); A. o S. circolatorio o vascolare. sue dimostrazioni indicava la via della distinzione fra vasi chiliferi e linfatici propriamente detti, mentre nel 1647 Jean Pecquet di Dieppe descriveva ...
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TUBERCOLOSI (dal lat. tuberculum "tubercolo")
Vincenzo FICI
Eugenio MORELLI
Nino BABONI
Cesare SIBILLA
Enrico Ettorre
Malattia infettiva e contagiosa, così denominata dalla caratteristica alterazione [...] , forse anche reni, ecc.); infine che sopravvivano nelle stesse vie linfatiche, senza dar luogo ad alterazioni. Se i bacilli sono numerosi o polmonare o extrapolmonare che abbia contratto rapporti con un vaso venoso o arterioso. Vi sono casi in cui ...
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MILZA (gr. σπλήν; lat. lien; fr. rate; sp. baro, melsa; ingl. spleen; ted. Milz)
Giuseppe LEVI
Carlo FOA'
Giovanni ANTONELLI
Mario DONATI
Ferruccio VANZETTI
Anatomia. - È un organo annesso all'apparato [...] Paltauf-Sternberg, che colpisce in modo precipuo le ghiandole linfatiche e la milza, ma anche altri organi, sotto forma di eventuali aderenze. Va fatta con duplice legatura di ciascun vaso, se possibile; l'allacciatura di due-tre peduncoli vascolari ...
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Secondo l'etimologia, questa parola significa la mancanza o la soppressione della facoltà di sentire. Può essere perciò adoperata in senso molto ampio, riferendosi alla vita psichica, o alle funzioni organiche [...] stati timici (Paltauf); nello stato timico-linfatico Eppinger e Hess trovano un'insufficienza della produzione se esce sangue dall'ago, si ritira un poco e l'orificio del vaso si chiude; la lesione della pleura, che può dare dolori e talora dispnea; ...
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È la soluzione di continuo dei tessuti determinata da un corpo vulnerante. La divisione dei tessuti può farsi in modo puntiforme o lineare o irregolare, sicché si hanno le ferite da punta, da taglio e [...] retraggono senza dare emorragia, per accartocciamento delle pareti del vaso stesso e specialmente dell'intima. È questa la ragione liquido lattescente, quando è leso un grosso condotto linfatico, così pure può fuoruscire liquido speciale, come saliva ...
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Con questo termine s'indica uno stato di particolare disposizione a determinate forme morbose, dette artritiche, poiché spesso si accompagnano a manifestazioni articolari, reumatiche e gottose. Le malattie [...] in essi è manifesta la tendenza alla pletora linfatico-venosa, alle congestioni, alle localizzazioni morbose a riflessa e nello stesso tempo da un'esaltata esauribilità con tendenza spiccatissima alle neurosi motorie, secretrici e vaso-motorie. ...
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vaso
vaṡo s. m. [lat. pop. vasum (e vasus), per il lat. class. vas vasis (ma già nel lat. class. il plur. era della 2a decl., vasa -orum)] (pl. -i, ant. le vasa). – 1. a. Nome generico dato a recipienti di varie forme e di vario materiale,...
intralinfatico
intralinfàtico agg. [comp. di intra- e linfatico] (pl. m. -ci). – In medicina, di iniezione con cui si immette in un vaso linfatico un liquido opaco di contrasto per l’esecuzione di una linfografia.