Fratello del console del 74 a. C., fu adottato da un Marco Terenzio Varrone, per cui fu detto Marco Terenzio Varrone Lucullo. Nell'83 a. C. vinse i seguaci di Mario. Console (73), governò la Macedonia [...] e soggiogò i popoli oltre i confini della provincia fino al Mar Nero. Propose la legge Terenzia Cassia frumentaria per la distribuzione di cereali al popolo ...
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DIORES (Διώρης, Diüres)
L. Forti
Pittore, noto solo da un passo di Varrone (De ling. Lat., ix, 6), che lo nomina fra i più antichi come Mikon e Arimnas. La forma del suo nome è incerta; potrebbe anche [...] essere Diorus o Dionysios. In quest'ultimo caso potrebbe essere identificato con Dionysios da Colofone (v. Dionysios, 20).
Bibl.: H. Brunn, Gesch. d. gr. Künstl., Stoccarda 1889, II, p. 47; J. Overbeck, ...
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(lat. bisellium) - Come suona la voce, e come dice Varrone (De ling. lat,, V, 128), era un sedile largo tanto da offrire il posto a due persone. Di tali sedili dovettero esserci esemplari molto semplici, [...] privi di qualsiasi ornamento, ed esemplari molto ricchi, veri divanetti di lusso, dalla spalliera e dai braccioli riccamente ornati. Un sedile di tal tipo è quello che si vede in un dipinto pompeiano (Zahn, ...
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Matematico e astrologo (Fermo, 1º sec. a. C.), amico di Cicerone e di Varrone; sulla base degli studî di quest'ultimo cercò di fissare la costellazione della nascita di Romolo e della fondazione di Roma. ...
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TORMA (turma)
Plinio Fraccaro
L'unità tattica della cavalleria romana, così detta, secondo Varrone (De lingua lat. V, 91), perché contava 30 cavalieri, originariamente 10 per ognuna delle tre tribù (terna). [...] Essa si divideva in tre decuriae, comandate da tre decuriones (il primo dei quali comandava l'intera torma), ai quali si aggiungevano tre sottufficiali, optiones (Polibio, VI, 25). Aveva proprio vessillo. ...
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ARIMNAS o ARIMMAS (᾿Αρίμμας)
L. Guerrini
Pittore greco, probabilmente ateniese, ricordato soltanto da Varrone (De lingua Lat., ix, 6, 12, ed. Müller) come contemporaneo di Mikon e del pittore Dioes, [...] altrimenti ignoto.
Bibl.: H. Brunn, Geschichte d. griech. Künstl., II, Stoccarda 1889, p. 47; O. Rossbach, in Pauly-Wissowa, II, 1895, c. 830, s. v. Arimmas ...
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cella
Lucia Onder
. Con il valore etimologico di " ripostiglio ", " dispensa ", e in particolare " cantina " (Varrone V 162 " Ubi quid conditum esse volebant, a celando cellam appellarunt "), s'incontra [...] in Fiore CLXXXV 14 ell'è tanto stata giuso / per lo marito, ch'era nella cella, e in Detto 317 [Folle Larghezza] farà gran dispensa / in sale ed in dispensa / e ʼn guardarobe e ʼn cella ...
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VULCA
M. Pallottino
Coroplasta etrusco di Veio. Secondo Plinio (Nat. hist., xxxv, 157), che cita Varrone, fu chiamato a Roma e incaricato dal re Tarquinio Prisco di modellare per il tempio capitolino, [...] cuidam artis figulinae prudenti) debba identificarsi proprio con quel V. che era nominato da Varrone, tanto più che è possibile che il testo perduto di Varrone, parafrasato da Plinio, attribuisse a questo artefice anche la quadriga; e in ogni caso ...
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QUINQUATITUS
Gioacchino Mancini
. Nei calendarî romani il 19 marzo figura col nome di Quinquatrus. Secondo Varrone (De lingua lat., VI, 14), tale denominazione derivò dall'essere il quinto giorno, secondo [...] il modo di computare romano, dopo le idi; Ovidio (Fast., III, 809) invece ritiene essersi così chiamata quella festa, che si celebrava in onore di Minerva, dalla durata che aveva dì cinque giorni. In origine ...
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varroniano
agg. – Di M. Terenzio Varrone (116-27 a. C.), detto Reatino perché nativo di Rieti (lat. Marcus Terentius Varro Reatinus), erudito, scrittore e uomo politico romano dell’ultima età repubblicana, autore di varie opere, pervenuteci...
reatino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Reatinus, der. di Reate, nome lat. di Rieti]. – Di Rièti, città e provincia del Lazio: il territorio r., e come s. m. il Reatino; la popolazione r., e come sost., abitante, cittadino, oriundo di Rieti:...